Programma Giustizia redatto dall' avv. Antonio Borrasi - si accettano consigli e proposte-
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Programma Giustizia redatto dall' avv. Antonio Borrasi - si accettano consigli e proposte-
Riforma Giustizia
L’amministrazione della Giustizia è una delle funzioni fondamentali dello Stato e sia nel settore Penale che Civile urgono riforme finalizzate a rendere effettivi i diritti dei cittadini oltre che a rendere efficace il sistema penale e dare finalmente certezza alle pene.
Sono necessarie riforme in primis nel sistema organizzativo degli uffici. E’ necessario che tutti i processi siano digitalizzati, sia possibile accedere alla documentazione dei processi anche via internet e tutte le comunicazioni avvengano in via digitale.
(si risparmieranno cosi milioni di euro in fotocopiatrici, carta, spazio per gli archivi, risorse umane che spesso perdono giornate a fare fotocopie).
(questo aiuterà anche ad eliminare l’evasione fiscale dei professionisti perché ognuno sarà registrato come sarà registrato il numero di cause in corso).
Bisogna ridisegnare la pianta organica dei giudici rendendo più semplice l’accesso e creando un numero maggiore di sezioni specializzate. (Magari creando una figura di aiutanti dei giudici specializzati in determinate materie fallimento famiglia,reati contro la P.A., reati contro il patrimonio etc..).
(questo insieme ad una rivisitazione complessiva dei codici procedurali e sostanziali porterà ad una notevole accelerazione dei tempi della giustizia in ogni settore).
Riforma del sistema giudiziario
Realizzazione di un sistema premiale per gestire la meritocrazia. (Giudici e dirigenti che lavorano meglio prenderanno premi sullo stipendio o giorni feriali bonus, in caso di errori gravi (sentenze completamente riformate in secondo grado o errori gestionali dell’ufficio, numero di sentenze molto inferiore alla media) perderanno bonus o per i casi gravi anche avere decurtazioni sullo stipendio).
Aumento dei cancellieri con assunzione di specializzati nei sistemi informatici.
Ogni processo dovrà contemplare tra gli atti processuali anche le fatture dei difensori e dei consulenti tecnici cosi da prevenire ogni sorta di evasione fiscale.
L’accesso alla professione forense dovrà essere limitato ad un numero di candidati predeterminato dal ministero della giustizia in funzione delle reali necessità regione per regione. (il numero ovviamente non dovrà essere eccessivamente restrittivo ma servirà soltanto a limitare l’accesso alla professione soltanto ai soggetti più determinati a svolgerla con impegno, preparazione, dedizione e professionalità ed evitare che l’avvocatura diventi una sorta di ammortizzatore sociale).
Riforma Giustizia Civile
Riforma del codice di procedura civile che preveda una calendarizzazione di ogni singolo processo a partire dal suo inizio(calendarizzazione di un minimo di 4 udienze in un anno per processo fino ad un massimo di 6 per processi +complessi).
Riforma della testimonianza con la testimonianza telematica (il testimone, se residente in altra città, potrà andare a testimoniare anche nelle caserme che saranno dotate di web cam e gli avvocati edilgiudice potranno esaminarli a distanza iltutto verrà registrato mentre gli agenti di Polizia che accerteranno l’identità del testimone).
Eliminazione della conciliazione stragiudiziale entrata in vigore nel 2010 (poiché allunga i tempi della giustizia e ne aumenta i costi per il cittadino) con conseguente obbligatorietà del tentativo di conciliazione giudiziale già previsto dal codice di procedura civile.
Deposito ed estrazione copie degli atti processuali in digitale.
Riforma delle procedure concorsuali con un sistema velocizzato per la cancellazione delle imprese in stato di decozione. Il sistema dovrebbe in ogni caso prevedere un archivio digitale di tutte le imprese personali e sociali con relativa possibilità di accesso telematico a tutta la contabilità delle stesse.
Riforma giustizia penale.
Risulta in primo luogo, necessaria una riforma dell’ormai vesto sistema penitenziario.
La riforma dovrà riguardare in primis le pene con la creazione di un efficace sistema di pene alternative alla detenzione ed alla pena pecuniaria la quali, rendano effettiva la finalità rieducativa della pena. (un sistema di pene basate in primis sui lavori socialmente utili e libertà vigilata simile a quello americano).
Il carcere dovrà essere la pena prevista soltanto per i reati più gravi e per i soggetti socialmente pericolosi e quando comminata una pena detentiva dovrà essere espiata integralmente, fatti salvi i casi per i detenuti che partecipano attivamente al programma rieducativo.
La pena detentiva in carcere dovrà avere una finalità principalmente formativa e dovrà essere accompagnata all’obbligo per il detenuto di seguire corsi formativi professionali o corsi di studio con il conseguimento di diploma/attestato di qualifica professionale/laurea.
Riforma della testimonianza con la testimonianza telematica per i testimoni residenti fuori dal circondario del tribunale (il testimone, se residente in altra città, potrà andare a testimoniare anche nelle caserme che saranno dotate di web cam e gli avvocati ed il giudice potranno esaminarli a distanza il tutto verrà registrato mentre gli agenti di Polizia che accerteranno l’identità del testimone).
La lotta al crimine verrà incrementata con la creazione di scuole di formazione per le forze di polizia dove gli agenti acquisiranno conoscenze relative alla lotta al crimine in specifici campi (i.e. criminalità organizzata – reati contro la P.A. – reati economici etc..).
Obbligatorietà di una calendarizzazione dei processi con un minimo di 3-4 udienze all’anno per processo.
Giustizia Amministrativa
Riduzione dei costi del processo attraverso la tematizzazione dello stesso.
Riduzione delle spese necessarie per l’accesso alla giustizia con riduzione del contributo unificato.
L’amministrazione della Giustizia è una delle funzioni fondamentali dello Stato e sia nel settore Penale che Civile urgono riforme finalizzate a rendere effettivi i diritti dei cittadini oltre che a rendere efficace il sistema penale e dare finalmente certezza alle pene.
Sono necessarie riforme in primis nel sistema organizzativo degli uffici. E’ necessario che tutti i processi siano digitalizzati, sia possibile accedere alla documentazione dei processi anche via internet e tutte le comunicazioni avvengano in via digitale.
(si risparmieranno cosi milioni di euro in fotocopiatrici, carta, spazio per gli archivi, risorse umane che spesso perdono giornate a fare fotocopie).
(questo aiuterà anche ad eliminare l’evasione fiscale dei professionisti perché ognuno sarà registrato come sarà registrato il numero di cause in corso).
Bisogna ridisegnare la pianta organica dei giudici rendendo più semplice l’accesso e creando un numero maggiore di sezioni specializzate. (Magari creando una figura di aiutanti dei giudici specializzati in determinate materie fallimento famiglia,reati contro la P.A., reati contro il patrimonio etc..).
(questo insieme ad una rivisitazione complessiva dei codici procedurali e sostanziali porterà ad una notevole accelerazione dei tempi della giustizia in ogni settore).
Riforma del sistema giudiziario
Realizzazione di un sistema premiale per gestire la meritocrazia. (Giudici e dirigenti che lavorano meglio prenderanno premi sullo stipendio o giorni feriali bonus, in caso di errori gravi (sentenze completamente riformate in secondo grado o errori gestionali dell’ufficio, numero di sentenze molto inferiore alla media) perderanno bonus o per i casi gravi anche avere decurtazioni sullo stipendio).
Aumento dei cancellieri con assunzione di specializzati nei sistemi informatici.
Ogni processo dovrà contemplare tra gli atti processuali anche le fatture dei difensori e dei consulenti tecnici cosi da prevenire ogni sorta di evasione fiscale.
L’accesso alla professione forense dovrà essere limitato ad un numero di candidati predeterminato dal ministero della giustizia in funzione delle reali necessità regione per regione. (il numero ovviamente non dovrà essere eccessivamente restrittivo ma servirà soltanto a limitare l’accesso alla professione soltanto ai soggetti più determinati a svolgerla con impegno, preparazione, dedizione e professionalità ed evitare che l’avvocatura diventi una sorta di ammortizzatore sociale).
Riforma Giustizia Civile
Riforma del codice di procedura civile che preveda una calendarizzazione di ogni singolo processo a partire dal suo inizio(calendarizzazione di un minimo di 4 udienze in un anno per processo fino ad un massimo di 6 per processi +complessi).
Riforma della testimonianza con la testimonianza telematica (il testimone, se residente in altra città, potrà andare a testimoniare anche nelle caserme che saranno dotate di web cam e gli avvocati edilgiudice potranno esaminarli a distanza iltutto verrà registrato mentre gli agenti di Polizia che accerteranno l’identità del testimone).
Eliminazione della conciliazione stragiudiziale entrata in vigore nel 2010 (poiché allunga i tempi della giustizia e ne aumenta i costi per il cittadino) con conseguente obbligatorietà del tentativo di conciliazione giudiziale già previsto dal codice di procedura civile.
Deposito ed estrazione copie degli atti processuali in digitale.
Riforma delle procedure concorsuali con un sistema velocizzato per la cancellazione delle imprese in stato di decozione. Il sistema dovrebbe in ogni caso prevedere un archivio digitale di tutte le imprese personali e sociali con relativa possibilità di accesso telematico a tutta la contabilità delle stesse.
Riforma giustizia penale.
Risulta in primo luogo, necessaria una riforma dell’ormai vesto sistema penitenziario.
La riforma dovrà riguardare in primis le pene con la creazione di un efficace sistema di pene alternative alla detenzione ed alla pena pecuniaria la quali, rendano effettiva la finalità rieducativa della pena. (un sistema di pene basate in primis sui lavori socialmente utili e libertà vigilata simile a quello americano).
Il carcere dovrà essere la pena prevista soltanto per i reati più gravi e per i soggetti socialmente pericolosi e quando comminata una pena detentiva dovrà essere espiata integralmente, fatti salvi i casi per i detenuti che partecipano attivamente al programma rieducativo.
La pena detentiva in carcere dovrà avere una finalità principalmente formativa e dovrà essere accompagnata all’obbligo per il detenuto di seguire corsi formativi professionali o corsi di studio con il conseguimento di diploma/attestato di qualifica professionale/laurea.
Riforma della testimonianza con la testimonianza telematica per i testimoni residenti fuori dal circondario del tribunale (il testimone, se residente in altra città, potrà andare a testimoniare anche nelle caserme che saranno dotate di web cam e gli avvocati ed il giudice potranno esaminarli a distanza il tutto verrà registrato mentre gli agenti di Polizia che accerteranno l’identità del testimone).
La lotta al crimine verrà incrementata con la creazione di scuole di formazione per le forze di polizia dove gli agenti acquisiranno conoscenze relative alla lotta al crimine in specifici campi (i.e. criminalità organizzata – reati contro la P.A. – reati economici etc..).
Obbligatorietà di una calendarizzazione dei processi con un minimo di 3-4 udienze all’anno per processo.
Giustizia Amministrativa
Riduzione dei costi del processo attraverso la tematizzazione dello stesso.
Riduzione delle spese necessarie per l’accesso alla giustizia con riduzione del contributo unificato.
Ospite- Ospite
re
Ciao
Per io che con il diritto ho sempre avuto un rapporto funesto, principalmente quello sanitario, devo dire che è molto interessante la tua idea di riforma.
Quello che posso dire è che avendo lavorato come infermiere in un carcere ho potuto constatare la realtà che si vive all'interno dei muri della giustizia la quale a volte mi è sembrata molto lontana dalla veridicità del termine.
In libero paese libera parola quindi posso dirti che ho prestato servizio presso il carcere di Opera di milano in una sezione principalmente dedicata alla custodia dei Reati di criminalità organizzata.
Dopo 2 mesi che ci lavoravo dentro ho capito che era un carcere prettamente politico visti i particolari trattamenti che gli stessi detenuti ricevevano, nulla a che vedere con quello che si sente in tv (sovrafollamento, ambiuenti angusti ecc..) anzi...
Poi credo che ci sia ben poco da rieducare in persone che sono ai vertici della criminalità organizzata.
cmq ribadisco il fatto che secondo me stai lavorando nella direzione giusta.
Secondo me si potrebbe anche lavorare su un punto che possa impedire alla politica di entrare nella giustizia e viceversa o per lo meno di orientarne le scelte come spesso accade al giorno d'oggi.
Serve una chiara divisone dei ruoli e una modalità di accesso basata sulle credenziali e la stessa permanenza dei ruoli deve essere a rotazione per impedire la creazione di caste.
Saluti Nicola
Per io che con il diritto ho sempre avuto un rapporto funesto, principalmente quello sanitario, devo dire che è molto interessante la tua idea di riforma.
Quello che posso dire è che avendo lavorato come infermiere in un carcere ho potuto constatare la realtà che si vive all'interno dei muri della giustizia la quale a volte mi è sembrata molto lontana dalla veridicità del termine.
In libero paese libera parola quindi posso dirti che ho prestato servizio presso il carcere di Opera di milano in una sezione principalmente dedicata alla custodia dei Reati di criminalità organizzata.
Dopo 2 mesi che ci lavoravo dentro ho capito che era un carcere prettamente politico visti i particolari trattamenti che gli stessi detenuti ricevevano, nulla a che vedere con quello che si sente in tv (sovrafollamento, ambiuenti angusti ecc..) anzi...
Poi credo che ci sia ben poco da rieducare in persone che sono ai vertici della criminalità organizzata.
cmq ribadisco il fatto che secondo me stai lavorando nella direzione giusta.
Secondo me si potrebbe anche lavorare su un punto che possa impedire alla politica di entrare nella giustizia e viceversa o per lo meno di orientarne le scelte come spesso accade al giorno d'oggi.
Serve una chiara divisone dei ruoli e una modalità di accesso basata sulle credenziali e la stessa permanenza dei ruoli deve essere a rotazione per impedire la creazione di caste.
Saluti Nicola
Ospite- Ospite
Re: Programma Giustizia redatto dall' avv. Antonio Borrasi - si accettano consigli e proposte-
Credo che questo sia un buon lavoro, credo perchè in questo campo sono totalmente ignorante. Comunque non ho ben compreso il punto :
Riduzione delle spese necessarie per l’accesso alla giustizia con riduzione del contributo unificato
Cosa significa riduzione del contributo unificato?
Riduzione delle spese necessarie per l’accesso alla giustizia con riduzione del contributo unificato
Cosa significa riduzione del contributo unificato?
Tommaso Carrettoni- Messaggi : 145
Data d'iscrizione : 29.04.10
Località : nord ovest della provincia di milano
Re: Programma Giustizia redatto dall' avv. Antonio Borrasi - si accettano consigli e proposte-
Si, per quanto io sia ignorante in materia molti punti sono condivisibili.
Per quanto riguarda le carceri e il problema del sovraffollamento, io re-introdurrei i lavori forzati. Ovviamente in modo da paese occidentale, solo nei casi di efficienza fisica e sanità mentale. Introdurrei la possibilità di commutare più anni di reclusione normale con meno di lavori forzati. Oppure per certi reati li introdurrei come punizione aggiuntiva. Mi rendo conto che lo Stato debba rieducare e non Punire in linea di principio, però come detto da Nicola in certi casi c'è ben poco da rieducare.
Per quanto riguarda le carceri e il problema del sovraffollamento, io re-introdurrei i lavori forzati. Ovviamente in modo da paese occidentale, solo nei casi di efficienza fisica e sanità mentale. Introdurrei la possibilità di commutare più anni di reclusione normale con meno di lavori forzati. Oppure per certi reati li introdurrei come punizione aggiuntiva. Mi rendo conto che lo Stato debba rieducare e non Punire in linea di principio, però come detto da Nicola in certi casi c'è ben poco da rieducare.
Marco Lucano- Messaggi : 120
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Località : Roma
Re: Programma Giustizia redatto dall' avv. Antonio Borrasi - si accettano consigli e proposte-
Esatto concordo con te Marco... più che altro potrebbe essere anche una cosa che da un rendiconto allo Stato... alla situazione attuale lo Stato spende per mantenere queste persone e non riceve nulla in cambio... se si introducessero questi lavori socialmente utili (scusa ma il termine lavori forzati può essere malinteso per me) lo Stato è vero che ha ancora le stesse spese, ma per lo meno ha in cambio qualche servizio utile svolto.Marco Lucano ha scritto:Si, per quanto io sia ignorante in materia molti punti sono condivisibili.
Per quanto riguarda le carceri e il problema del sovraffollamento, io re-introdurrei i lavori forzati. Ovviamente in modo da paese occidentale, solo nei casi di efficienza fisica e sanità mentale. Introdurrei la possibilità di commutare più anni di reclusione normale con meno di lavori forzati. Oppure per certi reati li introdurrei come punizione aggiuntiva. Mi rendo conto che lo Stato debba rieducare e non Punire in linea di principio, però come detto da Nicola in certi casi c'è ben poco da rieducare.
M.G.- Admin
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archimede/fabio pareto
sono daccordo marco.basta carceri di lusso per i galeotti.basta libertinaggi.è ora di fare pagare le pene veramente,senno certa gente fa di tutto per andare in galera con le comodità
archimede/fabio pareto- Messaggi : 222
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Località : albenga
Re: Programma Giustizia redatto dall' avv. Antonio Borrasi - si accettano consigli e proposte-
Grazie, comunque per precisare su quanto dice mike: secondo me lavori forzati è il termine giusto, perchè io avevo in mente cose come asfaltare strade, lavori nelle cave o discariche...che sono lavori socialmente utili sia chiaro. Ma non vorrei mischiare chi lo fa per senso civico a chi è coercito.
Marco Lucano- Messaggi : 120
Data d'iscrizione : 03.01.11
Età : 36
Località : Roma
Re: Programma Giustizia redatto dall' avv. Antonio Borrasi - si accettano consigli e proposte-
Infatti la mia "critica" non era mia personale (sinceramente, a me che si chiamino in un modo o nell'altro poco importa)... era una possibile critica che qualche persona può farti... purtroppo, l'Italia e molti italiani "giocano" con queste sottigliezze invece di pensare a cose ben più serie e importanti...Marco Lucano ha scritto:Grazie, comunque per precisare su quanto dice mike: secondo me lavori forzati è il termine giusto, perchè io avevo in mente cose come asfaltare strade, lavori nelle cave o discariche...che sono lavori socialmente utili sia chiaro. Ma non vorrei mischiare chi lo fa per senso civico a chi è coercito.
M.G.- Admin
- Messaggi : 661
Data d'iscrizione : 21.12.10
scusate l'assenza provvedo a rispondere a tutti ;)
Chiedo scusa per la mia assenza ma in questi giorni la linea internet è stata bloccata al mio studio...non potete immaginare che casino per risolvere il problema...
...Rispondo a tutti....
Il Contributo unificato è il Contributo che si paga per iniziare una causa...nel processo amministrativo (i.e. processo per impugnare provvedimenti provenienti da pubbliche amministrazioni e provvedimenti amministrativi di soggetti equiparati) il contributo unificato parte da € 500,00 per giudizio...ciò comporta che per esempio, se fate domanda per partecipare ad un concorso pubblico e la Vs. domanda viene respinta per motivi errati, l'unico modo per partecipare al concorso in questione è impugnare il provvedimento che vi nega la possibilità di partecipare al concorso...cosa costa? 500,00 € di contributo unificato + le spese per l'avvocato...questo è solo uno dei casi eclatanti....ma immaginate quanti provvedimenti dovrebbero essere impugnati (es. concessione di permessi e via dicendo).
...Rispondo a tutti....
Il Contributo unificato è il Contributo che si paga per iniziare una causa...nel processo amministrativo (i.e. processo per impugnare provvedimenti provenienti da pubbliche amministrazioni e provvedimenti amministrativi di soggetti equiparati) il contributo unificato parte da € 500,00 per giudizio...ciò comporta che per esempio, se fate domanda per partecipare ad un concorso pubblico e la Vs. domanda viene respinta per motivi errati, l'unico modo per partecipare al concorso in questione è impugnare il provvedimento che vi nega la possibilità di partecipare al concorso...cosa costa? 500,00 € di contributo unificato + le spese per l'avvocato...questo è solo uno dei casi eclatanti....ma immaginate quanti provvedimenti dovrebbero essere impugnati (es. concessione di permessi e via dicendo).
Ospite- Ospite
Re: Programma Giustizia redatto dall' avv. Antonio Borrasi - si accettano consigli e proposte-
I punti di riforma proposti sono molto validi e penso che applicandoli si risolveranno molte cose, ma sono anche convinto che ci sia molto di più da fare, purtroppo ci sono diverse cose da cambiare e riformare nella giustizia italiana, prime fra tutte attenuanti e benefici giudiziari che secondo me per reati particolarmente gravi andrebbero del tutto cancellate, e anzi, semmai per detti reati sarebbe da prevedere un inasprimento delle pene in maniera tangibile, e sopratutto che non lasci interpretazioni di sorta da parte dei giudici, voglio dire, un soggetto ha commesso violenza carnale o stupro? la pena deve essere 15 anni senza se e senza ma e da scontare interamente dal primo all'ultimo giorno, niente attenuanti generiche premi di buona condotta o cose simili, stabilito che è colpevole dritto in galera.
Questo solo per dire che oltre alla depenalizzazione di alcuni reati minori, penso sia urgente riforma che preveda inasprimenti per i reati più gravi, poi chiaramente ci sono molti altri temi che vanno discussi e amlpliati.
Questo solo per dire che oltre alla depenalizzazione di alcuni reati minori, penso sia urgente riforma che preveda inasprimenti per i reati più gravi, poi chiaramente ci sono molti altri temi che vanno discussi e amlpliati.
andreafranchi- Messaggi : 9
Data d'iscrizione : 23.03.11
Età : 56
Re: Programma Giustizia redatto dall' avv. Antonio Borrasi - si accettano consigli e proposte-
Sicuramente in questa proposta ci sono molti punti su cui concordo a parte uno: l'abolizione della conciliazione extra-giudiziale.
é uno strumento efficace e che permette di trovare una soluzione concordata tra le parti in cause, quindi per questo anche di maggior valore in quanto non imposta da un terzo super partes (quindi ha anche effetti benefici dal punto di vista della convivenza civile), inoltre non vedo come potrebbe aumentare i costi o allungare i tempi, o per lo meno se c'è un aumento dei costi e dei tempi mi sembrano ben compensati dai benefici esistenti.
é uno strumento efficace e che permette di trovare una soluzione concordata tra le parti in cause, quindi per questo anche di maggior valore in quanto non imposta da un terzo super partes (quindi ha anche effetti benefici dal punto di vista della convivenza civile), inoltre non vedo come potrebbe aumentare i costi o allungare i tempi, o per lo meno se c'è un aumento dei costi e dei tempi mi sembrano ben compensati dai benefici esistenti.
Ospite- Ospite
Re: Programma Giustizia redatto dall' avv. Antonio Borrasi - si accettano consigli e proposte-
Allora cerco di rispondere un pò a tutti e chiedo venia per il ritardo perchè tra una cosa e l'altra all volte mi dimentico del forum.
1. I lavori socialmente utili devono non solo essere socialmente utili ma anche dare poi la possibilità di una evoluzione in lavoro. Voi direte perchè trovare un lavoro ad un avanzo di galera???? Semplice perchè lo prevede la costituzione (la pena deve tendere alla rieducazione) e poi perchè coloro che escono di galera se non hanno alternative torneranno a commettere reati ma se l'alternativa viene offerta allora è giustificabile un aumento di pena maggiore per i recidivi e dei benefici per coloro che dimostrano di non voler tornare più sulla strada del crimine. Allora in recidivo lavorerà sempre nelle discariche perchè non vuole essere rieducato e diventare un consociato corretto mentre coloro che si trovano in situazione di disagio devono essere aiutati a trovare posti di lavoro anche umili ma che gli consentano di abbandonare la via del crimine.
2. I benefici le attenuanti e la variazione della pena da un minimo ad un massimo edittali più i benefici processuali sono necessari perchè dare delle semplici pene secche sarebbe contrario al principio di uguaglianza che prescrive trattamenti uguali a situazioni uguali e trattamenti diversi a situazioni diverse. Certo magari ridurre la forbice dal minimo al massimo edittale non è sbagliato. Ad esempio per lo spaccio di droga si può avere una pena da 1 a 20 anni di reclusione a seconda della gravità della condotta. Ma ciò è anche spiegabile perchè la normativa è fatta male unificando un'infinità di condotte che non possono essere giudicate alla stessa maniera ( es. possiamo dare la stessa pena al ragazzo che regala un pezzo di ashisc all'amico ed al narcotrafficante che trasporta quintali di cocaina ed eroina????).
Il problema di fondo allora è quello di rendere le norme il più possibile precise cosi da stabilire pene che variano dal minimo al massimo di un 4 -5 anni.
1. I lavori socialmente utili devono non solo essere socialmente utili ma anche dare poi la possibilità di una evoluzione in lavoro. Voi direte perchè trovare un lavoro ad un avanzo di galera???? Semplice perchè lo prevede la costituzione (la pena deve tendere alla rieducazione) e poi perchè coloro che escono di galera se non hanno alternative torneranno a commettere reati ma se l'alternativa viene offerta allora è giustificabile un aumento di pena maggiore per i recidivi e dei benefici per coloro che dimostrano di non voler tornare più sulla strada del crimine. Allora in recidivo lavorerà sempre nelle discariche perchè non vuole essere rieducato e diventare un consociato corretto mentre coloro che si trovano in situazione di disagio devono essere aiutati a trovare posti di lavoro anche umili ma che gli consentano di abbandonare la via del crimine.
2. I benefici le attenuanti e la variazione della pena da un minimo ad un massimo edittali più i benefici processuali sono necessari perchè dare delle semplici pene secche sarebbe contrario al principio di uguaglianza che prescrive trattamenti uguali a situazioni uguali e trattamenti diversi a situazioni diverse. Certo magari ridurre la forbice dal minimo al massimo edittale non è sbagliato. Ad esempio per lo spaccio di droga si può avere una pena da 1 a 20 anni di reclusione a seconda della gravità della condotta. Ma ciò è anche spiegabile perchè la normativa è fatta male unificando un'infinità di condotte che non possono essere giudicate alla stessa maniera ( es. possiamo dare la stessa pena al ragazzo che regala un pezzo di ashisc all'amico ed al narcotrafficante che trasporta quintali di cocaina ed eroina????).
Il problema di fondo allora è quello di rendere le norme il più possibile precise cosi da stabilire pene che variano dal minimo al massimo di un 4 -5 anni.
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archimede/fabio pareto
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