Prima di iniziare il dibattito facciamo già un passo indietro...

Vedo che ancora non c'è un dibattito sull'immigrazione. E dopo aver letto un articolo di oggi sono felice che sia così; è un articolo pessimista ma fa fare un passo indietro sul problema dell'immigrazione riuscendo a dare un imput a vedere il quadro completo di come stanno le cose.

E come stanno le cose non lo dice nello specifico, perdipiù ha una profonda vena pessimistica come dicevo. Ma credo sia in ogni caso utile leggerlo
Resistance is futile - Debora Billi, 17/09/10, pubblicato su Informare per resistere

ottimo articolo, sotto ho visto c'è il blog dell'autore, Dario puoi chiedere all'autore se possiamo pubblicarlo in Argomento della Settimana così si vedrà in home page del forum e del sito? (di solito i blogger dicono sempre di sì). Così partecipa anche lui alla discussione.

E' ottimo per far partire una discussione sull'immigrazione.

Sì, l'articolo è profondamente pessimista, ma d'altronde sono pochissimi i casi in cui si sia riusciti a contenere flussi migratori (se escludiamo quando si è fatto ricorso a pulizie etniche, massacri, ecc... che comunque spesso hanno comportato solo ulteriori flussi migratori, ovviamente io parlo di contenimento in maniera civile) questo è innegabile, d'altronde è nella storia dell'umanità che intere popolazioni si spostano in cerca di condizioni di vita migliori e chi prima emigrava in un secondo momento è diventato vittima di fenomeni migratori (per esempio gli italiani che migravano in Europa che producevano danno e fastidio a comunità già prima stanziate e ora le migrazioni degli abitanti dell'america centrale che vanno a danno degli italiani e loro figli a suo tempo emigrati e ora integrati nel tessuto).

Quello che però si può fare realmente è cercare di convogliare al meglio questi flussi migratori -un po' come il buttafuori che fa selezione all'ingresso della discoteca (e il problema diventa quindi: come si fa selezione... troppa selezione o troppa restrizione nei parametri richiesti crea problemi come la mancanza assoluta di selezione...)- e al contempo cercando di creare un ambiente in cui si eviti che problemi, che per forza di cose sorgono (penso al problema della casa ad esempio), esplodano in maniera disastrosa...
è ovvio, per dirne una, che se i 'nuovi arrivati' li si costringe a vivere in baracche o in case sovraffollate perchè per esempio non vengono affittati appartamenti agli extra-comunitari il rischio che sorgano problemi, anche di semplice natura sanitaria, è alto... ma il problema colpisce anche magari in maniera inversa, ovvero colpisce prima gli abitanti storici che i nuovi arrivati: per esempio una immigrazione non controllata può generare fenomeni di microcriminalità che portano all'esasperazione un quartiere dando il via a fenomeni generalizzati di exnofobia o di 'farsi giustizia da sè' e a cui ultimamente, purtroppo, capita di assistere sempre più spesso

Contattata, ma non direttamente. Ho dovuto scrivere sui commenti del blog, non ho trovato un contatto diretto con lei.

Te l'ho mandato su messaggio privato il suo contatto, vedi.

Trovato un ottimo sito che riassume la politica dell'immigrazione italiana: http://www.programmaintegra.it/

Può servire per arricchire le discussioni, dateci un'occhiata!