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Salute: pareri e proposte

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Messaggio Da Ospite Mer Dic 08, 2010 4:47 pm

Salve, sono artemidos.
Credo sia opportuno per un gruppo politico che sta organizzando un suo programma una seria riflessione sui problemi della salute: più di una prospettiva tecnico-scientifica, sia da preferirne una etica, dal momento che la salute è alla radice della nostra vita e ci tocca tutti profondamente, sia che stiamo bene sia che siamo sofferenti. Un buono stato di salute ci permette, infatti, di vivere correttamente la nostra vita privata, il lavoro, le relazioni e ci guida nelle nostre scelte: in qualche modo, quindi, ha una rilevanza anche politica. Il nodo della questione è per me da individuare nell'atteggiamento che questo partito vorrà prendere su temi di scottante rilevanza quali:

01. il parto e la medicalizzazione del corpo femminile e dei fanciulli
02. le vaccinazioni
03. l'elettroshock
04. le cure psichiatriche
05. i trapianti d'organo
06. la libertà di cura
07. l'accanimento terapeutico
08. il testamento biologico
09. l'eutanasia
10. la definizione di morte e gli accertamenti ospedalieri in caso di morte cerebrale.

Quello che mi preme è sottolineare che, accanto agli orientamenti e ai protocolli comunemente diffusi negli ospedali, esistono pratiche mediche serissime che incontrano la resistenza degli ambienti accademici, nonostante siano sostenute da prove sperimentali, evidenze cliniche e pratiche millenarie. Non credo ci sia bisogno di far notare come sperimentazioni del genere cozzino contro lo strapotere delle industrie farmaceutiche e delle lobby scientifiche mainstream, che hanno occupato in tutto il mondo i posti di potere principali, ma se ciò non bastasse, ecco alcune considerazioni.
La formazione scientifica delle nuove generazioni, la circolazione dei risultati è pesantemente condizionata dal potere economico e politico – questo non è complottismo, è semplice constatazione che deriva da esperienze personali, messe in relazione con quelle di molte persone che ogni giorno, da anni, si occupano di salute cercando di fornire aiuto a chi soffre. Molte volte si pensa che dietro a pratiche nuove ci siano fumose tradizioni New Age o orientamenti spiritualisti: la gran parte delle volte, invece, c'è un lavoro molto serio, che prende in considerazione parametri che la scienza ufficiale non considera correlati o non conosce nemmeno.

Come per il pezzo sulla scuola primaria, aggiungo il mio pensiero, in modo che sia chiaro perché io abbia scelto alcune posizioni. Parto dal presupposto che della vita non sappiamo a sufficienza, che i nostri sistemi di misurazione non sono tarati per rilevare molte variabili, che l'essere umano è un organismo complesso, in cui ogni parte è correlata al tutto in modo ancora imprevedibile e che le case farmaceutiche hanno costruito un sistema di cura che mira solo sullo smercio di farmaci senza nessuna attenzione per gli effetti collaterali. Dal fatto che l'uomo ha un bisogno innato di esercitare il suo potere sugli altri, per sentirsi importante e tamponare la sua inadeguatezza – e chi meglio di una persona che cura le malattie può raccogliere fama, onori, ricchezza e riconoscenza? E soprattutto dal fatto che ognuno, dentro di sé, ha le capacità di decidere di sé, sempre che si sia mantenuto sufficientemente equilibrato da sapersi ascoltare. Ci sono molte persone che preferiscono delegare la loro vita ad altri perché credono di non essere all'altezza o perché sono pigre, complessate e disinteressate e costoro per me hanno il pieno diritto di farlo. Ognuno scelga di vivere come desidera.

Nota bene: i link sono solo una parte minima del materiale di controinformazione che esiste in rete; io stessa ho effettuato traduzioni varie e studi nel corso di più di 10 anni sui più diversi argomenti che ora possono non comparire più in rete per vari motivi. Dove ci sono affermazioni senza sitografia, vuol dire che non è stato possibile reperire materiale in rete -chi volesse può fare riferimento a molti libri e siti (MacroEdizioni, Mediterranea, Ubaldini, http://www.nexus.it, http://www.trufax.org, http://www.sciechimiche.org, ecc.)

Il parto e la medicalizzazione del corpo femminile e dei bambini. Basterebbe pensare che le femmine di tutti gli animali, donne comprese (almeno finché non si è cominciato a vendere l'ospedalizzazione come un bene assoluto) partoriscono accosciate, mentre in ospedale, per la comodità di ostetriche e ginecologi, le partorienti vengono distese – cosa che contrasta con la struttura fisica dei muscoli del bacino e la stessa forza di gravità. L'intera gravidanza è ormai diventata occasione di esami continui, spesso pericolosi se non inutili ( http://www.macrolibrarsi.it/libri/__ecografia.php ) e il parto si è trasformato in una operazione (cfr. http://www.mentecritica.net/donna-partorirai-con-dolore-e-io-me-ne-arricchiro-lo-scandalo-del-parto-cesareo/informazione/cronache-italiane/goldfish/2758/) o in un evento che ha bisogno di anestesia ( http://www.macrolibrarsi.it/libri/__epidurale.php ), mentre invece esistono moltissimi sistemi che preparano le donne al parto e le assistono in modo naturale e soddisfacente. Appena nati i bimbi di solito vengono immediatamente esaminati, mentre in natura rimangono accanto alla madre - se ciò è una garanzia in caso di problemi, nella normalità può essere un trauma. E che dire della menopausa, anche questa diventata una malattia? Della inutilità, se non della pericolosità della mammografia ( http://www.macrolibrarsi.it/libri/__cio_che_i_dottori_non_dicono_o_non_sanno.php )? Della necessità di rimanere sempre sessualmente appetibili e della presenza di un unico modello estetico, che porta a ricorrere di continuo al bisturi e a diete assurde? Del tentativo di medicalizzazione di una pratica ripugnante quale l'infibulazione ( http://www.italianiliberi.it/Edito04/infibulazione.htm )?

Le vaccinazioni: lo scandalo ( http://blog.libero.it/XagenaMedicina/8279785.html , http://www.ilsussidiario.net/News/Curiosita/2010/11/30/SCANDALO-H1N1-Cosi-l-influenza-suina-ha-ingrassato-i-produttori-dei-vaccini/126422/ , http://www.eurofinanza.net/index.php?show=9814&pageNum=0) dell'influenza A e della manipolazione dei parametri da parte della OMS che ha portato alla definizione di pandemia e all'acquisto di enormi quantità di vaccini da parte degli stati potrebbe essere un buon punto di partenza. Ci sono però moti studiosi che mettono in serio dubbio l'utilità e l'opportunità di eseguire vaccinazioni, dati i gravi effetti collaterali, di cui poco si parla. Una visita a questi siti può chiarire le idee ( http://www.laleva.org/, http://www.vaccinazioni.net http://www.disinformazione.it/paginavaccinazioni.htm, http://www.vaccinionline.net/ ).

L'elettroshock: anche qui basta leggere http://site.noguide.it/eletroshock-in-italia. È bene ricordare che questa pratica, così come il parto cesareo, viene classificata come operazione chirurgica e dà diritto a un rimborso da parte dello stato a chi la effettua e anche il fatto che che nel mondo ci sono moltissimi scienziati che la avversano in quanto la considerano una tortura legalizzata.

Le cure psichiatriche ( http://www.disinformazione.it/paginaritalin.htm , http://www.ecn.org/telviola/ , http://www.ecn.org/antipsichiatria/home.html ). È un problema molto complesso, perché l'equilibrio mentale è una cosa difficile da definire. C'è comunque in atto un tentativo di aumentare la gamma delle malattie mentali per aumentare il consumo di psicofarmaci ( http://www.disinformazione.it/liberi_pensatori_malati_mentali.htm , http://www.disinformazione.it/mangiare_sano_disturbo_mentale.htm ).

I trapianti d'organo, la definizione di morte e gli accertamenti ospedalieri in caso di morte cerebrale: non è possibile trapiantare organi prelevati da esseri umani che non presentano più circolazione sanguigna, perciò è stata inventata la definizione di “morte cerebrale”. I risvolti etici di tale pratica sono allucinanti (cfr. http://www.antipredazione.org/ ), ma sono del tutto ignoti al grande pubblico, al quale viene venduta la favola del salvataggio di un'esistenza. Si sa che i dati sulla qualità della vita e sulla sopravvivenza dopo un trapianto sono limitati solo ad alcuni aspetti e che i problemi di rigetto sono gravissimi per stessa ammissione della classe medica

L'accanimento terapeutico, il testamento biologico e l'eutanasia rappresentano aspetti diversi dello stesso problema. Se si ritiene che l'essere umano sia responsabile delle sue scelte, allora si dovrebbe lasciar libertà di scelta soprattutto in un campo così delicato come il suo concetto di vita, di dignità, di valore. Se si ritiene invece che esistano esseri umani non in grado di capire dove stia il loro bene e che esista una casta in grado di farlo, è bene che lo stato decida per il cittadino in ogni campo, dalla nascita alla morte.

La libertà di cura: ci sono innumerevoli sistema di cura, non di tutti abbiamo capito tutte le implicazioni, ma credo che avremmo gravissime responsabilità se volessimo ignorare la sapienza e soprattutto i risultati su uomini, animali e piante di proposte terapeutiche quali l'agopuntura, la medicina tradizionale cinese, la medicina Ayurvedica, lo SCIO, l'omeopatia, la spagyria, la fitoterapia, l'osteopatia, le terapie posturali, i molti tipi di massaggio, di dietologia, di cura di sé, di esercizio fisico, di meditazione, di recupero dell'equilibrio psicofisico, di igiene in senso lato.

Non lasciamo che il pregiudizio e la paura di ciò che non conosciamo ci ottenebri né che il desiderio di legiferare su tutto porti all'instaurasi di un solo paradigma – la realtà non è a senso unico né mai lo sarà. Con buona pace di chi crede il contrario.

Questo per iniziare. Lo so, è molto, ma se non avessi tentato di scrivere almeno una parte di ciò che ritengo moralmente doveroso sapere, non avrei fatto il mio dovere.
artemidos

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Messaggio Da Ospite Mer Dic 08, 2010 6:49 pm

condvido pienamente la grande importanza che occupa la salute delle persone (che considero un bene prezioso) nel programma di un gruppo politico specialmente in un gruppo nuovo come NDE che vuole cambiare le regole fatte da politicanti incalliti e da gruppi di potere dominante.
per quanto riguarda il parto io penso che sia uno dei momenti piu' belli e importanti degli esseri viventi in quanto oltre a dare l'inizio alla vita e' anche l'unico mezzo per la continuazione della specie. qundi un passaggio fondamentale che dovrebbe avere oltre l'interesse del singolo anche un grande in interesse della collettivita'. invece purtroppo
non sembra che sia cosi, le sale parto in italia sono assoutamente inadeguate il servizio sanitario lascia molto a desiderare.gran parte del sistema sanitario ormai sembra essere verticalizzato attorno agli interessi privati a discapito della gente. Tutto questo dovrebbe essere oggetto di una profonda riforma con effetto domino che metta in primo piano il paziente e non l'interesse dei singoli. .

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Messaggio Da Enrico.Zanchetta Mar Gen 04, 2011 7:04 pm

Sono d'accordo con maggior parte del programma proposto, la salute delle persone è una cosa che va tutelata e bisogna combattere per difenderla.

L'accanimento terapeutico, le cure psichiche, le cure femminili e ai fanciulli sono temi che purtroppo le legislazioni attuali e precedenti non hanno ben chiarito, e lasciato la parola a vaghi commenti e vaghe parole legislative.

Credo che però la salute vada tutelata anche in altri metodi, diminuzione di alcuni mega stipendi d'oro di alcuni medici e una miglior selezione del personale medico che purtroppo a volte lascia a desiderare, la salute purtroppo non gode di altra buona salute sembra più una salute a pagamento in contrasto con la gratuità e la garanzia del servizio, ticket, soldi e ancora soldi da pagare.

Sono convinto che gli argomenti proposti troveranno voce soprattutto negli altri menbri di NDE che ritengo molto capaci e preparati e volenterosi.

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Messaggio Da Enrico.Zanchetta Mar Gen 04, 2011 7:06 pm

Enrico.Zanchetta ha scritto:Sono d'accordo con maggior parte del programma proposto, la salute delle persone è una cosa che va tutelata e bisogna combattere per difenderla.

L'accanimento terapeutico, le cure psichiche, le cure femminili e ai fanciulli sono temi che purtroppo le legislazioni attuali e precedenti non hanno ben chiarito, e lasciato la parola a vaghi commenti e vaghe parole legislative.

Credo che però la salute vada tutelata anche in altri metodi, diminuzione di alcuni mega stipendi d'oro di alcuni medici e una miglior selezione del personale medico che purtroppo a volte lascia a desiderare, la salute purtroppo non gode di altra buona salute sembra più una salute a pagamento in contrasto con la gratuità e la garanzia del servizio, ticket, soldi e ancora soldi da pagare.

Sono convinto che gli argomenti proposti troveranno voce soprattutto negli altri menbri di NDE che ritengo molto capaci e preparati e volenterosi.


Ancora con mimmo concordo che il sistema italiano vada rivisto completamente alla luce di vicende di malasanità, di medici corrotti e quant'altro
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Messaggio Da Marco Lucano Mar Gen 04, 2011 8:11 pm

I trapianti d'organo, la definizione di morte e gli accertamenti ospedalieri in caso di morte cerebrale: non è possibile trapiantare organi prelevati da esseri umani che non presentano più circolazione sanguigna, perciò è stata inventata la definizione di “morte cerebrale”. I risvolti etici di tale pratica sono allucinanti (cfr. http://www.antipredazione.org/ ), ma sono del tutto ignoti al grande pubblico, al quale viene venduta la favola del salvataggio di un'esistenza. Si sa che i dati sulla qualità della vita e sulla sopravvivenza dopo un trapianto sono limitati solo ad alcuni aspetti e che i problemi di rigetto sono gravissimi per stessa ammissione della classe medica

Puoi spiegarti meglio??? Stai negando l'utilità dei trapianti? Non vorrei fraintendere. Nel caso in cui abbia capito bene non posso nel modo più assoluto essere daccordo. è delirante. Mio cugino è malato di cuore e il trapianto ha posto fine ad una agonia, ora riesce persino ad andare allo stadio da solo!!!
Poi sul parto cesareo? Io senza di quello non sarei mai nato....
Probabilmente sono io che ho capito male, mi sembra veramente inopportuno negare l'utilità di tali pratiche.

Non sono un medico ma per me la "morte celebrale" equivale alla morte, visto che se il cervello è morto per me lo è anche la persona.

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Messaggio Da Ospite Mar Gen 04, 2011 8:34 pm

Devo dire che questo topic mi era sfuggito.
Anch'io devo dire che condivido ben poco di quanto ho letto, però effettivamente molti punti sono abbastanza oscuri o poco chiari quindi potrei avere frainteso.

Mi lasciano perplesso anche molte delle diverse fonti usate.

Comunque se Paxlex potresti intervenire, soprattutto i punti sopra esposti da Marco necessiterebbero che vengano spiegati meglio anche solo per capire se effettivamente si è capito male o si è frainteso,ecc.


Di mio aggiungo che comunque la sanità in Italia ha ben altri problemi (sempre ammesso che questi lo siano) e prima ci sarebbero almeno da affrontare e cominciare a discutere (come meritoriamente ha fatto nic87 aprendo la discussione) di quelli.

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Messaggio Da Marcello.DeVita Mar Gen 04, 2011 8:41 pm

In realtà il topic di Paxlex ha messo insieme un bel pò di robba (perfino istruzione che non c'entra niente..infatti va sposato), quindi andrebbe suddiviso ma non ora ( tra breve sicuramente). Sarà creata una sezione Sanità e suddivisa perbene. Inoltre le proposte di Paxlex non sono proprio primarie in Italia ci sono problemi più urgenti nella sanità come quella di trovare nemmeno un infermiere che ti faccia una siringa poi arriveremo ad eutanasia e parto cesario o meno.

Sulle proposte di Paxlex ho i miei dubbi ma non sono un esperto ma arriveremo anche a quello.
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Messaggio Da Enrico.Zanchetta Mer Gen 05, 2011 1:46 pm

Marco88 ha scritto:
I trapianti d'organo, la definizione di morte e gli accertamenti ospedalieri in caso di morte cerebrale: non è possibile trapiantare organi prelevati da esseri umani che non presentano più circolazione sanguigna, perciò è stata inventata la definizione di “morte cerebrale”. I risvolti etici di tale pratica sono allucinanti (cfr. http://www.antipredazione.org/ ), ma sono del tutto ignoti al grande pubblico, al quale viene venduta la favola del salvataggio di un'esistenza. Si sa che i dati sulla qualità della vita e sulla sopravvivenza dopo un trapianto sono limitati solo ad alcuni aspetti e che i problemi di rigetto sono gravissimi per stessa ammissione della classe medica

Puoi spiegarti meglio??? Stai negando l'utilità dei trapianti? Non vorrei fraintendere. Nel caso in cui abbia capito bene non posso nel modo più assoluto essere daccordo. è delirante. Mio cugino è malato di cuore e il trapianto ha posto fine ad una agonia, ora riesce persino ad andare allo stadio da solo!!!
Poi sul parto cesareo? Io senza di quello non sarei mai nato....
Probabilmente sono io che ho capito male, mi sembra veramente inopportuno negare l'utilità di tali pratiche.

Non sono un medico ma per me la "morte celebrale" equivale alla morte, visto che se il cervello è morto per me lo è anche la persona.


Non so quanto sia affermata o meno questa disciplina e sono convinto che può essere utile, ma la sanità deve puntare ore alla speranza della morte di qualcun'altro per attendere un trapianto, alcuni amici che studiano farmacia e medicina mi hanno accennato che è possibile attraverso staminali ecc..ecc..ricreare organi interi senza rischio di rigetto, il problema qual'è? sperimentazione e ricerca che in Italia è bloccata da governi malsani.
Quindi oltre a questi problemi propongo lo sviluppo delle staminali della clonazione di organi a scopo terapeutico e della relativa sperimentazione
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Messaggio Da Marco Lucano Mer Gen 05, 2011 3:57 pm

La mia posizione al 99% sarà sempre di sostegno alla ricerca quando si parla di problemi etici che bloccano la scienza....
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Messaggio Da Ospite Lun Gen 24, 2011 12:24 am

cercavate l'infermiere? eccolo qua...
da persona all'interno del settore credo che paxlex abbia mosso interessanti questioni anche se dovrebbe spiegarle più dettagliatamente.
detto questo però mi sembra che i suoi dilemmi siano più di ordine etico che di ordine gestionale; non dico che le cose debbano andare separate ma di sicuro hanno due pesi ben diversi.
quando si va a toccare l'etica si tocca la persona nel suo essere quindi io mi guarderei bene prima di dire Eutanasia SI o Eutanasia No! ovvero chi sono io per decidere per un altra persona??? il problema è che manca un accompagnamento alla morte nella sanità ovvero che si fanno talmente cose tecniche che poi arrivi al momento della morte senza mai aver chiesto a quella persona cosa volesse veramente e senza nemmeno aver cercato di capirlo. quindi io sarei più propenso ad un testamento biologico il quale oggettivamente è quello che ciascuno di noi ha deciso per la propria esistenza.
non vado oltre perchè ci sarebbero dei libri da scrivere solo su questo tema.
Tornando al Punto Sanità abbiamo la nostra Costituzione che ci aiuta con l?articolo 32 (invito chiunque non lo conosca a darci un occhiata)
http://www.senato.it/istituzione/29375/131289/131307/131311/articolo.htm
lo stato ha il dovere di garantire la salute che non è la completa assenza di malattia ma uno stato di benessere psico-fisico-sociale dell'individuo.
in poche parole lo stato deve trovare le pecunie per tirare avanti la baracca e burattini il che non è cosa facile visto che la spesa sanitaria incide sul nostro bilancio per quasi il 60-70% se non sbaglio.
lo deve fare spendendo il meno possibile, con i migliori risultati (efficacia ed efficienza) lo so che sembra brutto vederla in questi termini ma è la realtà.
quello che si può fare è migliorare le spese con interverventi sulle strutture, sulle risorse umane e non, creando una rete internazionale di sviluppo, ampliando non di molto ma di moltissimo la ricerca.
non voglio con questo tralasciare l'etica ma prima dobbiamo dare al cittadino la possibilità di scegliere e poi lui, in base ai propri valori alle proprie convinzioni alle proprie esperienze e alle possibilità che noi gli sapremo offrire, deciderà.
Comunque ora pian piano mi metterò a lavorare su un programma sanitario che possa essere discusso mettendo le opinioni di tutti.

a presto
Nicola


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Messaggio Da Ospite Gio Apr 14, 2011 8:10 pm

Salve, l'argomento è vasto e non è solo una questione etica e morale. Quello che mi premeva di fornire era una visione più ampia della medicina e di ciò che accade non solo in Italia, quanto descritto è solo una goccia nell'oceano. Le affermazioni non volevano essere un freno alla ricerca scientifica, tuttavia è importante che la dignità e il rispetto della persona, quindi delle sue scelte, restino alla base di ogni possibile decisione. È importante che la scienza e quindi la medicina non diventi l'unica e assoluta soluzione e risposta esautorando la persona di qualsiasi decisione, sopratutto della propria morte. E, per me (ma non solo), la morte cerebrale non è morte e qui il dibattito potrebbe accendersi inutilmente.
Per me la questione etica è importante perché credo che prima o poi dobbiamo rispondere alla nostra coscienza delle nostre scelte, non per timore (come vorrebbe la Chiesa) quanto per senso di responsabilità. Invece, credo che si dovrebbe sapere di più e meglio delle ricerche scientifiche e non quelle pubblicazioni giornalistiche: "tre banane al giorno ti tolgono..." o simili. A livello pubblico ci vuole maggiore informazione e un reale confronto scientifico, non solo a livello nazionale, ma a livello internazionale. Tutto qui. Smile detto nulla...

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Messaggio Da luca barbato Dom Mag 01, 2011 10:14 pm

Anche la sanità si inserisce secondo me nell'articolato e penoso discorso delle lobby che governano più o meno indirettamente le nazioni.
Metto l'accento su delle riflessioni e sul fatto che porre rimedio a tali realtà di per sè rappresenterebbe un forte miglioramento se non la soluzione del problema costi e efficienza della sanità italiana.
1- http://www.medicinalive.com/costume/societa/italia-troppi-medici-pochi-infermieri/
Quante volte abbiamo letto e sentito dire che in Italia ci sono troppoi medici e c'è carenza di personale con altre mansioni...
Cosa è cambiato in questi anni?
Ci sono state ristrutturazioni con eliminazione di ospedali, accorpamenti di reparti, istituzione di numeri chiusi a vari livelli dell'istruzione etc., ma gli articoli du questo tipo non si sono modificati......(sono i giornalisti che fanno allarmismo gratuito??....)
2- rispetto al numero di residenti noi continuiamo ad essere il 3 Paese più alto d'europa: 244 cittadini ogni medico in media dietro a Grecia e Austria, eppure il piano sanitario nazionale richiede altri 22 mila medici in attività per il 2014......
http://www.blogrisparmio.it/consumatori/in-italia-la-disponibilita-di-medici-in-rapporto-alla-popolazione-e-tra-le-piu-alte-d-europa.html
3- chi lavora si trova a fare ore di straordinario con inevitabile abbassamento della qualità del servizio, provvedimento che comunque incide anche sui costi del S.S.N.
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=3538&cat_1=4&cat_2=0&tipo=articolo
4- non ho trovato un link esaustivo sul problema delle altre figure sanitarie ma sappiamo come gli infermieri siano sempre pochi rispetto alle esigenze e come la programmazione del ministero dell'istruzione non pare accorgersene.....
5- Non esiste un piano per la prevenzione che possa almeno cominciare a far prendere coscienza ai giovani dell'assoluta necessità di mettere in atto comportamenti virtuosi e agli anziani di pensare a modificare i propri.
6- Il ministro della sanità è sempre un medico
La mia idea di sanità ha come fondamento un profondo cambiamento di mentalità.
I medici devono abbracciare l'dea di lavorare per il bene della società e non solo del paziente che hanno davanti.
Il medico ha un potere particolare all'interno della società perchè tratta un bene che non si può acquistare a seconda della necessità: la salute non si trova nei supermercati. Ma proprio per questo è anche una figura che deve avere un altissimo senso di responsabilità.
Non è ammissibile che a tale professione sia associato neanche lontanamente il dubbio che le diagnosi siano fatte per utilizzare il più spesso possibile macchinari per "caricare" le prestazioni più costose possibile o che le operazioni vengano eseguite sbirciando il tariffario per scegliere quelle più costose in barba alla necessità e alla salute reale del paziente....
Che i farmaci vengano prescritti secondo i "consigli per gli acquisti" degli informatori farmaceutici e non secondo necessità reali.
Per non parlare dell'assegnazione dei ruoli di comando e delle cattedre universitarie dove si assiste alla "parentocrazia" in parallelo ad altre lobby ben conosciute...
Il medico come tutti i cittadini deve operare secondo coscienza e non secondo profitto....(ci ricolleghiamo al discorso dei politici)
Quindi:
1-Fuori i medici dal Ministero della Sanità: sembra un controsenso ma in realtà secondo me garantisce una modalità decisionale di tipo strettamente manageriale (salvo corruzione come al solito)
Le linee guida del piano sanitario vanno prese su dati statistici di residenti e densità abitativa.
I centri di eccellenza vanno impiantati al sud e chi ci vuole lavorare si trasferisce (così si ottiene anche un minimo di sviluppo in aree del Paese dimenticate da troppi anni)
2-I medici devono diventare dei dipendenti statali e non lo stato uno strumento al loro servizio:.....Troppo spesso le energie dedicate ai pazienti visitati nel pubblico sono poche perchè il medico sta già pensando alle ore di lavoro che lo aspettano quando uscirà dall'ospedale (con conseguenze spesso drammatiche in termini di diagnosi o di interventi in sala operatoria) o perchè così il paziente si convinca che sia meglio farsi visitare in uno studio privato...
3-Direzione delle A.S.L. e delle A. O. a personale non sanitario, magari opportunamente formato con masters e quant'altro: la direzione deve essere di stampo logistico e contabile in linea con lo stile del ministero
4-Impianto o sviluppo dell'assistenza domiciliare agli allettati e ai malati terminali: esistono centinaia di associazioni che operano in tal senso a livello volontario: tale modalità deve diventare il nuovo modello della sanità del futuro: gli strumenti tecnologici permettono ormai molteplici applicazioni mediche dislocate al di fuori delle strutture ospedaliere con garanzie di efficacia e sicurezza....
Personale medico e paramedico itinerante e moltiplicazione degli interventi affidati alle/gli O.S.S. per sollevare le famiglie dai carichi più gravi nella gestione di malati ed anziani, senza ricorso a case di riposo o badanti se non nei casi dove ciò sia strettamente necessario.
5-Aggancio di qualunque prestazione al livello del reddito, con effettiva grautità della prestazione per i meno abbienti, senza tickets etc..
6- Immediata interruzione di erogazione di denaro pubblico ai privati.
Chi vuole aprire una clinica privata si assume il rischio di impresa IN TOTO come tutti gli altri imprenditori. Cerca finanziamenti in banca o costituendo società etc. (come tra l'altro dovrebbe succedere per la scuola....). Ciò avverrà se la società civile esprimerà tale esigenza (in parole povere se ci saranno i pazienti disposti a pagarsi il ricovero).
Non deve esistere che un operatore nel campo sanitario si ritrovi ad avere contributi su operazioni, esami, ricoveri o quant'altro, trovando perciò conveniente aprirsi una clinica e guadagnando poi sui ricoveri dei pazienti facoltosi senza aver rischiato nulla del proprio, ma anzi ritrovandosi solo i benefici di tale operazione!!!
Lo stato spenda per le strutture pubbliche, ampliandole, costruendone dove non ci sono etc....e non dia deleghe a privati in tal senso per coprire le necessità di parti del territorio nazionale.
Troppo spesso si è assistito a strani giochi per cui un privato si vede sovvenzionare dal pubblico un macchinario di parecchi miliardi di lire o milioni di euro con il quale inoltre compie esami in convenzione ricevendo ulteriori soldi pubblici a copertura della prestazione convenzionata!!!!!
7- Mettere in chiaro che il medico è il dipendente negli ospedali pubblici (anche il direttore sanitario) e non il paziente che al contrario è il datore di lavoro in quanto contribuente.
8-Introdurre un protocollo punitivo nei casi di malasanità con possibilità di licenziamento per l'operatore negligente (sia medico o paramedico)
Ci sono ancora moltissimi aspetti della sanità su cui bisognerebbe legiferare per eliminare sprechi, incongruenze ed abusi.
Comunque quello che mi premeva sottolineare è che la struttura della sanità si può risanare solo se in primo luogo chi ha più potere viene ridimensionato in un ruolo di servitore della comunità e smette di considerare lo stato come una mucca da mungere per tornaconto personale e con sotterfugi e ottenendo leggi "ad corporationem" (se esiste in latino Rolling Eyes ) in linea con tante altre branche deviate del nostro sistema Italia.
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Messaggio Da Ospite Lun Mag 02, 2011 5:38 am

Diverse cose di cui parli sono condivisibili, in particolare la questione economica che fa da padrona ovunque e non è certo legata al benessere del cittadino. Ultimamente è uscita una legge europea che impedirà l'uso di diverse medicine erboristiche. Al di là del concetto protezionistico e giusto di sicurezza dei prodotti, sembra esserci una lotta, meglio, una guerra di religione scientifica tra la medicina allopatica e l'alternativa (omeopatica, erboristica, MTC, ecc). Invece di fare studi seri su queste, più o meno, antiche medicine, la autocelebrata scientificità occidentale preferisce metterle al bando. Invece di avere maggiori strumenti e pratiche di cura si vuole in modo intransigente obbligare il cittadino a cure che, in taluni casi, sono solo un palliativo e non risolutive alla malattia perché guardano al sintomo e non al problema.
Credo che il problema principale sia quello che non viene insegnato a guardare in modo generale, ma solo nel particolare. Questo porta a specializzazioni che non faranno vedere il problema nel suo insieme e causeranno errori di giudizio. Questo meccanismo può essere applicato sia in medicina che in politica. Per questo è importante educarci a valutare le cose in modo più ampio (se siamo aperti a rivedere i nostri punti) e nel rispetto reciproco che non vuol dire ascoltare senza riflettere.

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Messaggio Da luca barbato Lun Mag 02, 2011 11:49 am

non ho volutamente entrare nel problema ideologico che sottende l'attuale gestione della sanità nel mondo moderno.
Sappiamo che la medicina "tecnologica" porta con se la necessità di un "mercato" per vendere macchinari e farmaci e io sono convinto che quelli che noi chiamiamo sprechi nella sanità per qualcuno sono profitto e non vanno contrastati più di tanto......
Infatti ho parlato di lobby perchè i medici sfruttano il potere acquisito per influenzare le decisioni politiche a proprio vantaggio, come molte altre categorie sociali....
Ma quando saranno i cittadini a influenzare le decisioni a proprio vantaggio?
-Libertà di scelta terapeutica
-informazioni a 360 gradi anche sulle pratiche esterne alla medicina "tecnologica", senza censure o demonizzazioni in maniera che sia la persona a scegliere e non il medico per lei
-prevenzione obbligatoria a tappeto
-eliminare l'idea dell'alone di infallibilità intorno alla medicina: il medico è un tecnico e non il detentore della verità sulla reale natura della malattia
-riportare la salute ad una concetto di equilibrio nel quotidiano e estirpare l'idea consumistica che tutto ci è concesso tanto poi il medico ti rimette a posto, nel peggiore dei casi cambiandoti qualche pezzo.
Prendersi cura di noi stessi costa fatica, ma se fosse supportato da un sistema sociale che raffreddi il bombardamento cui siamo sottoposti in senso di competitività, ottenimento della performance e consumo indiscriminato, penso che anche il nostro impegno per riconsiderare le priorità sarebbe facilitato.
I modelli proposti dalla pubblicità genericamente non ci spingono al nostro benessere ma a quello del conto in banca di chi vende.
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Messaggio Da Ospite Lun Mag 02, 2011 5:44 pm

luca barbato ha scritto: ...[cut].... Sappiamo che la medicina "tecnologica" porta con se la necessità di un "mercato" per vendere macchinari e farmaci e io sono convinto che quelli che noi chiamiamo sprechi nella sanità per qualcuno sono profitto e non vanno contrastati più di tanto......

Il profitto è importante, dipende però qual'è il rapporto tra costi e profitto. Se il profitto è maggiore del valore intrinseco del prodotto allora si parla di truffa e, da questo punto, dovrebbe essere contrastato.

luca barbato ha scritto:...[cut]... Ma quando saranno i cittadini a influenzare le decisioni a proprio vantaggio?

Allo stato attuale delle cose, mai. I cittadini riusciranno a influenzare le scelte politiche solo quando saranno compatti nelle scelte. Ma questo vuol dire che chi ha dei vantaggi, piccoli o grandi, li dovrà mettere da parte, forse anche a rischio, per condividere con chi non li ha un cambiamento della società.

luca barbato ha scritto:-Libertà di scelta terapeutica

Un bel sogno ad occhi aperti.

luca barbato ha scritto:-informazioni a 360 gradi anche sulle pratiche esterne alla medicina "tecnologica", senza censure o demonizzazioni in maniera che sia la persona a scegliere e non il medico per lei

Sono piccole cose che fanno notare come il cambiamento sarà impossibile. Vedi, ad esempio, hai usato il termine "pratiche esterne" per riferirti alla medicina non tradizionale.

luca barbato ha scritto:-prevenzione obbligatoria a tappeto

Cosa vuol dire "prevenzione"? Come giustamente aggiungi al termine del tuo intervento non significa solo "screening" tecnologico, ma anche e soprattutto significa prendere cura di se stessi. Magari non assumendo un farmaco per ogni più piccolo malessere, ma quando serve. Sono noti infatti gli abusi degli antibiotici da parte dei cittadini.

luca barbato ha scritto:-eliminare l'idea dell'alone di infallibilità intorno alla medicina: il medico è un tecnico e non il detentore della verità sulla reale natura della malattia

Infatti nessuno è infallibile. Il medico non è per me un tecnico (anche se lo stile di studio della medicina attuale lo rende tale), ma un uomo che ha la responsabilità di riportare un buon livello di salute alle persone. Ma non solo, anche di far comprendere quale sia stato l'errore che ha portato alla malattia e quale prevenzione, magari, non è stata fatta. In fondo, guardando alle attuali malattie sempre più intime (sistema immunitario) mi viene da cadere nella filosofia e vedere un medico quasi, dico quasi, come un sacerdote che in quanto tale ha una grande responsabilità.

luca barbato ha scritto:-riportare la salute ad una concetto di equilibrio nel quotidiano e estirpare l'idea consumistica che tutto ci è concesso tanto poi il medico ti rimette a posto, nel peggiore dei casi cambiandoti qualche pezzo.

Infatti è un meccanicismo spesso legato ad un visione limitata. Ma questo pensiero è stato causato un po' dalla disinformazione di questi anni e, soprattutto, dalla pigrizia delle persone a non informarsi, ma a delegare ogni scelta.

luca barbato ha scritto:Prendersi cura di noi stessi costa fatica, ma se fosse supportato da un sistema sociale che raffreddi il bombardamento cui siamo sottoposti in senso di competitività, ottenimento della performance e consumo indiscriminato, penso che anche il nostro impegno per riconsiderare le priorità sarebbe facilitato.

"Ma se fosse" Quante volte ho sentito questa frase. Mai come oggi abbiamo gli strumenti per informarci, per limitare il bombardamento, per comprendere noi stessi. Dobbiamo però educarci e prendere in mano la nostra vita invece di delegarla e aspettare, come fanno tanti, un messia o un dotto di turno che faccia per noi il nostro lavoro.

luca barbato ha scritto:I modelli proposti dalla pubblicità genericamente non ci spingono al nostro benessere ma a quello del conto in banca di chi vende.

Infatti. Il primo passo da fare è riconoscere che noi non pensiamo con la nostra testa, ma siamo pieni di strutture (storture) mentali costruite negli anni attraverso educazione e media più o meno televisivi. Se accettiamo questo, possiamo procedere nella conoscenza di noi stessi al di là di ciò che crediamo come vero e tangibile. Altrimenti, è un continuare a costruire castelli in aria.


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