Proposte per il riordino del comparto di pubblica sicurezza e di protezione civile.
NDE Nuova Democrazia Europea Forum :: Forum NDE :: Iscritti NDE - Assemblea generale :: Lavorare sul programma :: Sicurezza e legalità
Pagina 1 di 1
Proposte per il riordino del comparto di pubblica sicurezza e di protezione civile.
Nell'ambito delle amministrazioni pubbliche un capitolo importante è quello della pubblica sicurezza.
L'Italia in questi campi è uno dei paesi che in proporzione al numero degli abitanti in Occidente ha il maggior numero di adetti (superiore pure a quello della Germania, che però vanta una popolazione ben superiore ad esempio anche se in effetti bisogna rendere atto che l'Italia soffre di alcuni problemi peculiari come la malavita organizzata estremamente radicata in molte parti del territorio ad esempio), numeri a cui però non corrisponde una reale efficenza operativa:
pochi operativi rispetto ai ruoli amministrativi
scarsità di addestramento
mancanza di fondi per le spese legate alle attività operative ed investimento, in quanto i fondi presenti sono tutti compressi nella gestione infrastrutturale e nel pagamento personale (tra l'altro rimanendo molto ben al di sotto al trattamento economico in genere esistente in Europa per gli operatori del settore).
Per ovviare a tali problemi sarebbe necessario mettere fine ad alcune peculiarità che non dico che sono esclusiva dell'Italia, ma che da noi sono portate a livelli esagerati assolutamente sì.
La prima è l'esistenza di ben 5 corpi di polizia (6 considerando anche la Guardia Costiera, che però dipende in tutto e per tutto dalla Marina Militare, 7 considerando anche i Vigili del Fuoco):
Corpo forestale dello stato (attenzione che le regioni a statuto speciali dispongono di propri corpi forestali autonomi)
Carabinieri
Polizia di Stato
Guardia di Finanza
Polizia Penitenziaria.
Oppurtuna a mio giudizio sarebbe la creazione di un unico corpo di polizia, di tipo civile, nel quale confluiscano CFS, PS, GdF e PolPen ed i reparti dei Carabinieri non militarmente equipaggiati e non incaricati e non addestrati per operazioni complesse come contro insurrezione, contro terrorismo o peace enforcement.
I reparti dei Carabinieri più spiccatamente militari mantenendo la denominazione attuale rientrerebbero sotto il ministero della Difesa e avrebbero compiti più spiccatamente militari e di polizia militare all'interno delle forze armate e solo in casi particolari di supporto alla pubblica sicurezza (difesa di obiettivi sensibili, lotta alla criminalità organizzata, contro terrorismo, ecc...), questo anche per sollevare definitivamente da compiti non propri le F.A. (come le costosissime e ben poco utili operazioni 'Strade sicure', per tacere della barzelletta 'Strade pulite, ma questo è un altro discorso), cosa che dovrebbe essere accompagnata anche da provvedimenti legislativi appositi.
La creazione di un unico corpo di polizia, in particolare una volta a regime la riforma, comporterebbe sostanziali miglioramenti operativi e nella gestione delle risorse, in particolare:
aumento del numero di agenti operativi rispetto a quelli amministrativi a parità di personale impiegato
maggiore capacità di lotta alla criminalità: non ci sarebbero più problemi derivanti anche solo dal dover dialogare tra istituzioni diverse.
risparmi di scala: basti pensare solo al fatto che i reparti di PS, Carabinieri, CFS e GdF ad esempio oggi divisi in più caserme potrebbero essere concentrati in un unica caserma, per non parlare della riduzione degli organi amministrativi e degli alti dirigenti; i fondi così risparmiati potrebbero essere girati per garantire meglio le attività operative e salari maggiormente in linea con il resto d'Europa.
Nel lungo periodo questo aprirerebbe la strada inoltre ad un riallineamento degli organici con le effettive necessità della pubblica sicurezza dell'Italia.
Il problema della gestione amministrativa è la parte più delicata di questa possibile riforma, basti pensare al fatto che ovviamente questo corpo di polizia unitario dipenderebbe dal ministero dall'interno, quando oggigiorno per esempio la polizia penitenziara dipende dal ministero di giustizia ed il CFS dal ministero delle politiche agricole.
Il problema però è di semplice (almeno concettualmente) risolvimento, infatti nonostante i corpi di polizia vengano uniti e amministrati unitariamente dal ministero dell'interno all'interno di questo corpo unitario persisterebbero comunque reparti e nuclei specializzati ovviamente, questo vuol dire che la gestione operativa di determinati reparti verrebbe delegata a ministeri terzi.
Un altro aspetto anche se secondario (eppure molto importante), che voglio evidenziare, è quello dello spreco attualmente esistente in Italia nel comparto antincendio con la Protezione Civile che dispone di velivoli propri, in alcuni casi (come gli elicotteri antincendio S-64) uguali a quelle del Corpo Forestale, macchine per di più date in gestione ad una azienda terza
Visto che non c'è motivo chiaro di dare in gestione a terzi (ovviamente dopo lauto pagamento da parte della protezione civile) macchine di nostra proprietà sarebbe opportuno che i velivoli in dotazione alla protezione civile (nel quale oltre a velivoli effettivamente utili si segnala la presenza anche di velivoli excutive tipo Piagio P.180, un 'piccolo' lusso che gli amministratori della protezione civile si sono concessi pur di non fare la 'fatica' di appoggiarsi ad altre amministrazioni dello stato) passino sotto il controllo del Corpo Forestale, questo sarebbe un piccolo risparmio ed un discreto aumento di efficenza in quanto ad occupparsi dell'antincendio aereo in Italia, almeno a livello statale sarebbe più solo un unico corpo, al più supporto dall'Aeronautica Militare in casi e periodi particolari.
L'Italia in questi campi è uno dei paesi che in proporzione al numero degli abitanti in Occidente ha il maggior numero di adetti (superiore pure a quello della Germania, che però vanta una popolazione ben superiore ad esempio anche se in effetti bisogna rendere atto che l'Italia soffre di alcuni problemi peculiari come la malavita organizzata estremamente radicata in molte parti del territorio ad esempio), numeri a cui però non corrisponde una reale efficenza operativa:
pochi operativi rispetto ai ruoli amministrativi
scarsità di addestramento
mancanza di fondi per le spese legate alle attività operative ed investimento, in quanto i fondi presenti sono tutti compressi nella gestione infrastrutturale e nel pagamento personale (tra l'altro rimanendo molto ben al di sotto al trattamento economico in genere esistente in Europa per gli operatori del settore).
Per ovviare a tali problemi sarebbe necessario mettere fine ad alcune peculiarità che non dico che sono esclusiva dell'Italia, ma che da noi sono portate a livelli esagerati assolutamente sì.
La prima è l'esistenza di ben 5 corpi di polizia (6 considerando anche la Guardia Costiera, che però dipende in tutto e per tutto dalla Marina Militare, 7 considerando anche i Vigili del Fuoco):
Corpo forestale dello stato (attenzione che le regioni a statuto speciali dispongono di propri corpi forestali autonomi)
Carabinieri
Polizia di Stato
Guardia di Finanza
Polizia Penitenziaria.
Oppurtuna a mio giudizio sarebbe la creazione di un unico corpo di polizia, di tipo civile, nel quale confluiscano CFS, PS, GdF e PolPen ed i reparti dei Carabinieri non militarmente equipaggiati e non incaricati e non addestrati per operazioni complesse come contro insurrezione, contro terrorismo o peace enforcement.
I reparti dei Carabinieri più spiccatamente militari mantenendo la denominazione attuale rientrerebbero sotto il ministero della Difesa e avrebbero compiti più spiccatamente militari e di polizia militare all'interno delle forze armate e solo in casi particolari di supporto alla pubblica sicurezza (difesa di obiettivi sensibili, lotta alla criminalità organizzata, contro terrorismo, ecc...), questo anche per sollevare definitivamente da compiti non propri le F.A. (come le costosissime e ben poco utili operazioni 'Strade sicure', per tacere della barzelletta 'Strade pulite, ma questo è un altro discorso), cosa che dovrebbe essere accompagnata anche da provvedimenti legislativi appositi.
La creazione di un unico corpo di polizia, in particolare una volta a regime la riforma, comporterebbe sostanziali miglioramenti operativi e nella gestione delle risorse, in particolare:
aumento del numero di agenti operativi rispetto a quelli amministrativi a parità di personale impiegato
maggiore capacità di lotta alla criminalità: non ci sarebbero più problemi derivanti anche solo dal dover dialogare tra istituzioni diverse.
risparmi di scala: basti pensare solo al fatto che i reparti di PS, Carabinieri, CFS e GdF ad esempio oggi divisi in più caserme potrebbero essere concentrati in un unica caserma, per non parlare della riduzione degli organi amministrativi e degli alti dirigenti; i fondi così risparmiati potrebbero essere girati per garantire meglio le attività operative e salari maggiormente in linea con il resto d'Europa.
Nel lungo periodo questo aprirerebbe la strada inoltre ad un riallineamento degli organici con le effettive necessità della pubblica sicurezza dell'Italia.
Il problema della gestione amministrativa è la parte più delicata di questa possibile riforma, basti pensare al fatto che ovviamente questo corpo di polizia unitario dipenderebbe dal ministero dall'interno, quando oggigiorno per esempio la polizia penitenziara dipende dal ministero di giustizia ed il CFS dal ministero delle politiche agricole.
Il problema però è di semplice (almeno concettualmente) risolvimento, infatti nonostante i corpi di polizia vengano uniti e amministrati unitariamente dal ministero dell'interno all'interno di questo corpo unitario persisterebbero comunque reparti e nuclei specializzati ovviamente, questo vuol dire che la gestione operativa di determinati reparti verrebbe delegata a ministeri terzi.
Un altro aspetto anche se secondario (eppure molto importante), che voglio evidenziare, è quello dello spreco attualmente esistente in Italia nel comparto antincendio con la Protezione Civile che dispone di velivoli propri, in alcuni casi (come gli elicotteri antincendio S-64) uguali a quelle del Corpo Forestale, macchine per di più date in gestione ad una azienda terza
Visto che non c'è motivo chiaro di dare in gestione a terzi (ovviamente dopo lauto pagamento da parte della protezione civile) macchine di nostra proprietà sarebbe opportuno che i velivoli in dotazione alla protezione civile (nel quale oltre a velivoli effettivamente utili si segnala la presenza anche di velivoli excutive tipo Piagio P.180, un 'piccolo' lusso che gli amministratori della protezione civile si sono concessi pur di non fare la 'fatica' di appoggiarsi ad altre amministrazioni dello stato) passino sotto il controllo del Corpo Forestale, questo sarebbe un piccolo risparmio ed un discreto aumento di efficenza in quanto ad occupparsi dell'antincendio aereo in Italia, almeno a livello statale sarebbe più solo un unico corpo, al più supporto dall'Aeronautica Militare in casi e periodi particolari.
Ospite- Ospite
Re: Proposte per il riordino del comparto di pubblica sicurezza e di protezione civile.
Umberto non avevo mai pensato a questa cosa e devo dire che la tua idea mi pare davvero ottima. Secondo me, però, è di difficile realizzazione anche perche non è detto che riesci ad integrare tutto l'organico in un unico corpo (alla fine, è probabile che qualche taglio al personale con questa riforma si dovrà attuare, altrimenti è uno spreco inutile tenere 2 persone per 1 unico incarico... come risolveresti questo problema?). Anche la conversione stessa, in termini economici, potrebbe provocare delle grosse perdite. Comunque ripeto, è un'ottima riforma la tua, anche se manterrei però il corpo dei Carabinieri e il corpo di Polizia di Stato separati (accorporerei tutti gli altri corpi sotto la Polizia di Stato).
M.G.- Admin
- Messaggi : 661
Data d'iscrizione : 21.12.10
Re: Proposte per il riordino del comparto di pubblica sicurezza e di protezione civile.
Ottima domanda, tra le righe ne accennavo, ma non davo una risposta completa.
Ecco quella che ritengo la soluzione: i tagli al personale almeno nella fase iniziale si possono evitare, ricorrendo più che a licenziamenti a operazioni tipo blocco o limitazione delle assunzioni, limitando quindi la sostituzione del personale che man mano va in pensione o cambia mestiere detto brutalmente, senza contare che comunque non è un'operazione che si può fare dall'oggi al domani, ma che comunque richiederebbe qualche anno per entrare completamente a regime, periodo di transizione nel quale non si potrebbero annullare del tutto certe duplicazioni, quindi la diminuzione d'organico sarebbe comunque una cosa graduale ed indolore.
Inoltre gli operatori del comparto sicurezza per loro natura sono maggiormente 'flessibili' rispetto ad un'impiegato qualsiasi di qualsiasi altro comparto pubblico, infatti tutti gli operatori godono di base dello stesso addestramento in genere, cosa che gli permette senza troppi problemi di passare da un ruolo operativo ad uno amministrativo e viceversa, anche questa è una carta in più a favore di questa proposta da considerare sempre sotto l'aspetto dei lavoratori in quanto comporterebbe sempre di poter spostare personale da ruoli amministrativi divenuti inutili o di più a ruoli operativi con benefici evidenti sul piano della pubblica sicurezza in ogni caso.
Mi spiego meglio inoltre sulla mia proposta per i Carabinieri che in effetti è un argomento delicato: il corpo dei Carabinieri rimarrebbe e continuerebbe ad esistere, semplicemente verrebbe spezzato, lasciando al creando unico corpo di P.S. i suoi asset meno impegnativi. In pratica il corpo dei Carabinieri si 'specializzerebbe' (passando anche completamente sotto il ministero della Difesa, oggigiorno è diviso tra Interni e Difesa) per quel che riguarda le operazioni di security più 'pesanti': contro terrorismo, contro insurezzione, peace enforcement, protezione obiettivi sensibili, polizia militare.
ruoli che poi sarebbero quelli principali, almeno sulla carta, di un corpo di polizia militare oggigiorno, polizia militare come è il corpo dei Carabinieri.
In pratica verrebbero passate al corpo unico di P.S. quei reparti che già oggi di fatto conducono attività completamente speculari alla polizia di Stato senza una reale caratterizzazione e differenziazione da questa.
Ecco quella che ritengo la soluzione: i tagli al personale almeno nella fase iniziale si possono evitare, ricorrendo più che a licenziamenti a operazioni tipo blocco o limitazione delle assunzioni, limitando quindi la sostituzione del personale che man mano va in pensione o cambia mestiere detto brutalmente, senza contare che comunque non è un'operazione che si può fare dall'oggi al domani, ma che comunque richiederebbe qualche anno per entrare completamente a regime, periodo di transizione nel quale non si potrebbero annullare del tutto certe duplicazioni, quindi la diminuzione d'organico sarebbe comunque una cosa graduale ed indolore.
Inoltre gli operatori del comparto sicurezza per loro natura sono maggiormente 'flessibili' rispetto ad un'impiegato qualsiasi di qualsiasi altro comparto pubblico, infatti tutti gli operatori godono di base dello stesso addestramento in genere, cosa che gli permette senza troppi problemi di passare da un ruolo operativo ad uno amministrativo e viceversa, anche questa è una carta in più a favore di questa proposta da considerare sempre sotto l'aspetto dei lavoratori in quanto comporterebbe sempre di poter spostare personale da ruoli amministrativi divenuti inutili o di più a ruoli operativi con benefici evidenti sul piano della pubblica sicurezza in ogni caso.
Mi spiego meglio inoltre sulla mia proposta per i Carabinieri che in effetti è un argomento delicato: il corpo dei Carabinieri rimarrebbe e continuerebbe ad esistere, semplicemente verrebbe spezzato, lasciando al creando unico corpo di P.S. i suoi asset meno impegnativi. In pratica il corpo dei Carabinieri si 'specializzerebbe' (passando anche completamente sotto il ministero della Difesa, oggigiorno è diviso tra Interni e Difesa) per quel che riguarda le operazioni di security più 'pesanti': contro terrorismo, contro insurezzione, peace enforcement, protezione obiettivi sensibili, polizia militare.
ruoli che poi sarebbero quelli principali, almeno sulla carta, di un corpo di polizia militare oggigiorno, polizia militare come è il corpo dei Carabinieri.
In pratica verrebbero passate al corpo unico di P.S. quei reparti che già oggi di fatto conducono attività completamente speculari alla polizia di Stato senza una reale caratterizzazione e differenziazione da questa.
Ospite- Ospite
Re: Proposte per il riordino del comparto di pubblica sicurezza e di protezione civile.
Ok Umberto ora ho capito e la tua mi pare un'ottima idea Bisogna solo stendere tutto bene di preciso in modo da avere un "programma" dettagliato del tuo piano.
M.G.- Admin
- Messaggi : 661
Data d'iscrizione : 21.12.10
Re: Proposte per il riordino del comparto di pubblica sicurezza e di protezione civile.
Ti ringrazio
per quel che riguarda lo sviluppo in programma in realtà i programmi sono cose che per loro natura non possono mai entrare estremamente nel dettaglio (se non in particolarissimi casi: per esempio i programmi per i piccoli comuni dove si arriva pure a parlare del risistemare questo o quel fossato), tendendo a presentare più le questioni in chiave generale (anche per quanto approfondita) ed il perchè di tali propostae
Sicuramente questa proposta, se accolta dal resto di NDE, sarebbe comunque da approfondire (anche perchè ci sarebbe bisogno di parlare, per rimanere nell'argomento anche di Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, ecc... per non parlare di Polizie Provinciali, che io personalmente abolirei in quanto rappresentano uno spreco e non apportano alcun beneficio ed eventualmente anche di una razionalizzazione del comparto delle polizie municipali... addirittura allargando il campo alla sicurezza in generale bisognerebbe parlare anche di F.A., e su questo farò un paio di proposte nei prossimi giorni, cercando anche di unirmi a quanto è già stato pubblicato nel programma di pol.europea ed estera), da modificare (sicuramente ci sono moltissime cose da corregge anche solo come linee generali della proposta in sè: per esempio sembrerà da poco, ma già solo tra proporre un corpo di polizia unificato completamente nuovo o che le forze dell'ordine esistenti confluiscano in un corpo già esistente le questioni e le problematiche da affrontare cambiano non poco) e da ampliare, però comunque personalmente non verrebbe nulla di estremamente dettagliato (in quanto comunque su certe cose, su certi dettagli la politica deve farsi da parte lasciando fare ai 'tecnici' è il mio pensiero), non più di 4/5 pagine (comunque un record ^^ ) sull'esempio del programma di pol. europea ed estera di NDE.
Per l'appunto un buon esempio è il nostro programma di politica europea ed estera, sicuramente un punto di partenza e non di arrivo in quanto ci sarà ancora moltissimo da lavorarci, perfezionarlo, apportarli modifiche eventualmente e da ampliarlo, ma nonostante sia già ora uno dei più ampi programmi da parte di un partito che si può trovare, sicuramente per quanto si è entrati in dettaglio le questioni sono sempre affrontate in termini generali, anche quando si parla di cose molto specifiche.
per quel che riguarda lo sviluppo in programma in realtà i programmi sono cose che per loro natura non possono mai entrare estremamente nel dettaglio (se non in particolarissimi casi: per esempio i programmi per i piccoli comuni dove si arriva pure a parlare del risistemare questo o quel fossato), tendendo a presentare più le questioni in chiave generale (anche per quanto approfondita) ed il perchè di tali propostae
Sicuramente questa proposta, se accolta dal resto di NDE, sarebbe comunque da approfondire (anche perchè ci sarebbe bisogno di parlare, per rimanere nell'argomento anche di Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, ecc... per non parlare di Polizie Provinciali, che io personalmente abolirei in quanto rappresentano uno spreco e non apportano alcun beneficio ed eventualmente anche di una razionalizzazione del comparto delle polizie municipali... addirittura allargando il campo alla sicurezza in generale bisognerebbe parlare anche di F.A., e su questo farò un paio di proposte nei prossimi giorni, cercando anche di unirmi a quanto è già stato pubblicato nel programma di pol.europea ed estera), da modificare (sicuramente ci sono moltissime cose da corregge anche solo come linee generali della proposta in sè: per esempio sembrerà da poco, ma già solo tra proporre un corpo di polizia unificato completamente nuovo o che le forze dell'ordine esistenti confluiscano in un corpo già esistente le questioni e le problematiche da affrontare cambiano non poco) e da ampliare, però comunque personalmente non verrebbe nulla di estremamente dettagliato (in quanto comunque su certe cose, su certi dettagli la politica deve farsi da parte lasciando fare ai 'tecnici' è il mio pensiero), non più di 4/5 pagine (comunque un record ^^ ) sull'esempio del programma di pol. europea ed estera di NDE.
Per l'appunto un buon esempio è il nostro programma di politica europea ed estera, sicuramente un punto di partenza e non di arrivo in quanto ci sarà ancora moltissimo da lavorarci, perfezionarlo, apportarli modifiche eventualmente e da ampliarlo, ma nonostante sia già ora uno dei più ampi programmi da parte di un partito che si può trovare, sicuramente per quanto si è entrati in dettaglio le questioni sono sempre affrontate in termini generali, anche quando si parla di cose molto specifiche.
Ospite- Ospite
Re: Proposte per il riordino del comparto di pubblica sicurezza e di protezione civile.
Magari bisogna anche sentire qualche "esperto" del settore perchè io non sono poi cosi ferrato su questa cosa
M.G.- Admin
- Messaggi : 661
Data d'iscrizione : 21.12.10
Re: Proposte per il riordino del comparto di pubblica sicurezza e di protezione civile.
Sicuramente gli interventi di chi è esperto (io un po' mi occupo di queste materie oltre che di politica internazionale, ma nn mi definisco di certo esperto) sono molto utili ed importanti, ma non vitali, spesso per fare una buona proposta basta una buona infarinata e conoscenza generale senza per questo essere espertissimi.
Quello che conta è le idee e le proposte abbiano una forte loro logica dietro, un 'tecnico' fornisce soluzione per l'appunto tecniche o al meno spiega com'è una situazione attualmente (cosa che comunque possiamo vedere anche noi informandoci minimamente in giro, il web in questo ci da una grande mano) o quali sono i termini giusti da usare in questo o quel passaggio, ma per cambiare radicalmente una situazione generale (non il dettaglio piccolo per l'appunto) più che di proposte tecniche sono necessari i contenuti delle proposte politiche (se poi sono adeguatamente 'abbellite' e precisata dall'apporto di un esperto tanto di guadagnato).
La mia infatti è una proposta assolutamente politica in quanto volta a dare risposte a certi problemi: già solo la scelta di quali problemi cercare di dare una risposta è un'operazione di tipo politica visto che significa fare una scelta tra priorità.
Per esempio un discorso che si potrebbe fare contro la mia proposta è quello delle tradizioni, visto che ogni corpo è portatore di proprie tradizioni, io quello delle tradizioni per esempio è un problema che giudico secondario e a cui comunque nell'ambito di tale proposta si può trovare una soluzione, altri partendo da assunti e basi differenti potrebbero invece obiettare che è di vitale importante mantenere in vita nomi come GdF, CFS ecc e relative organizzazioni, sicuramente una persona o partito di destra 'storica' questo problema/critica me lo solleverebbe ad esempio.
Quello che conta è le idee e le proposte abbiano una forte loro logica dietro, un 'tecnico' fornisce soluzione per l'appunto tecniche o al meno spiega com'è una situazione attualmente (cosa che comunque possiamo vedere anche noi informandoci minimamente in giro, il web in questo ci da una grande mano) o quali sono i termini giusti da usare in questo o quel passaggio, ma per cambiare radicalmente una situazione generale (non il dettaglio piccolo per l'appunto) più che di proposte tecniche sono necessari i contenuti delle proposte politiche (se poi sono adeguatamente 'abbellite' e precisata dall'apporto di un esperto tanto di guadagnato).
La mia infatti è una proposta assolutamente politica in quanto volta a dare risposte a certi problemi: già solo la scelta di quali problemi cercare di dare una risposta è un'operazione di tipo politica visto che significa fare una scelta tra priorità.
Per esempio un discorso che si potrebbe fare contro la mia proposta è quello delle tradizioni, visto che ogni corpo è portatore di proprie tradizioni, io quello delle tradizioni per esempio è un problema che giudico secondario e a cui comunque nell'ambito di tale proposta si può trovare una soluzione, altri partendo da assunti e basi differenti potrebbero invece obiettare che è di vitale importante mantenere in vita nomi come GdF, CFS ecc e relative organizzazioni, sicuramente una persona o partito di destra 'storica' questo problema/critica me lo solleverebbe ad esempio.
Ospite- Ospite
Re: Proposte per il riordino del comparto di pubblica sicurezza e di protezione civile.
Esaustivo come sempre umberto... il fatto di interpellare qualche esperto era per appunto avere un aiuto e un supporto "pratico" alla tua idea, su come realizzarla e tutto. Ovvio che alla fine è più che altro una scelta politica come giustamente hai affermato.
M.G.- Admin
- Messaggi : 661
Data d'iscrizione : 21.12.10
Re: Proposte per il riordino del comparto di pubblica sicurezza e di protezione civile.
mikeguerini ha scritto:Esaustivo come sempre umberto...
Un giorno prometto che sarò anche conciso... sarà un giorno molto lontano, ma ci riuscirò XD
Ospite- Ospite
Re: Proposte per il riordino del comparto di pubblica sicurezza e di protezione civile.
Ahahahah tranquillo, io ho il problema opposto al tuo inveceUmberto Banchieri ha scritto:mikeguerini ha scritto:Esaustivo come sempre umberto...
Un giorno prometto che sarò anche conciso... sarà un giorno molto lontano, ma ci riuscirò XD
M.G.- Admin
- Messaggi : 661
Data d'iscrizione : 21.12.10
Re: Proposte per il riordino del comparto di pubblica sicurezza e di protezione civile.
Ricordo che nel topic sotto linkato si sta sviluppando la bozza del programma sicurezza.
http://forum.nuovademocraziaeuropea.it/t418-realizzazione-programma-nde-sicurezza-e-legalita
http://forum.nuovademocraziaeuropea.it/t418-realizzazione-programma-nde-sicurezza-e-legalita
Ospite- Ospite
Re: Proposte per il riordino del comparto di pubblica sicurezza e di protezione civile.
quando parlo delle stranezze della protezione civile intendo cose come queste:
http://www.dedalonews.it/it/index.php/08/2011/protezione-civile-pubblicata-gara-canadair/
http://www.dedalonews.it/it/index.php/08/2011/protezione-civile-pubblicata-gara-canadair/
Ospite- Ospite
Contenuto sponsorizzato
Argomenti simili
» Comparto sicurezza
» un riordino del inps
» Adesione al referendum per l'acqua pubblica
» Realizzazione programma NDE Sicurezza e legalità
» Energie rinnovabili
» un riordino del inps
» Adesione al referendum per l'acqua pubblica
» Realizzazione programma NDE Sicurezza e legalità
» Energie rinnovabili
NDE Nuova Democrazia Europea Forum :: Forum NDE :: Iscritti NDE - Assemblea generale :: Lavorare sul programma :: Sicurezza e legalità
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.