Mini guide: consigli utili per chi ricopre incarichi
Pagina 1 di 1
Mini guide: consigli utili per chi ricopre incarichi
Pensavo che un topic dove chi ricopre o ha ricoperto incarichi posta i suoi consigli, le sue esperienze o altre cose così potrebbe essere utile, comincio io postando innanzitutto una delle frasi più belle scritte in "Leadership e potere: hard, soft e smart power" di Nye Jr. in quanto comunque un certo grado di utilizzo della leadership è necessario facendo politica e gestendo delle "risorse umane" e non leadership come la si intende qua in Italia: tutto che ruota attorna ad una persona e ai suoi interessi, ma leadership come impegno del singolo per costruire qualcosa.
E se non se ne dispone la si può comunque un po' apprendere.
"Un leader è chi aiuta un gruppo a formulare e a raggiungere obiettivi condivisi. Talvolta il vero leader non è chi ricopre una posizione ufficiale. Ricoprire formalmente una posizione di leadership è come detenere una licenza di pesca: non garantisce che si porti a casa il pesce. La leadership è ciò che si fa, non solo ciò che si è"
Questo giusto per ricordare e ricordarmi sempre che non basta essere referente regionale perchè la gente risponda alle tue mail o alle tue chiamate...
E sempre dal libro un compendio in 12 punti sulla leadership (noterete che l'impronta della cultura americana gestionale in questi 12 punti è forte, d'altronde nel libro l'autore dimostra di conoscere bene anche come funzionano i sistemi di leadership del sud-europa e asiatici, comunque nonostante questa diversità ambientale mantengono intatta gran parte della loro validità):
1) La buona leadership è importante. Buona = efficace ed etica. La fortuna aiuta il successo, ma un buon leader può contribuire a determinare la propria sorte.
2) Quasi tutti possono diventare leader. La leadership può essere appresa, poichè dipende tanto dall'educazione quanto dalle qualità innate. Può esserci leadership, con o senza autorità formalizzata, a qualsiasi livello. La maggior parte degli individui sono sia leader sia seguaci, ed "esercitano la leadership da posizioni intermedie".
3) I leader contribuiscono a creare e o conseguire obiettivi di gruppo. Per essere efficace un leader sia una visione sia abilità interpersonali e organizzative.
4) Un abile leader deve essere in grado di esercitare sia lo hard power che lo soft power, adottando uno stile basato di volta in volta sulla cooptazione o sul comando. Gli stili e gli obiettivi trasformativi e transazionali possono essere entrambi utili. L'uno non è automaticamente migliore dell'altro.
5) I leader dipendono e sono in parte influenzati dai propri seguaci. Un certo grado di soft power è necessario. La presenza e il magnetismo sono propri di alcune personalità più che di altre, ma il carisma viene conferito in larga misura dai seguaci.
6) Lo stile più adatto dipende dal contesto. Vi sono situazioni dispotiche e situazioni democratiche, situazioni normali e situazioni di crisi, nonchè crisi ordinarie e crisi straordinarie. Una buona diagnosi della necessità (o meno) di cambiare è un elemento essenziale dell'intelligenza contestuale.
7) Uno stile consultivo ha un costo più alto in termini di tempo, ma fornisce maggiori informazioni, crea adesione e responsabilizza i seguaci.
8 ) I manager non sono necessariamente leader, ma di solito a un leader efficace occorrono abilità sia manageriali sia organizzative. I leader creano e mantengono sistemi e istituzioni; non si limitano a decidere, ma aiutano un gruppo a decidere come decidere.
9) La leadership per le situazioni di crisi richiede una preparazione preliminare, maturità emotiva e la capacità di distinguere tra i ruoli dell'attività operativa, analitica e politica. La combinazione più adatta di stili e abilità varia a seconda della fase di crisi. L'esperienza crea conoscenza tacita, ma anche l'analisi ha il suo peso. Un gatto che si siede su un fornello bollentoe non ci riproverà mai più, ma non si siederà neppure su un fornello freddo. (nota di Umberto: Nye non conosce i miei gatti ^_^)
10) La democratizzazione e la rivoluzione informatica stanno provocando un cambiamento tendenziale a lungo termine del contesto in cui operano le organizzazioni post-moderne, provocando una graduale transizione da uno stile impositivo a uno stile collaborativo. Le organizzazioni in forma di network richiedono uno stile più consultivo Sebbene quest'ultio sia considerato tradizionalmente di impronta femminile, uomini e donne sono entrambi interessati da questo cambiamento e dovranno adattarvisi. Seguaci responsabilizzati conferiscono maggior potere ai leader.
11) Il confronto con la realtà, la continua ricerca di informazioni e la capacità di adattarsi ai cambiamenti sono essenziali per ottenere risultati positivi; ma, nell'esprimere giudizi, l'intelligenza emotiva e le conoscenze pratiche sono più importanti del puro e semplice quoziente intellettivo.
12) I leader etici seguono i dettami di coscienza, regole morali comuni e standard professionali, ma se i valori entrano in conflitto possono sporcarsi le mani. La formulazione di giudizi etici tiene conto delle tre dimensioni degli obiettivi, dei mezzi e delle conseguenze per coloro che si trovano dentro o fuori il gruppo del leader. La creazione di identità nella leadership intergruppo è difficile, ma cruciale.
Nei prossimi giorni posterò invece anche consigli pratici dalla mia esperienza, dal richiedere una autorizzazione a come fare un gazebo fatto bene a come raccogliere firme.
E se non se ne dispone la si può comunque un po' apprendere.
"Un leader è chi aiuta un gruppo a formulare e a raggiungere obiettivi condivisi. Talvolta il vero leader non è chi ricopre una posizione ufficiale. Ricoprire formalmente una posizione di leadership è come detenere una licenza di pesca: non garantisce che si porti a casa il pesce. La leadership è ciò che si fa, non solo ciò che si è"
Questo giusto per ricordare e ricordarmi sempre che non basta essere referente regionale perchè la gente risponda alle tue mail o alle tue chiamate...
E sempre dal libro un compendio in 12 punti sulla leadership (noterete che l'impronta della cultura americana gestionale in questi 12 punti è forte, d'altronde nel libro l'autore dimostra di conoscere bene anche come funzionano i sistemi di leadership del sud-europa e asiatici, comunque nonostante questa diversità ambientale mantengono intatta gran parte della loro validità):
1) La buona leadership è importante. Buona = efficace ed etica. La fortuna aiuta il successo, ma un buon leader può contribuire a determinare la propria sorte.
2) Quasi tutti possono diventare leader. La leadership può essere appresa, poichè dipende tanto dall'educazione quanto dalle qualità innate. Può esserci leadership, con o senza autorità formalizzata, a qualsiasi livello. La maggior parte degli individui sono sia leader sia seguaci, ed "esercitano la leadership da posizioni intermedie".
3) I leader contribuiscono a creare e o conseguire obiettivi di gruppo. Per essere efficace un leader sia una visione sia abilità interpersonali e organizzative.
4) Un abile leader deve essere in grado di esercitare sia lo hard power che lo soft power, adottando uno stile basato di volta in volta sulla cooptazione o sul comando. Gli stili e gli obiettivi trasformativi e transazionali possono essere entrambi utili. L'uno non è automaticamente migliore dell'altro.
5) I leader dipendono e sono in parte influenzati dai propri seguaci. Un certo grado di soft power è necessario. La presenza e il magnetismo sono propri di alcune personalità più che di altre, ma il carisma viene conferito in larga misura dai seguaci.
6) Lo stile più adatto dipende dal contesto. Vi sono situazioni dispotiche e situazioni democratiche, situazioni normali e situazioni di crisi, nonchè crisi ordinarie e crisi straordinarie. Una buona diagnosi della necessità (o meno) di cambiare è un elemento essenziale dell'intelligenza contestuale.
7) Uno stile consultivo ha un costo più alto in termini di tempo, ma fornisce maggiori informazioni, crea adesione e responsabilizza i seguaci.
8 ) I manager non sono necessariamente leader, ma di solito a un leader efficace occorrono abilità sia manageriali sia organizzative. I leader creano e mantengono sistemi e istituzioni; non si limitano a decidere, ma aiutano un gruppo a decidere come decidere.
9) La leadership per le situazioni di crisi richiede una preparazione preliminare, maturità emotiva e la capacità di distinguere tra i ruoli dell'attività operativa, analitica e politica. La combinazione più adatta di stili e abilità varia a seconda della fase di crisi. L'esperienza crea conoscenza tacita, ma anche l'analisi ha il suo peso. Un gatto che si siede su un fornello bollentoe non ci riproverà mai più, ma non si siederà neppure su un fornello freddo. (nota di Umberto: Nye non conosce i miei gatti ^_^)
10) La democratizzazione e la rivoluzione informatica stanno provocando un cambiamento tendenziale a lungo termine del contesto in cui operano le organizzazioni post-moderne, provocando una graduale transizione da uno stile impositivo a uno stile collaborativo. Le organizzazioni in forma di network richiedono uno stile più consultivo Sebbene quest'ultio sia considerato tradizionalmente di impronta femminile, uomini e donne sono entrambi interessati da questo cambiamento e dovranno adattarvisi. Seguaci responsabilizzati conferiscono maggior potere ai leader.
11) Il confronto con la realtà, la continua ricerca di informazioni e la capacità di adattarsi ai cambiamenti sono essenziali per ottenere risultati positivi; ma, nell'esprimere giudizi, l'intelligenza emotiva e le conoscenze pratiche sono più importanti del puro e semplice quoziente intellettivo.
12) I leader etici seguono i dettami di coscienza, regole morali comuni e standard professionali, ma se i valori entrano in conflitto possono sporcarsi le mani. La formulazione di giudizi etici tiene conto delle tre dimensioni degli obiettivi, dei mezzi e delle conseguenze per coloro che si trovano dentro o fuori il gruppo del leader. La creazione di identità nella leadership intergruppo è difficile, ma cruciale.
Nei prossimi giorni posterò invece anche consigli pratici dalla mia esperienza, dal richiedere una autorizzazione a come fare un gazebo fatto bene a come raccogliere firme.
Ospite- Ospite
Re: Mini guide: consigli utili per chi ricopre incarichi
I leader contribuiscono a creare e o conseguire obiettivi di gruppo
Pianamente d accordo, NDE e i tutti i suoi soci devono stare alla larga da chi fa del suo moto di "leadership" armiamoci e partite in NDE si partecipa, si organizza e ci si finanzia tutti insieme!
Pianamente d accordo, NDE e i tutti i suoi soci devono stare alla larga da chi fa del suo moto di "leadership" armiamoci e partite in NDE si partecipa, si organizza e ci si finanzia tutti insieme!
Re: Mini guide: consigli utili per chi ricopre incarichi
Occupazione suolo pubblico:
Una delle prime cose che bisogna fare per organizzare un banchetto o un gazebo è richiedere l'autorizzazione per l'occupazione di suolo pubblico.
Ci sono svariati metodi.
Il più corretto, ma che può richiedere un certo esborso, è di richiedere tale autorizzazione al comune.
Nei comuni più grossi solitamente si trovano le informazioni necessarie online e c'è un ufficio apposito che si occupa della materia.
In genere una richiesta di occupazione di suolo pubblico temporanea per scopo non di lucro necessità di una o due settimane perchè venga accettata e portata a termine: è quindi necessario muoversi sempre per tempo.
Altra possibilità è di rivolgersi alla questura o in alcuni comuni (tipicamente Milano) al comando della Polizia Municipale.
In questi due ultimi casi l'esborso è nullo, ma tale scelta va vagliata di volta in volta a seconda del comune e di come funziona (anche come prassi consolidata) la materia sul quel territorio.
Una delle prime cose che bisogna fare per organizzare un banchetto o un gazebo è richiedere l'autorizzazione per l'occupazione di suolo pubblico.
Ci sono svariati metodi.
Il più corretto, ma che può richiedere un certo esborso, è di richiedere tale autorizzazione al comune.
Nei comuni più grossi solitamente si trovano le informazioni necessarie online e c'è un ufficio apposito che si occupa della materia.
In genere una richiesta di occupazione di suolo pubblico temporanea per scopo non di lucro necessità di una o due settimane perchè venga accettata e portata a termine: è quindi necessario muoversi sempre per tempo.
Altra possibilità è di rivolgersi alla questura o in alcuni comuni (tipicamente Milano) al comando della Polizia Municipale.
In questi due ultimi casi l'esborso è nullo, ma tale scelta va vagliata di volta in volta a seconda del comune e di come funziona (anche come prassi consolidata) la materia sul quel territorio.
Ospite- Ospite
Argomenti simili
» RV, Regionale veloce, l’inganno per i viaggiatori, questi treni di veloce non hanno nulla, anzi sono più lenti
» Province ed altro.
» Programma Giustizia redatto dall' avv. Antonio Borrasi - si accettano consigli e proposte-
» 2 considerazioni
» Mini guida: raccolta fondi
» Province ed altro.
» Programma Giustizia redatto dall' avv. Antonio Borrasi - si accettano consigli e proposte-
» 2 considerazioni
» Mini guida: raccolta fondi
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.