La Sanità esiste?

..vi è mai capitato di aver bisogno di quualcosa di più della semplice ricetta medica che chiedete al vostro medico di famiglia???
per farla breve che rapporto avete con i cosidetti ospedali pubbilici????
come avete vissuto queste esperienze?
cosa ne pensate di come siete stati trattati dal personale sanitario (medici, infermieri...) e non???
secondo voi la sanità avrebbe bisogno di un cambiamento??


io riporto una mia piccola esperienza che ho vissuto in prima persona qualche giorno fa...stavo male e avevo bisogno della guardia medica visto che era domenica....dopo molteplici tentativi di contattarla mi son dovuto rivolgere al 118 per fare una banale iniezione.
da li è partito il trambusto del viaggio in ospedale( che da fare con la febbre alta non è il massimo!!!) e poi la sosta in pronto soccorso che sembrava interminabile prima di essere visitato da un medico e oltretutto l'essere stipato alla fine in una stanza di osservazione con altre 20 persone dove nessuno ti veniva a controllare.
per io che son infermiere avrei considerazioni di tipo tecnico da fare ma mi soffermo alla umanità dei gesti...
l'unica cosa che ho trovato di positiva nell'insieme è stata l'accoglienza dell'infermiera che ha fatto i primi accertamenti e del medico che dopo aver comunicato la mia volonta di allontanarmi dal pronto soccorso(visto che ero esausto e stanchissimo grazie alla febbre non curata) si è presentato subito lasciandomi tutta la documentazione che mi serviva.
altri miei colleghi sempre se così li posso chiamare nemmeno si sono degnati di controllare chi stava male.
comunque ditemi la vostra sull'argomento sanità

cosa manca a questa sanità?
meglio la pubblica o la privata convenzionata con la pubblica?


a voi il seguito


Nicola

Tra pubblica e privata (convenzionata)?

Pubblica sicuramente, quella privata (convenzionata) non solo funziona tanto come quella pubblica nella maggioranza dei casi, ma spesso ancora di meno visto che predominano solo logiche di mero risparmio economico, senza contare l'esborso economico (la esternalizzazione raramente porta realmente a dei risparmi).

Tra l'altro è interessante notare come in genere, negli anni passati o oggigiorno, particolarmente ove ci siano questi grandi gestori di cliniche private in politica o collusi con essi la sanità pubblica generalmente funzioni poco e male tutto a favore proprio della privata.

Insomma, penso che la sanità è una cosa troppo importante per lasciarla piegata esclusivamente a questioni economiche, tra l'altro non credo che il sistema sanitario in Italia sia in condizioni così disastrose o così inefficente nei confronti del cittadino (anche se comunque il discorso varia molto da regione a regione) per lo meno per le prestazioni di emergenza e per le operazioni più delicate.
Credo che però ci sia un problema di utilizzo soprattutto nelle prestazioni medio-basse (quelle di routine insomma), spesso legate a visite e controlli inutili fatte eseguire in abbondanza.

Beh su un argomento cosi importante come la sanità forse è meglio il pubblico (l'importante è che non ci siano però sprechi, sennò a questo punto è meglio la privata...), anche perchè guardate la sanità americana come è ridotta male...

Premettendo che non sono della materia e quindi non potrei fornire pareri validi riguardo alla soluzione dei vari problemi, vorrei dire comunque la mia su un argomento che mi sta a cuore e che mi piacerebbe trovasse maggior attenzione nei programmi di ogni governo.

Ciò che mi interessa maggiormente denunciare è che, parlando con amici medici e informandomi su vari siti (di cui purtroppo non posso fornire le fonti, in quanto li trovai molto tempo fa), ho appreso che dietro le quinte di ciò che noi chiamiamo 'sistema sanitario' vi sono le lobby farmaceutiche che la fanno da padrone, in quanto è il dio denaro che muove questo mondo, e putroppo anche questo settore.
Per farla breve, la cosa che più mi ha scandalizzato è stato l'apprendere che per i tumori, la malattia che oggi interessa una grandissima parte delle persone sotto cura, esisterebbero cure innovative e alternative ai metodi oggi convenzionali (radioterapia, chemioterapia ecc...) sulle quale converrebbe spingere con la ricerca, ma che hanno l'unico "difetto" di non essere convenienti per le case farmaceutiche, soprattutto perchè non richiedono l'applicazione di quei medicinali di supporto alla chemio (o radio) che oggi loro fabbricano e rivendono a peso d'oro.
Per chi ha la fortuna di non saperlo, le terapie antitumorali usate oggigiorno, quando anche riescono a risolvere il problema, hanno una fortissima incidenza di effetti collaterali secondari forse peggiori del male stesso.
Allo stesso modo le suddette case non hanno alcun interesse a spingere verso la ricerca per moltissime malattie rare, e proprio perchè, in quanto rare, non porterebbero loro molti ritorni economici. Inoltre si era vociferato di malattie create in laboratorio (come la famosa influenza A dello scorso anno) proprio allo scopo di creare allarmismi e vendere vaccini. Ma qui entriamo in un argomento che sa quasi di fantascienza e su cui preferisco non dilungarmi.

Di contro devo dire che trovo il sistema sanitario italiano, pur con le sue numerose pecche, uno dei migliori al mondo, riuscendo a garantire (almeno finora) le cure, più o meno adeguate che siano, ad ogni fascia della popolazione, diversamente da quanto avviene altrove.
L'unica soluzione che mi viene in mente per i problemi di cui sopra ha una importante correlazione con quella di altri problemi (in primis quelli del fabbisogno energetico) e cioè, ce l'abbiamo in casa e non la sfruttiamo: la ricerca.
Molte importanti scoperte in campo medico sono state fatte da ricercatori italiani, sia impiegati in Italia che fuori. Peccato solo che le risorse loro destinate siano inversamente proporzionali alla loro genialità. Ma questo è un altro problema che va discusso in maniera più ampia...

Riprendendo gli interventi di Umberto e nic87, riguardo alle differenze tra sanità pubblica e privata, vorrei rispondere portando anche esempi di cui sono a conoscenza.
Innanzitutto sono d'accordo con Umberto sul fatto che la sanità pubblica funziona meglio di quella privata, per logiche di mercato.
Logiche di mercato in cui purtroppo sembra stia cadendo ultimamente anche quella pubblica, almeno nella mia provincia, dove fino ad oggi i pronto soccorsi (che sono la vera spina dorsale del problema, visto che ogni giorno ne usufruiscono centinaia di persone) erano distribuiti in modo ricco ed uniforme sul territorio, ma si parla già da tempo di un piano sanitario regionale dove i molti posti di pronto soccorso verranno aboliti o magari accorpati, con il risultato che per molte zone (la provincia di Salerno è la seconda più estesa d'Italia) il pronto soccorso più vicino si troverà a non meno di 50-60 Km di distanza. Tutto questo senza contare il fatto che, in molti paesi, anche il medico di guardia non esiste più già da qualche mese.

Ora io da una parte capisco bene le logiche di voler tagliare i costi della sanità in una regione dove negli anni si è effettivamente creato un deficit spaventoso, anche a causa delle molte assunzioni fatte grazie alla raccomandazione dell'amico politico di turno, tipico esempio di clientelismo. Ciò nonostante credo si sia intervenuto in maniera un pò troppo drastica su alcuni aspetti e in un settore, come quello della sanità, dove si sarebbe dovuta usare una maggiore cautela. Insomma un pò lo stesso problema dei continui tagli alla ricerca scientifica.

Ritornando al problema d'origine, differenza tra pubblico e privato, non posso non quotare ancora una volta Umberto, sul fatto che le cose nel pubblico iniziano a non funzionare bene laddove c'è qualcuno, politico oppure operante nel settore sanitario, che ha interessi sia nel pubblico che nel privato.
Posso portare un esempio nella mia provincia (non cito dove e quali strutture per correttezza) in cui non sono mai stati realizzati negli ospedali pubblici determinati reparti che invece erano presenti, ed erano guarda caso i soli, nelle strutture private dello stesso comune. Ciò vuol dire, in parole povere, che il cittadino bisognoso di quella determinata prestazione sanitaria, o si rivolge al privato o si attacca al tram.
Questi sono a mio avviso problemi che deve risolvere la sanità pubblica, che possiamo definire "grandi problemi".
Ma la sanità pubblica è afflitta anche da alcuni microproblemi, ad esempio quello del personale medico e paramedico che sottrae materiale sanitario come garze, flebo e quant'altro nei pronto soccorso per poi rivenderselo privatamente (nella mia zona succede in più di un posto).
Potrei continuare citando problemi in cui la differenza non è più pubblico-privato ma nord-sud.
Mi spiace dirlo, ma centri di eccellenza per la cura di determinate malattie qui al sud ne esistono pochi, o non ne esistono proprio, con il risultato che un sacco di gente è costretta a spostarsi, con costi aumentati sia per le persone che per la stessa sanità.
L'attuale governo, anzichè fare una politica seria in tal senso, aveva proposto di far rimborsare le spese delle cure al sistema santario regionale, qualora in regione non si fosse riusciti a far fronte alle esigenze di un paziente. Questa cosa può essere tutt'al più una soluzione tampone, e di certo non va nell'ottica dell'abbattimento dei costi, a loro tanto cara.
Certe cose invece, a mio avviso, vanno affrontate tagliando la testa al toro, e cioè con un piano per la creazione di un centro specializzato in ogni cura anche qui al sud, non dico uno per regione ma almeno uno ogni 2-3 regioni. Anche se per far questo ci sarebbe bisogno, oltre che di investimenti finanziari, anche di persone finalmente competenti e qualificate, e sembra che gli ultimi governi stiano facendo di tutto per farli fuggire via a gambe levate.

voglio rispondere a nicola che ha avuto una esperienza diretta da paziente e nel contempo da addetto ai lavori. penso alla sua delusione e amarezza di trovarsi in un momento di sofferenza e non avere un riscontro adeguato da parte del sistema sanitario, chi meglio di lui ha potuto constatare l'assoluta disorganizzazione che regna nel sistema sanitario in particolare nei pronto soccorso, che in quanto tali dovrebbero soccorrere le persone bisognose in tempi ragionevolmente utili sia per uno che ha un febbrone che per un'altro che ha una necessita immediata. non voglio dire che hanno una priorita' uguale, pero' uno non puo' stare 6/8 ore in attesa di essere visitato, io ho letto di persone sofferenti con piu di 10 ore di attesa al pronto soccorso. io personalmente una volta ho aspettato 6 ore e poi me ne sono andato via senza essere visitato. quindi chi ha organizzato questo sistema dei colori secondo me non l'ha organizzato bene, perche' doveva fare delle corsie separate a secondo le urgenze ma anche con ambulatori separati e medici separati, in modo da avere sempre un flusso dinamico e non ambulatori unici subordinati al paziente piu' urgente. in pratica diciamo una quantita' sufficiente di ambulatori per ogni colore sicuramente occorrono piu' medici e infermieri, ma non sono certamente i costi del personale che bisognerebbe lesinare anzi sarebbero sicuramente quelli spesi meglio in quanto anche i pazienti ne avrebbero benefici immediati. poi secondo me la sanita' pubblica sarebbe sicuramente migliore magari con qualche politico in meno.
poi vedo molto bene le grandi cliniche convenzionate dove c'e' piu' organizzazione ed efficienza magari riducendo un po' i tempi per la visita specialistica sarebbe molto meglio.
e poi bisognerebbe frenare il piu' possibile la corsa all'arricchimento personale degli studi privati spesso senza reali benefici per i poveri pazienti, ma soltanto un mero sfruttamento della sofferenza altrui e questo e forse il peggiore aspetto del sistema sanitario.

quoto mimmo xkè è assolutamente in linea con il mio pensiero

seegnalo che è stata aperta la sezione sanità, tutti i topic sull'argomento sono spostati in quella sezione.

nic87spl ha scritto:..vi è mai capitato di aver bisogno di quualcosa di più della semplice ricetta medica che chiedete al vostro medico di famiglia???
per farla breve che rapporto avete con i cosidetti ospedali pubbilici????
come avete vissuto queste esperienze?
cosa ne pensate di come siete stati trattati dal personale sanitario (medici, infermieri...) e non???
secondo voi la sanità avrebbe bisogno di un cambiamento??


io riporto una mia piccola esperienza che ho vissuto in prima persona qualche giorno fa...stavo male e avevo bisogno della guardia medica visto che era domenica....dopo molteplici tentativi di contattarla mi son dovuto rivolgere al 118 per fare una banale iniezione.
da li è partito il trambusto del viaggio in ospedale( che da fare con la febbre alta non è il massimo!!!) e poi la sosta in pronto soccorso che sembrava interminabile prima di essere visitato da un medico e oltretutto l'essere stipato alla fine in una stanza di osservazione con altre 20 persone dove nessuno ti veniva a controllare.
per io che son infermiere avrei considerazioni di tipo tecnico da fare ma mi soffermo alla umanità dei gesti...
l'unica cosa che ho trovato di positiva nell'insieme è stata l'accoglienza dell'infermiera che ha fatto i primi accertamenti e del medico che dopo aver comunicato la mia volonta di allontanarmi dal pronto soccorso(visto che ero esausto e stanchissimo grazie alla febbre non curata) si è presentato subito lasciandomi tutta la documentazione che mi serviva.
altri miei colleghi sempre se così li posso chiamare nemmeno si sono degnati di controllare chi stava male.
comunque ditemi la vostra sull'argomento sanità

cosa manca a questa sanità?
meglio la pubblica o la privata convenzionata con la pubblica?


a voi il seguito


Nicola

Sono per la sanità pubblica, meglio gestita ovviamente ; piu controlli e poteri da parte delle asl,diminuire gli sprechi, ma contemporaneamente migliorare ricerca e formazione, che servano a ridurre questioni sgradevoli di mala sanità.
Aumentare le unità responsabili:primari,capo sala-ecc , e dare loro più poteri e tournover a livello regionale. Non so se mi sono spiegato , le leggi ovviamente gia ci sono basta solo farle rispettare.Il cambiamento è proprio questo
Per Quanto riguarda le Asl Sanitari si ha la fortuna di aver più regioni in italia e confronatare le gestioni. Se milano, la spesa sanitaria supera quella di napoli (cosa impossibile)necessita una bella visitina da parte di un team specializzato che controlli se vi sono incoeerenze.
Ovviamente io sono uno di quelli che farei detrarre dalle tasse tutto cio che si spende in una famiglia (cosi sono obbligato a chiedere fatture e scontrini sempre.

Ovviamente io sono uno di quelli che farei detrarre dalle tasse tutto cio che si spende in una famiglia (cosi sono obbligato a chiedere fatture e scontrini sempre).

Piccolo e semplice meccanismo, in USA presente da decenni, per una fiscalità corretta. Io sono per una sanità statale sebbene anche il privato potrebbe funzionare, purtroppo quando si parla di privato si tende a fare, giustamente o meno, profitti a spese del prodotto e/o dei dipendenti. La correttezza non è questione di statale o di privato, ma del singolo individuo. Nessuna legge potrà imporre qualcosa che va coltivato personalmente. Nessuna punizione, vista l'attuale situazione delle carceri, potrà mai portare valori quali: l'etica, l'onestà e il rispetto.