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Messaggio Da archimede/fabio pareto Gio Ott 28, 2010 6:34 pm

bravo dario.questo il mio commento su facebook non è che qualcuno ci prende in giro a suon di farsi leggi per non pagare le tasse,non avere redditi e pensioni umane come i cittadini,non usare il servizio sanitario pubblico ma quello privato estero,non andare in galera se commette reati anche gravi,non permettere referendum popolare,ma pretendere tanti soldi al popolo per un disservizio.....

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Messaggio Da Ospite Lun Nov 22, 2010 6:49 am

Io proporrei di mettere un limite di assenze oltre al quale lo stipendio non sia più pagato, il limite dovrebbe essere tipo del 70% (assenze nelle quale non rientrebbero però quelle giustificate come lavori delle commissioni o missioni varie e motivi di salute), mi si dirà che è facile fare uno stato di salute falso, ma quello è un altro problema ancora Very Happy

Un'altra cosa che proporrei è l'abolizione della figura del senatore a vita, in quanto nonostante queste figure possano essere alti rappresentanti del mondo scientifico, politico, economico, ecc... italiano rimane il fatto che sono figure non elette (ne direttamente ne indirettamente) e perciò rappresentano poco più di loro stessi almeno sulla carta.

Altra cosa io revisionerei il punto 13 in quanto 10 anni è un limite troppo basso in quanto non permetterebbe di raccogliere neanche quel bagaglio di esperienze e conoscenze minime per operare in maniera efficace nell'amministrazione della cosa pubblica, oltre al fatto che a mio dire per il conseguimento dell'obiettivo di fondo ricercato risulta di 'troppo' in quanto già il limite imposto dal punto 12 del programma di fatto limita attaccamenti alla poltrona (che sono quelli la cosa più deleteria della politica) e impone un rinnovamento piuttosto continuato nel tempo... certo poi ci sono dei casi di longevità politica assolutamente impressionanti (per cui il termine pensione proprio non esiste) che forse sarebbero da evitare, ma quelli sono un altro paio di maniche.

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Messaggio Da Marcello.DeVita Gio Nov 25, 2010 10:41 am

Sono pienamente d'accordo nei primi due punti in particolare nel secondo. I senatori a vita sono figure obsolete ed in molti casi inutili.

Per quanto riguarda i punti 12-13 come dici tu vanno rivisti

Il punto 12 "Non si può essere eletti per più di due volte per lo stesso mandato" dovrebbe applicarsi anche in Italia in modo da evitare di avere i stessi politici per 20/30 anni che occupino sempre le stesse poltrone. Non si riferisce solo ai parlamentari ma anche a sindaci, consiglieri regionali, provinciali e comunali.

il punto 13 "Massima carriera politica,qualunque sia il suo ambito, non dovrà superare i 10 anni."

Qui la cosa è complicata si può assistere ad un buon politico che faccia un buon lavoro nel suo comune, per poi attivarsi a livello regionale e se capace arrivare al Parlamento. Può anche metterci 20 anni.

Ma si può assistere anche a chi cambi spesso poltrona e il cittadino non è nemmeno a conoscenza di che idea politica sia e quali siano i suoi meriti. Come avviene oggi praticamente.

Io proporrei a chi da più d 10 anni è eletto debba raggiungere un percentuale di voti più alta rispetto agli altri candidati. Dimostrando così di essere conosciuto dai suoi elettori, di sfidare alla pari gli altri candidati perchè quest'ultimi non possono avere la stessa notorietà (non essendo da 10 anni nella politica), dimostrare di aver fatto un buon lavoro in passato ecc.
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Messaggio Da Ospite Gio Nov 25, 2010 11:48 am

Marcello.DeVita ha scritto:
Il punto 12 "Non si può essere eletti per più di due volte per lo stesso mandato" dovrebbe applicarsi anche in Italia in modo da evitare di avere i stessi politici per 20/30 anni che occupino sempre le stesse poltrone. Non si riferisce solo ai parlamentari ma anche a sindaci, consiglieri regionali, provinciali e comunali.
Infatti io l'avevo interpretato in quel senso per l'appunto, spesso i maggiori attaccamenti alle poltrone per esempio si vedono in ambito regionale, penso al caso lampante del presidente della regione Lombardia, ma ce ne sono altri non da meno se si va a cercare...


Io proporrei a chi da più d 10 anni è eletto debba raggiungere un percentuale di voti più alta rispetto agli altri candidati. Dimostrando così di essere conosciuto dai suoi elettori, di sfidare alla pari gli altri candidati perchè quest'ultimi non possono avere la stessa notorietà (non essendo da 10 anni nella politica), dimostrare di aver fatto un buon lavoro in passato ecc.

Sarebbe sicuramente un sistema molto complesso, ma fattibile, io affinerei la cosa trasformandola più che una percentuale di voti più alta per chi è da più di 10 anni in una percentuale più bassa per chi è meno da 10 anni in modo che più che come una 'tassa' venga letta come un 'incentivo'.

Per esempio un'altra cosa che limita molto il discorso delle nuove proposte politiche oggigiorno nel nostrano sistema elettorale nazionale ad esemio è, al di là della soglia di sbarramento in sè, che per i partiti che si candidano all'interno di una coalizione (che superi il 10% dei voti totali) lo sbarramento si abbassi al 2%, mentre per gli indipendenti la soglia rimanga al 4%, quando invece dovrebbe essere il contrario fosse solo per la massa critica in termini pubblicitari e di visibilità che può raggiungere una coalizione, e questo per la camera dei deputati, in quanto al Senato le soglie si alzano ulteriormente.

E ovvio che così non si fa che privilegiare quei pochi grandi partiti o quei partiti che accettano di fatto di annullarsi in quanto difficilmente potranno mai esprimere un pensiero differente da quello del partito maggiore della coalizione, per entrare dentro una coalizione.

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Messaggio Da archimede/fabio pareto Ven Nov 26, 2010 10:06 am

quoto umberto ,tenendo conto anche delle osservazioni di marcello

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Messaggio Da Ospite Gio Dic 09, 2010 10:56 am

giusto per rammentare la situazione attuale della nostra politica se non fosse ancora abbastanza lampante:

http://www.repubblica.it/politica/2010/12/09/news/premio_ai_voltagabbana-9986506/?ref=HREA-1

per Totò si trattava di tre voti per tre appalti, ora si parla di mutui, ma il concetto è sempre buono...


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Messaggio Da archimede/fabio pareto Gio Dic 09, 2010 11:06 am

verissimo umberto.nella mia zona vige questa legge purtroppo tanto da fare senso.....un mangia mangia sulla pelle dei cittadini che lavorano.immensi appezzamenti di terreni agricoli defraudati con gli espropri comunali per inizialmente fare credere che non si puo costruire,per deprezzare i terreni con l esproprio.dopo circa 5 anni di botto ci mettono indici altissimi per poter costruire e fare tanti ,ma tanti soldi,certi impresari daccordo con certi politici.....e gli agricoltori defraudati dai propri terreni ,senza lavoro......è successo persino a mio padre e fratelli....10000 mq di terreno rubato in questa maniera....forza con NDE.

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Messaggio Da Ospite Gio Dic 09, 2010 6:32 pm

Salve, sono Paolo.
Da quanto ho letto le idee ci sono, è da vedersi come metterle giù in modo ordinato, chiaro e non fraintendibile.
Ritengo che un politico dovrebbe essere al servizio del popolo, che fare il politico non è fare un lavoro, ma essere parte attiva al miglioramento della Nazione. Le idee di Sirio13 sono buone, tuttavia non credo che sarà una diminuzione di reddito o un alto reddito ad eliminare la possibilità che un politico utilizzi il suo potere per interessi personali. Si potrebbe mettere la clausola che se una legge non funzionasse a dovere o dovesse essere tanto di parte che viene bocciata a livello di COrte Costituzionale, i suoi promotori dovranno pagare una multa e restituire parte dello stipendio per danno e spreco di tempo a carico dei contribuenti. Ma questa è solo una battuta, s'intende.
Si tratta di una questione etica che nessun regolamento o legge potrà imporre alle persone e il problema è tutto qui: se non costruiamo bene le "prime leve" attraverso una seria educazione, il futuro sarà tutto meno che roseo. Alla fine costruiremmo un nuovo governo, con nuovi volti, nuove leggi e vecchi problemi. E non si tratta dei bambini o degli adolescenti, ma di tutti. Etica è solo un termine senza significato, le si deve dare vita inserendo nel programma un progetto che riporti in via pratica le persone ad avvicinarsi ad una educazione di loro stesse e ad una partecipazione attiva alla politica tramite nuovi strumenti. Forse, in questo modo, possiamo fare una nuova rivoluzione partendo dal basso e, come si dice, senza colpo ferire.


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Messaggio Da Ospite Sab Dic 25, 2010 6:13 pm

Io forse ho idee eccessive pero' mi chiedo dove sta scritto che un politico e' piu' importante di uno spazzino?
Hanno compiti diversi, ma per la societa' sono egualmente importanti secondo me e trovo strana questa logica di un ruolo piu' importante di un altro.

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Messaggio Da Ospite Sab Dic 25, 2010 6:22 pm

Non è questione tanto di essere più importanti, ma è questione di responsabilità, maggiore o minore.

Come un pilota di aerei ha sulle proprie spalle la responsabilità di chi porta a bordo, così le hostess non ce le hanno se non limitate alle proprie mansoni.

Come un sergente ha la responsabilità della direzione del proprio plotone, così il soldato non ce l'ha se non limitatamente all'esecuzione (o meno) delle mansioni assegnategli.

Un politico ha la responsabilità nei confronti della propria nazione, uno spazzino, lavoro assolutamente onorevole, ha la responsabilità di lasciare pulita una strada.

Mi si dirà che ambedue servono.
Che un sergente senza soldati è inutile, così come un pilota di aerei senza personale tecnico pure.

Però si possono avere tutti gli spazzini del mondo, tutti i soldati del mondo, tutti i tecnici del mondo, che però la spazzatura non viene raccolta (o raccolta male), appena il nemico attacca tutti scappano a rotta di collo in quanto completamente disorganizzati e gli aerei non decollano manco pregando in aramaico se non c'è chi 'dirige'.

Solo che non tutti possono fare i piloti, non tutti possono fare i sergenti, non tutti possono fare politica (inteso come incarico governo/istituzionale, quindi anche deputati, sindaci, governatori, consiglieri comunali, ecc...) (perciò a conclusione della fase prima non ho detto 'e all'inverso' perchè tutti possiamo fare lo spazzino o il soldato... compresi il laureato al MIT come il campione mondiale di nuoto).
Il primo lo si decide per caratteristiche fisiche, capacità di pilotaggio e per la sua volontà di fare quel lavoro, il secondo per caratteristiche fisiche/di intelletto e di portamento al comando, ed il terzo lo decidono gli elettori.

Tanto più si è a livelli alti maggiormente si hanno responsabilità verso il 'generale' verso i 'tanti', maggiormente si è a livelli bassi maggiormente la responsabilità è a livelli personali.. un politico o una persona in posizione di comando che sbaglia o manca al suo dovere fa andare nei guai 'tanti' (una politica economica sbagliata può voler dire depressione economica ad esempio... migliaia di famiglia in difficoltà come nulla), uno spazzino che sbaglia o non lavora al più lascia sporca una strada e fa finire nei guai lui.

La differenzenze sono tutte qua: rischio, capacità personali, volontà di accollarsi certe responsabilità...

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Messaggio Da Ospite Sab Dic 25, 2010 6:31 pm

Umberto Banchieri ha scritto:Non è questione tanto di essere più importanti, ma è questione di responsabilità, maggiore o minore.

Come un pilota di aerei ha sulle proprie spalle la responsabilità di chi porta a bordo, così le hostess non ce le hanno se non limitate alle proprie mansoni.

Come un sergente ha la responsabilità della direzione del proprio plotone, così il soldato non ce l'ha se non limitatamente all'esecuzione (o meno) delle mansioni assegnategli.

Un politico ha la responsabilità nei confronti della propria nazione, uno spazzino, lavoro assolutamente onorevole, ha la responsabilità di lasciare pulita una strada.

Mi si dirà che ambedue servono.
Che un sergente senza soldati è inutile, così come un pilota di aerei senza personale tecnico pure.

Però si possono avere tutti gli spazzini del mondo, tutti i soldati del mondo, tutti i tecnici del mondo, che però la spazzatura non viene raccolta (o raccolta male), appena il nemico attacca tutti scappano a rotta di collo in quanto completamente disorganizzati e gli aerei non decollano manco pregando in aramaico se non c'è chi 'dirige'.

Solo che non tutti possono fare i piloti, non tutti possono fare i sergenti, non tutti possono fare politica a livello nazionale (perciò a conclusione della fase prima non ho detto 'e all'inverso' perchè tutti possiamo fare lo spazzino o il soldato... compresi il laureato al MIT come il campione mondiale di nuoto).
Il primo lo si decide per caratteristiche fisiche, capacità di pilotaggio e per la sua volontà di fare quel lavoro, il secondo per caratteristiche fisiche/di intelletto e di portamento al comando, ed il terzo lo decidono gli elettori.

Tanto più si è a livelli alti maggiormente si hanno responsabilità verso il 'generale' verso i 'tanti', maggiormente si è a livelli bassi maggiormente la responsabilità è a livelli personali.. un politico o una persona in posizione di comando che sbaglia o manca al suo dovere fa andare nei guai 'tanti', uno spazzino che sbaglia o non lavora al più lascia sporca una strada e fa finire nei guai lui.

La differenzenze sono tutte qua: rischio, capacità personali, volontà di accollarsi certe responsabilità...

Tutto giusto quello che dici tutte differenze giuste tranne quella dello stipendio proprio perche' tutti sono ugualmente importanti, un pilota puo' essere pagato 100 mila miliardi, ma senza personale non vola, un tenente puo' essere pagato duemila miliardi, ma senza soldati semplici non ha lavoro.
Posso capire che ci sia differenza, ma puo' essere giustificabile che uno spazzino debba prendere 600 euro ( non conosco lo stipendio di uno spazzino) e un politico tanti miliardi in piu'?

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Messaggio Da archimede/fabio pareto Sab Dic 25, 2010 6:38 pm

giusto giusi,pure umberto.la soluzione è la via di mezzo,cioè una paga equa che non superi le 4000 max 5000 euro/mese.che ci escano costo viaggi ,hotels,se c è da spostarsi,dovrebbero bastare....

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Messaggio Da Ospite Sab Dic 25, 2010 6:38 pm

Infatti noi proponiamo che gli stipendi dei politici nazionali vengano riallineati (al ribasso quindi) alla media europea (all'incirca 6000/7000 euro che nel resto d'Europa è lo stipendio che in genere prende qualsiasi persona che abbia grandi responsabilità o ricopra incarichi che hanno richiesto molto molto tempo di studi, soldi che abolendo i benefit gli servirebbero per l'appunto a tutte quelle spese come affitto, trasporti, ecc... oggi giorno difficilmente quantificabili, infatti stabilire quant'è uno stipendio è praticamente impossibile di un nostro parlamentare considerando anche i benefit vari di cui dispongono) e vengano aboliti moltissimi dei benefit nn necessari di cui dispongono.

La discussione inoltre, come già evidenziato all'inizio di questo topic non può vertere se 2000/3000/4000/5000/6000/7000... in quanto inutile star sparare cifre a caso... esiste una media europea: basta seguirla, quello è il dato più vicino e pratico del quale disponiamo per stabilire quanto un lavoro effettivamente vale come stipendio (pardon: indennità ;-) ) mensile...


Ultima modifica di Umberto Banchieri il Sab Dic 25, 2010 6:46 pm - modificato 1 volta.

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Messaggio Da Ospite Sab Dic 25, 2010 6:46 pm

Umberto Banchieri ha scritto:Infatti noi proponiamo che gli stipendi dei politici nazionali vengano riallineati (al ribasso quindi) alla media europea (all'incirca 6000/7000 euro che nel resto d'Europa è lo stipendio che in genere prende qualsiasi persona che abbia grandi responsabilità o ricopra incarichi che hanno richiesto molto molto tempo di studi, soldi che abolendo i benefit gli servirebbero per l'appunto a tutte quelle spese come affitto, trasporti, ecc... oggi giorno difficilmente quantificabili, infatti stabilire quant'è uno stipendio è praticamente impossibile di un nostro parlamentare considerando anche i benefit vari di cui dispongono) e vengano aboliti moltissimi dei benefit nn necessari di cui dispongono.
Guarda che gli affitti sono uguali sia per lo spazzino che per il politico, certo lo spazzino la villa di mille ettari non se la potra' permettere per cui non credo che la voce affitti sia valida.
Io abbasserei lo stipendio anche sotto i 7000 euro, anche perche' bisognerebbe fare una comparazione su stipendio politici e stipendi normali all'estero, io non sono al corrente di quanto possa prendere uno spazzino in europa, la proporzione potrebbe essere anche 7000/1000 o 7000/2000 capisci che le cose cambiano.
Posso capire che un politico si muova di piu' e allora bene stanno i benefit per gli spostamenti, ma senza auto blu sui mezzi che usano i comuni mortali visto che parliamo di uomini.

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Messaggio Da Marcello.DeVita Sab Dic 25, 2010 6:57 pm

Miliardi mi sembra un esagerazione. Lo stipendio in Italia di un parlamentare dovrebbe essere attualmente sui 12.000 euro ed è più alto di un collega francese o tedesco, ho detto dovrebbe perché tra privilegi e altro oscilla anche tra i 20/30 mila euro. Attualmente la proposta di NDE è orientata sulla media europea di 7000 euro al mese con una diminuzione drastica dei privilegi. Quello che dovrebbe aumentare è certamente la media dei stipendi italiani troppo bassa.

Inoltre la proposta di 7000 euro è già stata spiegata nei precedenti post ma aggiungo un esempio reale un partito/movimento come M5S (Movimento 5 Stelle) ha portato avanti e porta avanti la proposta che lo stipendio di un parlamentare dovrebbe essere sui 1000/2000 euro seguendo la così detta media di uno "spazzino". Ma gli eletti di M5S si cominciano a "lamentare" e a capire che essere un rappresentate dei cittadini non è come fare lo spazzino, questo non perché vogliono essere privilegiati ma perchè realmente spendono molto del loro stipendio per portare avanti e seguire il movimento, cosa che "devono" fare visto che non sono "obbligati" solo verso il cittadino ma anche verso il movimento stesso. Il loro stipendio dovrebbero spenderlo per se stessi e non (prendendo l'esempio dello spazzino) per comprare il cassonetto per metterci la spazzatura

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Messaggio Da Ospite Sab Dic 25, 2010 6:59 pm

Ed infatti parliamo anche di riduzione di auto blu se non per quando ci sono occasioni istituzionali fondamentalmente... noi non citiamo la media europea tanto per, citiamo quella perchè un politico serio non è uno che si prende una casa in affitto e fa 100 metri tutti i giorni o al più fa qualche chilometro in auto. Il politico serio deve viaggiare e non poco, anche in un lungo ed in largo non solo per l'Italia, ma anche per l'Europa (e noi proponiamo l'abolizione dei benefit di viaggio se non legati ad eventi 'istituzionali'), il politico deve mantenere i contatti con i suoi elettori (anche solo mantenere un sito o un blog per quanto poco può costare se fatto in maniera seria, non parliamo se si mette a fare cose più impegnative come stampare volantini o appendere manifesti o organizzare incontri), insomma essere politico ha i suoi costi ed uno deve comunque viverci (non deve ancora rimetterci di suo) con quello stipendio durante il periodo che fa il politico (parlamentare in quel caso)... come dice Marcello lo spazzino non compra il cassonetto, qui in parte si può anche accettare che il politico (sempre che sia serio) almeno qualche attrezzo se lo 'compri' con lo stipendio (pardon... com'era più l'altro termine? Very Happy ) , ma può e deve comprarsi il rastrello, la scopa o la paletta, non il cassonnetto... se no come diceva Lorenzo difficilmente chi avrà le competenze o la voglia di fare qualcosa lo farà... andrà verso lidi migliori dove può costruirsi un futuro... lasciando quindi spazio in politica solo a gente come Berlusconi (o Soru per dirne uno di parte avversa) che può investire milioni in politica di tasca sua senza preoccuparsi di quanto può guadagnare come indennità, visto che quelli per lui sono bruscolini, ma una persona normale con quei bruscolini non solo deve viverci, ma se si pretende che ci faccia anche il lavoro allora che siano dati nella giusta quantità... affidarci alla media europea è il metodo più sicuro per non sbagliare o sbagliare di poco, magari in futuro sostituiremo questo sistema, purchè sia un sistema comprovato e sicuro.


Ultima modifica di Umberto Banchieri il Sab Dic 25, 2010 7:07 pm - modificato 1 volta.

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Messaggio Da Ospite Sab Dic 25, 2010 7:07 pm

Certo non intendevo dire che la media europea non sia valida, ma di tenere presente anche tutto il resto, anche l'Europa ha le sue pecche. I discorsi sono lunghi e coinvolgono molti campi.

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Messaggio Da Ospite Sab Dic 25, 2010 7:13 pm

Ovviamente, anche perchè a fare i calcoli della media europea bisognerebbe ricalcolare (un giorno lo faremo), anche molto semplicemente (problema terra a terra) la media attuale considerando gli stipendi italiani a 7000 euro... attualmente quelli italiani la innalzano, forse anche solo di 2 o 300 euro (visto che parliamo di decine di stati per quanto sia alto il valore italiano non incide in maniera determinante), pero comunque la innalzano. Very Happy

Che anche nel resto d'Europa possano esserci sprechi è innegabile, ma mai al livello italiano, quindi comunque qualunque cifra sarà sempre più equa e giusta rispetto a quelle attuali italiane...

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Messaggio Da M.G. Dom Dic 26, 2010 3:30 pm

L'Italia in fatto di sprechi è, ahimè, campione del mondo...

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Messaggio Da Ospite Dom Gen 02, 2011 7:03 pm

il problema dell'eccessivo guadagno del politico si ripercuote sul fatto di non capire chi deve vivere con stipendi molto piu esigui, il fatto piu' grave e'che ci sono troppi politici poco competenti che ne dite?

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Messaggio Da archimede/fabio pareto Dom Gen 02, 2011 7:05 pm

quoto roberto ,sono daccordo...purtroppo è cosi ,troppi falsi professionisti in tutto il sistema....

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Messaggio Da Marcello.DeVita Dom Gen 02, 2011 7:44 pm

Dici bene Roberto il politico a causa dei molteplici privilegi si allontana anche dalla realtà di tutti giorni vissuta dai milioni di cittadini, questo è il vero problema degli eccessivi privilegi oltre allo spreco di denaro pubblico.
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Messaggio Da simonetta.rib Sab Gen 15, 2011 2:36 am

penso anch io che gli stipendi dei politici siano esagerati, così come tutti privilegi es: tessera cinema, affitto, telefono, portaborse, auto, benzina, autostrade. Certo se per la "cosa" pubblica va bene, uno non ci deve rimettere, ma questo l'avete detto tutti.
Ora io mi chiedo se fare il politico è un lavoro o un dovere, un piacere o tutto insieme. Non avendo mai governato uno Stato non so cosa voglia dire a livello di fatica, tempo eccetera. Quindi dalla mia totale ignoranza ne deduco che uno governi per amor di patria, così come farebbe una madre con i propri figli, per amore incondizionato non chiederebbe nulla in cambio, ma sarebbe faticoso, pesante, pieno di doveri oltre che diritti, ma soprattutto lo farebbe con piacere non egoisticamente per il proprio tornaconto, ma per il benessere familiare e ne ritrarrebbe un sacco di soddisfazione vedendo che tutto va per il verso giusto e i suoi figli sono tutti felici e contenti. Questo secondo me è normale per una persona sana di mente, non si tratterebbe nè di comandare o avere responsabilità in più, ma semplicemente di svolgere il proprio dovere di buon cittadino. Se un politico ha la responsabilità di condurre bene uno stato per il bene di tutti, anche lo spazzino ha la responsabilità del lavoro che svolge, ma anche della vita delle persone quando d'inverno cadono le foglie e con la pioggia si rischia di cadere e rompersi l'osso del collo, o pulire semplicemente una strada vuol dire debellare tante malattie (vedi Napoli). La responsabilità, che la si abbia o meno nasce dentro di noi come una virtù, sempre non per raccontare la mia vita, ma per spiegare il mio concetto, l'anno scorso per non morire di fame ho dovuto accettare di fare la "spazzina" per qualche mese e non che non avessi responsabilità, semplicemente non trovavo altro lavoro e prendevo circa 900 euro al mese, ma facevo i salti mortali per pulire le strade, oltretutto senza i mezzi adeguati, meritavo di più per il mio lavoro svolto lo posso assicurare, ma oltretutto ho avuto modo di stimare la mia caposquadra, grande donna e il capo presidente della cooperativa. Bene queste due persone hanno cominciato come me ed hanno meritato le loro posizioni, ma non con il giusto compenso. E comunque se vogliamo parlare di responsabilità a Berlusconi gliela possono regalare che oltre a tutti i soldi che ha, si permette di andare a prendere tutti quei soldi dello Stato, non per fare politica vera, giusta, ma per farsi beffa della gente cambiandosi le leggi a suo piacimento. Che responsabilità ha un uomo che va con minorenni e che prosegue indisturbato ciò che gli aveva iniziato Craxi e che, e che, e che potrei andare avanti tutta la notte, ma poi per giunta dice che è una cospirazione contro di lui, certo così gli altri che vanno al suo posto finalmente si prendono anche loro un botto di soldi e privilegi, ci sta nella sua mente contorta. Penso che mio figlio di 5 anni ha più responsabilità di lui, eppure all'asilo non glieli danno tutti qui soldi, come mai? C'è qualcosa che non mi torna.
Quando mai si è visto che ad un comune lavoratore si da la tessera cinema, il ristorante gratis e via dicendo al massimo le case popolari, ma comunque l'affitto seppur esiguo lo pagano, quella dei politici attuali e tutti quelli prima è una grossa presa per i fondelli e fin qui ci siamo tutti, ma governare un paese vuol dire capacità organizzative, d'ascolto, collaborative che pure uno spazzino può avere, anzi provate voi a mettere un soffione sulle spalle e seguire una spazzatrice per due kilometri per otto ore al giorno e poi mi dite se novecento euro sono una cifra dignitosa, altro che portaborse. Per qualche mese lo si può fare, ma chi lo fa da venti, tren'anni ha veramente i co****** , altro che quei ruba soldi e i loro scudi, e leggittimi impedimenti del piffero. Poi sempre non per parlare di me, ma perchè come me ce ne sono tanti, ho 2 diplomi 3 qualifiche post diploma ed ora vado all'università e perciò, anche se ho fatto la spazzina per qualche mese per esigenza, per sopravvivenza, non vuol dire che io sia stupida, o sia irresponsabile, ma piuttosto parlerei di dignita che non va calpestata, neanche per quella gente che come me non ha avuto la fortuna di studiare, ma che facendosi il fondello da una vita sanno esattamente come me, cosa vuol dire avere disciplina mentale ed arrivare sempre in fondo nelle cose, seppur costi fatica estrema. La bellezza delle cose, sta nel saperla cogliere e di solito si trova dove noi non guardiamo, forse per questo non ci accorgiamo dove sta la felicità, cioè dentro di noi, non nel denaro, ma nel saper di aver dato il meglio sempre, ad ogni costo, ma nel rispetto di se stessi, degli altri senza scendere a compromessi, per mantenere viva la nostra coscenza e quindi reagire all'ingiustizia per forza di cose. Ecco perchè credo in questa iniziativa, perchè se tutti ci troviamo a scrivere qui e perchè la coscenza ci dice che ciò che ci circonda non va più bene, non è giusto, non è onesto, non è leale, non è trasparente, e bisogna cambiare le cose altrimenti non saremmo vivi, subendo passivamente le nostre pene del contrappasso, ma questo non è l'inferno dove alcuni si siedono, comandano e frustano, e sono schiavi tanto quanto gli altri, ma il paradiso dove si è leggiadri e sembra di volare perchè in effetti si sta volando. Lo sbaglio secondo me sapete dove sta? nel fatto che tutti questi privilegi che loro hanno veicolano il messaggio che loro sono più forti, più responsabili, meglio dotati d'intelligenza, quasi come eroi voluti da dio, e si crea da un lato sudditanza psicologica dei meno istruiti o semplicemente sentono il peso dell'autorità in quanto tale, vedi Fede, dall'altro ci induce a pensare inconsciamente che la politica è per pochi e non per tutti, ma secondo me, non è solo per alcuni che comunque guarda caso sono al governo ed altri che proprio non c'è la farebbero, ma comunque per chi governa bisogna avere rispetto o mille rimostranze, proprio perchè sono meglio degli altri. No, secondo me non è così, parecchie persone potrebbero governare normalmente con semplicità, come condurre una casa o una famiglia, basta la volontà, il buon senso, e portargli rispetto sarebbe d'ovvio perchè di regola bisognerebbe portare rispetto a tutti, ma da qui a baciargli il deretano ne passa, in fondo fanno solo il loro dovere, non hanno poteri paranormali, non sono gli dei dell'olimpo, è lo stereotipo del politico che da sempre ci portiamo appresso che ci mette fuori strada. Con questo auguro buonanotte a tutti.

simonetta.rib

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Quali Privilegi? - Pagina 2 Empty Re: Quali Privilegi?

Messaggio Da Ospite Sab Gen 15, 2011 10:04 am

simonetta.rib ha scritto:
Ora io mi chiedo se fare il politico è un lavoro o un dovere, un piacere o tutto insieme. Non avendo mai governato uno Stato non so cosa voglia dire a livello di fatica, tempo eccetera. Quindi dalla mia totale ignoranza ne deduco che uno governi per amor di patria, così come farebbe una madre con i propri figli, per amore incondizionato non chiederebbe nulla in cambio, ma sarebbe faticoso, pesante, pieno di doveri oltre che diritti, ma soprattutto lo farebbe con piacere non egoisticamente per il proprio tornaconto, ma per il benessere familiare e ne ritrarrebbe un sacco di soddisfazione vedendo che tutto va per il verso giusto e i suoi figli sono tutti felici e contenti. Questo secondo me è normale per una persona sana di mente, non si tratterebbe nè di comandare o avere responsabilità in più, ma semplicemente di svolgere il proprio dovere di buon cittadino. Se un politico ha la responsabilità di condurre bene uno stato per il bene di tutti, anche lo spazzino ha la responsabilità del lavoro che svolge, ma anche della vita delle persone quando d'inverno cadono le foglie e con la pioggia si rischia di cadere e rompersi l'osso del collo, o pulire semplicemente una strada vuol dire debellare tante malattie (vedi Napoli). La responsabilità, che la si abbia o meno nasce dentro di noi come una virtù, sempre non per raccontare la mia vita, ma per spiegare il mio concetto, l'anno scorso per non morire di fame ho dovuto accettare di fare la "spazzina" per qualche mese e non che non avessi responsabilità, semplicemente non trovavo altro lavoro e prendevo circa 900 euro al mese, ma facevo i salti mortali per pulire le strade, oltretutto senza i mezzi adeguati, meritavo di più per il mio lavoro svolto lo posso assicurare, ma oltretutto ho avuto modo di stimare la mia caposquadra, grande donna e il capo presidente della cooperativa. Bene queste due persone hanno cominciato come me ed hanno meritato le loro posizioni, ma non con il giusto compenso.


E' esattamente quello che intendevo dire io, ognuno ha le proprie responsabilita' qualsiasi lavoro faccia che sono tutte equivalenti per una societa', ma per arrivare a questo bisognerebbe uscire dalla logica del "dio denaro" bisognerebbe eleversi talmente tanto da capire e rendere logico e naturale che nessun lavoro vale piu' di un altro, ma sarebbe una societa' impostata in maniera completamente diversa. (cosa che credo non realizzabile e che va al di la' della politica).
Hai citato la mamma che agisce per il bene dei propri figli, che compie millelavori messi insieme eppure essere casalinghe non e' neppure considerato un lavoro, non e' neppure considerato degno di avere uno stipendio o qualche privilegio, peggio ancora dello spazzino verrebbe da dire...e forse una madre, una casalinga non ha anch'essa la sua buona dose di responsabilita' nell'educare e crescere i figli che sono il futuro dell'intera nazione?
Eppure la casalinga resta l'ultimo anello della catena, senza diritti, senza privilegi, ma con tutte le responsabilita' del suo ruolo.

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Quali Privilegi? - Pagina 2 Empty Re: Quali Privilegi?

Messaggio Da Ospite Sab Gen 15, 2011 1:32 pm

Moralmente questi discorsi possono anche essere corretti, però io vorrei ricordare un fatto:

in Italia, c'è stato un periodo durate il quale indennità/privilegi non ce ne erano o erano minimi per i politici e fu quello all'inizio della nostra storia unitaria durante il quale solo i benestanti o i nobili potevano fare politica attiva (e anche passiva, visto che si votava su base del reddito).

Se mettiamo indennità a 0 o poco più, con i costi che comunque ha far politica (e vivere), chi farà politica sarà solo e solamente chi è benestante e ha soldi e tempo da dedicare a tale scopo (soldi e tempo che possono anche servire a delegare qualcuno a dirigere le proprie attività pensateci) e qui in NDE non si vuole creare certo una classe dirigente di soli benestanti, tutt'altro.

Un conto sono gli eccessi, ma gli eccessi possono essere in un senso (alto, la situazione attuale) come nell'altro (basso).

E comunque ribadisco: un tenente ha responsabilità maggiori rispetto ad un soldato, e non tutti i soldati possono essere tenenti... in fondo se sbaglia un soldato ci rimette lui, se sbaglia un tenente ci rimette subito ed in automatico tutto l'intero plotone... ma senza andare a fare esempi di chissà quale livello: se noi del CD collettivamente sbagliamo, ci rimette tutta NDE, se un socio sbaglia, il danno è minimo e spesso l'unico a rimetterci è lui. Ma in fondo il discorso responsabilità è già stato affrontato in lungo ed in largo e rischio di ripetermi...

aggiungo solo che Berlusconi, Soru o tante altre persone in fondo non sono in politica per i privilegi economici che gli possono derivare dal farla, un operaio o un disoccupato però se gli metti indennità assolutamente eccessivamente basse o addirittura a 0 non te la andrà mai a fare politica, Berlusconi, Soru e tutti gli altri può anche dirli che devono ancora pagare per entrare in parlamento che loro prendono l'assegno e te lo firmano senza battere ciglio ...

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