Costruire il programma enti locali
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Costruire il programma enti locali
Come prima cosa vorrei proporre questa pagina di introduzione rinnovata (primo reale passo prima di proseguire lo sviluppo di un programma più complesso) secondo le ultime proposte che sembrano aver trovato un punto di contatto tra le varie esigenze in maniera da ripartire su una base comune.
La posto così se ne può discutere ed eventualmente inserire se non ci sono voci contrarie, ricordate che se volete discutere delle varie proposte però dovete discuterne nel topic apposito.
"Maggiore efficienza e risparmio nelle autonomie locali
Obiettivo primario per una maggiore efficienza e risparmio è il riordino degli enti locali. In particola la nostra proposta cardine riguarda la province ed i piccoli comuni.
NDE propone la trasformazione delle province in distaccamenti operativi delle regioni (in particolare per quei temi che richiedono per loro natura una gestione intermedia tra comuni e regioni, come la gestione del territorio o dei rifiuti), abolendo tutta la parte di gestione politica e riducendo grandemente quella amministrativa.
La riduzione del comparto amministrativo si potrà ottenere in particolare tramite l'abolizione di tutti quegli uffici che attualmente ricoprono funzioni concorrenti con quelli di regione e comuni (es: cultura o turismo).
Ciò oltre al consistente risparmio diretto ottenuto dall'abolizione di uffici e di tutto il complesso degli organi politici provinciali permetterà una gestione migliore di quei fondi che le varie province oggigiorno hanno in dotazione per le materie concorrenti con regioni e comuni (ribadiamo il caso della promozione culturale), permettendo al contempo una accentramento dei fondi tra comuni e regione, un aumento ed una migliore distribuzione degli stessi fondi evitando progetti concorrenziali o duplicati (tipicamente tra provincia e comuni).
I poteri delle province, che riguardano in particolare la gestione del territorio, passerebbero quindi alla regioni che vedrebbero diventare completi ed effettivi i loro migliorando quindi sensibilmente la governance del territorio regionale.
Per quel che riguarda i comuni proponiamo l'obbligo che i comuni sotto i 5000 abitanti si consorziono con i comuni vicini (in maniera da coprire un territorio comprendente almeno i fatidici 5000 abitanti): con il sistema del consorzio si possono permettere ampi risparmi mettendo in gestione comune molti servizi e personale (per esempio vigili urbani, servizi di segreteria, ecc..) senza intaccare però la struttura comunale nel suo complesso. Mantenendo quindi stretta la vicinanza con il cittadino, anche nelle zone rurali.
Da abolire completamente riteniamo siano i micro-comuni sotto i 100/200 abitanti, tanto più che spesso trattasi di semplici frazioni ed inoltre non sono in grado da soli spesso di erogare i servizi più semplici di cui il cittadino necessita, costituendo quindi un costo non compensato da alcun reale beneficio."
La posto così se ne può discutere ed eventualmente inserire se non ci sono voci contrarie, ricordate che se volete discutere delle varie proposte però dovete discuterne nel topic apposito.
"Maggiore efficienza e risparmio nelle autonomie locali
Obiettivo primario per una maggiore efficienza e risparmio è il riordino degli enti locali. In particola la nostra proposta cardine riguarda la province ed i piccoli comuni.
NDE propone la trasformazione delle province in distaccamenti operativi delle regioni (in particolare per quei temi che richiedono per loro natura una gestione intermedia tra comuni e regioni, come la gestione del territorio o dei rifiuti), abolendo tutta la parte di gestione politica e riducendo grandemente quella amministrativa.
La riduzione del comparto amministrativo si potrà ottenere in particolare tramite l'abolizione di tutti quegli uffici che attualmente ricoprono funzioni concorrenti con quelli di regione e comuni (es: cultura o turismo).
Ciò oltre al consistente risparmio diretto ottenuto dall'abolizione di uffici e di tutto il complesso degli organi politici provinciali permetterà una gestione migliore di quei fondi che le varie province oggigiorno hanno in dotazione per le materie concorrenti con regioni e comuni (ribadiamo il caso della promozione culturale), permettendo al contempo una accentramento dei fondi tra comuni e regione, un aumento ed una migliore distribuzione degli stessi fondi evitando progetti concorrenziali o duplicati (tipicamente tra provincia e comuni).
I poteri delle province, che riguardano in particolare la gestione del territorio, passerebbero quindi alla regioni che vedrebbero diventare completi ed effettivi i loro migliorando quindi sensibilmente la governance del territorio regionale.
Per quel che riguarda i comuni proponiamo l'obbligo che i comuni sotto i 5000 abitanti si consorziono con i comuni vicini (in maniera da coprire un territorio comprendente almeno i fatidici 5000 abitanti): con il sistema del consorzio si possono permettere ampi risparmi mettendo in gestione comune molti servizi e personale (per esempio vigili urbani, servizi di segreteria, ecc..) senza intaccare però la struttura comunale nel suo complesso. Mantenendo quindi stretta la vicinanza con il cittadino, anche nelle zone rurali.
Da abolire completamente riteniamo siano i micro-comuni sotto i 100/200 abitanti, tanto più che spesso trattasi di semplici frazioni ed inoltre non sono in grado da soli spesso di erogare i servizi più semplici di cui il cittadino necessita, costituendo quindi un costo non compensato da alcun reale beneficio."
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