Come ridurre il debito pubblico?
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Ocram
Fabrizio Marchionne
archimede/fabio pareto
lorenzoferrua
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Come ridurre il debito pubblico?
a mio modesto parere mi sembra che qualsiasi economia piccola o grande che sia ,si regge su due capitoli fondamentali ,il primo e' il ricavo (cioe' quello che entra ) e il secondo e' la spesa (cioe' quello che esce). detto cio' chiunque e' in grado di capire che se la spesa e' maggiore dell' incasso, si crea un deficit (o debito) nel caso di una ditta privata questa fallisce e chiude i battenti senza speranza, nel caso di una famiglia questa e' costretta a tirare la cinghia sino a che non ci sia un pareggio tra la spesa e le entrate, e solo mantenendo questo delicato equilibrio evita la poverta'. purtroppo in italia nel caso di un ente pubblico la cosa e' molto diversa , in quanto puo' spendere a piene mani attingendo a un forziere senza fondo sperperando i soldi pubblici(provenienti dalle tasse dei cittadini) ed anche se spende molto di piu' di quello che incassa creando un debito smisurato non c'e' nessun problema perche' ci pensa lo stato centrale a rimpinguare di nuovo le casse riempiendo il forziere che torna ad essere di nuovo pieno e invitante per nuove spese, sperperi e privilegi di ogni specie
scatenando spesso la fantasia spendacciona piu' sfrenata dei nostri amministratori che nella realta si comportano da despoti e noi i loro sudditi da spolpare in tutti i modi possibili, basta fare all'occorrenza quando serve una nuova leggina ad och. ed il gioco e' fatto ,la loro cassaforte e' di nuovo bella piena di cash-flow. i debiti se li prenderanno quelli che verranno dopo che a loro volta li lasceranno agli altri ancora magari maggiorati e cosi via tanto nessuno e' responsabile di nulla , si puo' rubare e fare di tutto legalmente . Risultato un debito pubblico abnorme addirittura impossibile da conteggiare (sommando i debiti dello stato e di tutte le strutture ed enti pubblici), un debito che fa' impallidire e che rischia di mandarci i defoult per il pagamento delle rate nonche' degli interessi agli altri paesi. se qualquno pensa che questo enorme problema si puo' risolvere con la lotta agli evasori fiscali (quindi alle imprese) secondo me' e' matto.ormai le imprese che fanno utili in italia sono una rarita' in quanto tutte le vere imprese che sostenevano l'economia italiana sono state decimate 20 anni fa', oggi sono rimaste le spoglie di quello che era il vero motore ruggente dell'industria e dell' artigianato quando in italia gli italiani erano italiani e l'italia era veramente un bel paese libero. oggi in presenza di una classe produttiva che fornisce una entrata esigua perche' l'economia e' al collasso,lo stato dovrebbe saggiamente ridurre drasticamente la propria spesa corrente per equilibrare le entrate e le uscite , ed invece cosa fa' continua ad aumentare a dismisura le spese gli sperperi folli e privilegi assurdi. e per pagare tutto cio' non fa' altro che lasciare che i comuni le regioni insomma tutti gli enti pubblici si inventano delle tasse addizzionali da appioppare ai cittadini, tanto oggi con le societa' di riscossione basta non pagare una qualsiasi tassa che ti tolgono anche la casa dove abiti e il bilancio dei comuni e' garantito. mi chiedo cosa si inventeranno in futuro per spremerci ulteriormente.continuare a sbandierare l'inasprimanto della lotta all'evasione fiscale e contemporaneamente ad aumentare la spesa pubblica e' solo un modo per prendere tempo ma non certamente per prendere soldi.
scatenando spesso la fantasia spendacciona piu' sfrenata dei nostri amministratori che nella realta si comportano da despoti e noi i loro sudditi da spolpare in tutti i modi possibili, basta fare all'occorrenza quando serve una nuova leggina ad och. ed il gioco e' fatto ,la loro cassaforte e' di nuovo bella piena di cash-flow. i debiti se li prenderanno quelli che verranno dopo che a loro volta li lasceranno agli altri ancora magari maggiorati e cosi via tanto nessuno e' responsabile di nulla , si puo' rubare e fare di tutto legalmente . Risultato un debito pubblico abnorme addirittura impossibile da conteggiare (sommando i debiti dello stato e di tutte le strutture ed enti pubblici), un debito che fa' impallidire e che rischia di mandarci i defoult per il pagamento delle rate nonche' degli interessi agli altri paesi. se qualquno pensa che questo enorme problema si puo' risolvere con la lotta agli evasori fiscali (quindi alle imprese) secondo me' e' matto.ormai le imprese che fanno utili in italia sono una rarita' in quanto tutte le vere imprese che sostenevano l'economia italiana sono state decimate 20 anni fa', oggi sono rimaste le spoglie di quello che era il vero motore ruggente dell'industria e dell' artigianato quando in italia gli italiani erano italiani e l'italia era veramente un bel paese libero. oggi in presenza di una classe produttiva che fornisce una entrata esigua perche' l'economia e' al collasso,lo stato dovrebbe saggiamente ridurre drasticamente la propria spesa corrente per equilibrare le entrate e le uscite , ed invece cosa fa' continua ad aumentare a dismisura le spese gli sperperi folli e privilegi assurdi. e per pagare tutto cio' non fa' altro che lasciare che i comuni le regioni insomma tutti gli enti pubblici si inventano delle tasse addizzionali da appioppare ai cittadini, tanto oggi con le societa' di riscossione basta non pagare una qualsiasi tassa che ti tolgono anche la casa dove abiti e il bilancio dei comuni e' garantito. mi chiedo cosa si inventeranno in futuro per spremerci ulteriormente.continuare a sbandierare l'inasprimanto della lotta all'evasione fiscale e contemporaneamente ad aumentare la spesa pubblica e' solo un modo per prendere tempo ma non certamente per prendere soldi.
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Re: Come ridurre il debito pubblico?
Partendo dal presupposto che il Debito Pubblico è argomento economico e non giuridico, quindi la sezione è sbagliata, non capisco se questo post è una domanda sul come ridurre il debito, o nel testo ci sia una proposta. Ho letto, ma non ho trovato proposte concrete, quindi presumo sia una domanda.
Per ridurre il debito non bisogna guardare al futuro, ma al passato: bisogna fare quello che fecero gli Stati Uniti nel momento in cui divennero Paese indipendente rispetto al giogo inglese... Bisogna chiudere la Banca d'Italia. Il grosso del debito di qualsiasi Paese deriva dalla produzione monetaria. Se la moneta che viene fatta circolare viene prodotta NON A PRESTITO, come, invece, è oggi, non ci sarà un debito sempre maggiore per coprire gli interessi sulla produzione di moneta.
Secoda cosa da fare è, come mi sembra di aver letto, ridurre la spesa. Fornire un finanziamento su base annuale alle amministrazioni, finanziamento erogato in base ai risultati ottenuti con i soldi spesi. Chi spende senza fornire una destinazione dei soldi investiti non riceve nulla l'anno successivo, e, anzi, deve restituire ciò che è stato indebitamente sottratto. Il tutto controllando le tasse, in modo che non siano i cittadini a pagare lo spreco.
Terza cosa da fare è riuscire a tassare tutti in modo equo, dai soggetti privati alle aziende, in modo che l'evasione di alcuni non ricada su chi, invece, versa regolarmente le imposte.
Quarta ed ultima è concedere l'apertura di conti esteri solo previa comunicazione al Ministero delle Finanze e al Ministero dell'Interno, tramite accordi internazionali, in modo che non esistano capitali esentasse fuori dai confini del nostro Paese.
Per ridurre il debito non bisogna guardare al futuro, ma al passato: bisogna fare quello che fecero gli Stati Uniti nel momento in cui divennero Paese indipendente rispetto al giogo inglese... Bisogna chiudere la Banca d'Italia. Il grosso del debito di qualsiasi Paese deriva dalla produzione monetaria. Se la moneta che viene fatta circolare viene prodotta NON A PRESTITO, come, invece, è oggi, non ci sarà un debito sempre maggiore per coprire gli interessi sulla produzione di moneta.
Secoda cosa da fare è, come mi sembra di aver letto, ridurre la spesa. Fornire un finanziamento su base annuale alle amministrazioni, finanziamento erogato in base ai risultati ottenuti con i soldi spesi. Chi spende senza fornire una destinazione dei soldi investiti non riceve nulla l'anno successivo, e, anzi, deve restituire ciò che è stato indebitamente sottratto. Il tutto controllando le tasse, in modo che non siano i cittadini a pagare lo spreco.
Terza cosa da fare è riuscire a tassare tutti in modo equo, dai soggetti privati alle aziende, in modo che l'evasione di alcuni non ricada su chi, invece, versa regolarmente le imposte.
Quarta ed ultima è concedere l'apertura di conti esteri solo previa comunicazione al Ministero delle Finanze e al Ministero dell'Interno, tramite accordi internazionali, in modo che non esistano capitali esentasse fuori dai confini del nostro Paese.
Ospite- Ospite
Re: Come ridurre il debito pubblico?
Mirko.Panebianco ha scritto:
Secoda cosa da fare è, come mi sembra di aver letto, ridurre la spesa. Fornire un finanziamento su base annuale alle amministrazioni, finanziamento erogato in base ai risultati ottenuti con i soldi spesi. Chi spende senza fornire una destinazione dei soldi investiti non riceve nulla l'anno successivo, e, anzi, deve restituire ciò che è stato indebitamente sottratto. Il tutto controllando le tasse, in modo che non siano i cittadini a pagare lo spreco.
Ma così, nel caso di un amministrazione incapace,verrebbero a mancare servizi essenziali per i cittadini. Non si può tagliare i fondi.
Si dovrebbero pubblicare le note di spesa dettagliate indicando chi le ha autorizzate e chi ne ha usufruito.
Prevedere sanzioni e pene pesanti per chi sfrutta soldi pubblici.
lorenzoferrua- Messaggi : 116
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Re: Come ridurre il debito pubblico?
Hai ragione, il taglio al finanziamento, forse, è eccessivo. Però un finanziamento su base storica, come oggi, è inadatto. Più si spende in un anno solare, più si riceve l'anno dopo. E' chiaro che un sistema del genere porta con sè la "voglia di spreco". Ogni spesa, come giustamente dici tu, andrebbe motivata, pubblicata (magari sulla Gazzetta Ufficiale, sotto forma di resoconto, una volta l'anno), e punito ogni illecito, riuscito o tentato che sia.lorenzoferrua ha scritto:Ma così, nel caso di un amministrazione incapace,verrebbero a mancare servizi essenziali per i cittadini. Non si può tagliare i fondi.
Si dovrebbero pubblicare le note di spesa dettagliate indicando chi le ha autorizzate e chi ne ha usufruito.
Prevedere sanzioni e pene pesanti per chi sfrutta soldi pubblici.
E per prevenire gli sprechi, proporrei un approfondito (e con approfondito intendo REALMENTE approfondito) controllo delle società e aziende che partecipano e vincono le gare d'appalto. Controlli su proprietà, mezzi economici e fisici, finanziatori e parenti dei proprietari. Ogni gara d'appalto DEVE essere trasparente e realmente competitiva.
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come ridurre il debito pubblico?
rispondo a mirko dicendo che la mia e' una domanda che pero' contiene anche le risposte. il punto e' come realizzare un programma concreto che risolva il problema seguendo le regole fondamentali dell' economia reale, compatibilmente alle esigenze della pubblica amministrazione.
-programma 1 riduzione della spesa (finanziamenti erogati in base ai risultati migliorii per i servizi erogati ai cittadini, con possibilita' di conferma o licenziamento dei responsabili mediante appositi gradi di giudizio da parte dei cittadini, eliminazione degli sprechi e privilegi di varia natura)
-programma 2 aumento delle entrate (sviluppo dell'economia mediante un nuovo impulso alle imprese non perseguitando ma incentivando le assunzioni con detassazione dei contributi e una tassazione degli utili semplificata e chiara con pochi e semplici indicatori.) io a proposito avrei delle idee che potrebbero ridurre del 50% i commercialisti e aumentare del 40 % i posti di lavoro.
sembrerebbe semplice invece e' complicatissimo si tratta praticamente di una rivoluzione.
e questo credo e' solo l'inizio .
-programma 1 riduzione della spesa (finanziamenti erogati in base ai risultati migliorii per i servizi erogati ai cittadini, con possibilita' di conferma o licenziamento dei responsabili mediante appositi gradi di giudizio da parte dei cittadini, eliminazione degli sprechi e privilegi di varia natura)
-programma 2 aumento delle entrate (sviluppo dell'economia mediante un nuovo impulso alle imprese non perseguitando ma incentivando le assunzioni con detassazione dei contributi e una tassazione degli utili semplificata e chiara con pochi e semplici indicatori.) io a proposito avrei delle idee che potrebbero ridurre del 50% i commercialisti e aumentare del 40 % i posti di lavoro.
sembrerebbe semplice invece e' complicatissimo si tratta praticamente di una rivoluzione.
e questo credo e' solo l'inizio .
Ospite- Ospite
archimede/fabio pareto
concordo.inoltre ritengo importante quanto fondamentale liberarsi dal debito pubblico energetico con l energia estera,gas,petrolio,nucleare,idroelettrico mediante l uso delle energie rinnovabili free energy in casa nostra.a tal proposito rimando al forum sulle energie rinnovabili in cui ho specificato tutto.consideriamo inoltre che certe crisi extra energetiche,cioè di borsa mondiali sono causate e volute da certe persone molto potenti,e qui rimando a questo link interessante a riguardo http://video.google.com/videoplay?docid=5245902258081871191#
archimede/fabio pareto- Messaggi : 222
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Re: Come ridurre il debito pubblico?
io a proposito avrei delle idee che potrebbero ridurre del 50% i commercialisti e aumentare del 40 % i posti di lavoro.
Ce le potresti esporre?
Fabrizio Marchionne- Messaggi : 65
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Re: Come ridurre il debito pubblico?
rispondo a marchionne: esporre tutto il programma e' molto lungo e articolato ti posso anticipare solo la sintesi relativa al capitolo sulla possibilita' di ridurre drasticamente i commercialisti.
Se il tuo socio e' lo stato, e quindi puo' accedere alla contabilita' direttamente quando vuole, dimmi a cosa serve un commercialista? lo stato cosa fa' L'autocommercialista di se stesso, per fare cosa? un'autodichiarazione dei redditi? non esiste. lo stato incasserebbe direttamente gli utili dal bilancio aziendale a fine anno.
e' una formula complessa che puo' essere applicabile solo in particolari condizioni economiche. ed e' applicabile al 70% delle aziende, con conseguente riduzione drastica dei commercialisti in quanto e' risaputo che il loro lavoro e' inversamente proporzionale alla semplificazione del metodo tributario quindi semplificando al massimo le regole tributarie, avrebbero di conseguenza ben poco lavoro da svolgere.
ciao
mimmo.
Se il tuo socio e' lo stato, e quindi puo' accedere alla contabilita' direttamente quando vuole, dimmi a cosa serve un commercialista? lo stato cosa fa' L'autocommercialista di se stesso, per fare cosa? un'autodichiarazione dei redditi? non esiste. lo stato incasserebbe direttamente gli utili dal bilancio aziendale a fine anno.
e' una formula complessa che puo' essere applicabile solo in particolari condizioni economiche. ed e' applicabile al 70% delle aziende, con conseguente riduzione drastica dei commercialisti in quanto e' risaputo che il loro lavoro e' inversamente proporzionale alla semplificazione del metodo tributario quindi semplificando al massimo le regole tributarie, avrebbero di conseguenza ben poco lavoro da svolgere.
ciao
mimmo.
Ospite- Ospite
archimede/fabio pareto
a tal proposito consiglio,in seguito ad una mia amara esperienza coi commercialisti/e privati,di ridurre si gli stessi,essendo indubbia molto spesso la loro attendibilità professionale,per lasciare solo i commercialisti/e della confartigianato e caf ,poichè istituzionalizzati e competenti per forza professionali.cosi si evitano oltretutto errori gravi a danno dei clienti e pure senza assicurazione .molte famiglie rovinate letteralmente da commercialist/e scaltri/e ricevendo oltretutto il danno dallo stato con multe salate e pignoramento beni.
archimede/fabio pareto- Messaggi : 222
Data d'iscrizione : 10.05.10
Età : 62
Località : albenga
Re: Come ridurre il debito pubblico?
Per ridurre il debito pubblico purtroppo non si può ricorrere a formule specifiche, in Italia purtroppo il ricorso al debito è stato usato per anni più che come strumento di sviluppo (e comunque da usare in maniera cauta, anche secondo gli stessi che ne hanno teorizzato l'uso) come strumento di mantenimento di privilegi e acquisto di blocchi elettorali e ora è a livelli talmente alti che l'unica è di applicare per lungo tempo una rigorosa politica di bilancio, al più (ove risorse si rendessero disponibili) accompagnata da profonde riforme amministrative.
L'unico e reale strumento per ridurlo sarebbe quindi solo una spesa maggiormente oculata (facile da dirsi, da farsi un po' meno) ed eventualmente strette di bilancio (reali e studiate per colpire gli sprechi e non che colpiscano indiscriminatamente tutto e tutti) e se fosse possibile cancellare interi settori burocratici/amministrativi che risultano di troppo (la qual cosa badare anche se nel medio-lungo periodo garantirebbe vantaggi economici enormi, penso al taglio/cancellazione delle province o all'accorpamento della miriade delle forze di polizia -che spesso si sovrappongono e lottano l'un l'altra- che abbiamo in Italia all'inizio, come ho accennato prima, comporterebbe costi di avviamento piuttosto alti e non solo di tipo economico, ma anche sociale -visto che comunque si dovrebbe lasciare a casa molta gente-).
Una cosa probabilmente necessaria e che in Italia manca è anche una programmazione pluriennale (accompagnata magari da un ottimo libro bianco) vera ed efficace, in effetti di anno in anno tendono troppo a cambiare gli obiettivi posti, quando invece sarebbe necessaria una maggiore stabilità e conoscenza di ciò che probabilmente verrà fatto in futuro (penso a eventuali investimenti esteri, ma anche investimenti industriali nostrani spesso, in particolare per le PMI, troppo in balia di sgravi o incentivi su base annuale che non si sà se proseguiranno anche negli anni successivi o meno impedendo reali investimenti -es: assunzioni- a lungo termine).
L'unico e reale strumento per ridurlo sarebbe quindi solo una spesa maggiormente oculata (facile da dirsi, da farsi un po' meno) ed eventualmente strette di bilancio (reali e studiate per colpire gli sprechi e non che colpiscano indiscriminatamente tutto e tutti) e se fosse possibile cancellare interi settori burocratici/amministrativi che risultano di troppo (la qual cosa badare anche se nel medio-lungo periodo garantirebbe vantaggi economici enormi, penso al taglio/cancellazione delle province o all'accorpamento della miriade delle forze di polizia -che spesso si sovrappongono e lottano l'un l'altra- che abbiamo in Italia all'inizio, come ho accennato prima, comporterebbe costi di avviamento piuttosto alti e non solo di tipo economico, ma anche sociale -visto che comunque si dovrebbe lasciare a casa molta gente-).
Una cosa probabilmente necessaria e che in Italia manca è anche una programmazione pluriennale (accompagnata magari da un ottimo libro bianco) vera ed efficace, in effetti di anno in anno tendono troppo a cambiare gli obiettivi posti, quando invece sarebbe necessaria una maggiore stabilità e conoscenza di ciò che probabilmente verrà fatto in futuro (penso a eventuali investimenti esteri, ma anche investimenti industriali nostrani spesso, in particolare per le PMI, troppo in balia di sgravi o incentivi su base annuale che non si sà se proseguiranno anche negli anni successivi o meno impedendo reali investimenti -es: assunzioni- a lungo termine).
Ospite- Ospite
Re: Come ridurre il debito pubblico?
Riprendiamo il discorso sul debito ripartendo dalle cifre, se no continuiamo a parlare di aria fritta.
Contatore debito pubblico (da qui: http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=0000002281 )
Ecco il regalo di Natale lasciatoci dai nostri governanti per favorire qualche politica clientelare qua e là: cresce bene il 'piccolino' neh?
Il debito italiano in genere cresce di 70 miliardi di euro l'anno, questo solo per gli interessi vari.
Ora, tralasciamo da parte quello che propongono certi ultraliberali (i così detti tea-party negli USA) che in pratica sarebbero per la quasi totale sparizione dello Stato sostituito dal mercato detto in soldoni pur di ridurre il debito, visto che in genere le loro idee (non tutte, in realtà avrebbero anche un loro senso, anche se non mi sono congeniali, il problema è quando vengono portate in politica che sorgono i guai più grossi) sono quelle che hanno già portato a crisi economiche più o meno catastrofiche.
Però il problema rimane.
In genere il debito si può ridurre in due modi: tagli alla spese, nuove entrate e crescita economica, e nella condizione italiana c'è bisogno di tutte e tre per uscirne, con i tagli alla spesa da soli si risolve poco.
Ecco alcune mie piccole proposte (non sono ferrato nel campo, quindi faccio subito mea culpa per eventuali castronerie) per trovare un 'po' di soldi':
-riducendo i privilegi della classe politica (es: auto blu più di 4 miliardi di euro) si potrebbero ricavare realisticamente tra i 2 ed i 4 miliardi annualmente, all'inizio anche di più (si pensi proprio alle auto blu che potrebbero essere anche rivendute o cedute per esempio a quegli enti che ne avrebbero effettivamente bisogno, tipo la Polizia per sostituire il parco di auto più vecchie e che costano un occhio della testa in carburante e manutenzione quindi evitando l'acquisto di nuove autovetture), non saranno cifre eccezzionali, ma contando che sarebbero risparmi (e quindi minori uscite) comunque prolungati nel tempo la cosa si fa interessante e comunque parliamo già di una piccola manovra finanziaria.
-tassa sulle transazioni finanziarie, i soldi ricavati da questa varierebbero a seconda della tassazione prevista, ma comunque sarebbero cifre consistenti sui miliardi di euro, senza contare che ciò contribuirebbe anche a stabilizzare il mercato finanziario riducendo il pericolo di bolle speculative (come quella che ha 'acceso' questa crisi) ed il numero delle transazioni in genere, per legge i soldi ricavati da questa andrebbebbero per il ripianamento del debito.
-patrimoniale: una imposta patrimoniale, pur sempre minima, variabile progressivamente per i grandi patrimoni sarebbe ottimale e non graverebbe eccessivamente su tali redditi, servirebbe a sostituire anche le mancate entrate derivanti dall'abolizione dell'ICI. Se ne potrebbe anche immaginare un funzionamento a base regionale, purchè i proventi derivati vengano usati sempre per il contenimento e riduzione del debito degli enti locali (in molte regioni è particolarmente grave l'indebitamento nella sanità ad esempio, indebitamento che non permette di attuare nessun piano di sviluppo) ed eventuali rimanenze (che dubito ce ne sarebbero) girate per ridurre quello nazionale.
-crescita economica: se ne sta già parlando nel resto del forum quindi questo discorso lo lascio da parte, ricordarsi che comunque crescita economica vuol dire anche maggiori introiti per lo stato.
-accorpamento ministeri a pochi realmente utili, attualmente vengono creati ministeri per qualsiasi cosa (ci manca solo le varie ed eventuali), per quanto possano rappresentare spese ridotte rappresentano sempre spese, sarebbe una goccia in un deserto quanto risparmiato (a occhio direi qualche centinaio di milioni di euro), ma sarebbe già qualcosa.
-abolizione del 5x1000 (e similari): basta finanziamenti a pioggia, se una persona vuol donare dei soldi ad una associazione lo deve fare in maniera slegata dalle tasse e di propria assoluta volontà (cosa che oggigiorno non avviene sempre tra l'altro)
Se lo stato, per l'adempimento dei suoi compiti, ha bisogno del supporto di qualche ONG questa deve essere finanziata esclusivamente a progetto.
Anche qui forse parliamo di piccole cifre in fin dei conti, ma se a goccia si aggiunge goccia...
Per quel che riguarda Banca d'Italia direi che il discorso, comunque la si pensi, è oramai fuori luogo in quanto essendo l'Italia nell'Euro l'autorità con reale potere in campo monetario è la BCE, oramai la Banca d'Italia (che comunque non è una società per azioni di diritto privato, bensì un istituto di diritto pubblico ed infatti la gestione ha un ruolo pubblicistico, come compiti e poteri ed i proventi generati dalla partecipazione al SBEC finiscono allo stato italiano al 60/80% al pubblico erario, un 20% circa nelle riserve ordinarie e straordinario e al massimo solo 15.600 euro da spartirsi tra i soci azionisti in base alle quote possedute), nella pratica, non è altro che un organo di controllo/sorveglianza/regolazione (compiti comunque da non sottovalutare).
Contatore debito pubblico (da qui: http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=0000002281 )
Ecco il regalo di Natale lasciatoci dai nostri governanti per favorire qualche politica clientelare qua e là: cresce bene il 'piccolino' neh?
Il debito italiano in genere cresce di 70 miliardi di euro l'anno, questo solo per gli interessi vari.
Ora, tralasciamo da parte quello che propongono certi ultraliberali (i così detti tea-party negli USA) che in pratica sarebbero per la quasi totale sparizione dello Stato sostituito dal mercato detto in soldoni pur di ridurre il debito, visto che in genere le loro idee (non tutte, in realtà avrebbero anche un loro senso, anche se non mi sono congeniali, il problema è quando vengono portate in politica che sorgono i guai più grossi) sono quelle che hanno già portato a crisi economiche più o meno catastrofiche.
Però il problema rimane.
In genere il debito si può ridurre in due modi: tagli alla spese, nuove entrate e crescita economica, e nella condizione italiana c'è bisogno di tutte e tre per uscirne, con i tagli alla spesa da soli si risolve poco.
Ecco alcune mie piccole proposte (non sono ferrato nel campo, quindi faccio subito mea culpa per eventuali castronerie) per trovare un 'po' di soldi':
-riducendo i privilegi della classe politica (es: auto blu più di 4 miliardi di euro) si potrebbero ricavare realisticamente tra i 2 ed i 4 miliardi annualmente, all'inizio anche di più (si pensi proprio alle auto blu che potrebbero essere anche rivendute o cedute per esempio a quegli enti che ne avrebbero effettivamente bisogno, tipo la Polizia per sostituire il parco di auto più vecchie e che costano un occhio della testa in carburante e manutenzione quindi evitando l'acquisto di nuove autovetture), non saranno cifre eccezzionali, ma contando che sarebbero risparmi (e quindi minori uscite) comunque prolungati nel tempo la cosa si fa interessante e comunque parliamo già di una piccola manovra finanziaria.
-tassa sulle transazioni finanziarie, i soldi ricavati da questa varierebbero a seconda della tassazione prevista, ma comunque sarebbero cifre consistenti sui miliardi di euro, senza contare che ciò contribuirebbe anche a stabilizzare il mercato finanziario riducendo il pericolo di bolle speculative (come quella che ha 'acceso' questa crisi) ed il numero delle transazioni in genere, per legge i soldi ricavati da questa andrebbebbero per il ripianamento del debito.
-patrimoniale: una imposta patrimoniale, pur sempre minima, variabile progressivamente per i grandi patrimoni sarebbe ottimale e non graverebbe eccessivamente su tali redditi, servirebbe a sostituire anche le mancate entrate derivanti dall'abolizione dell'ICI. Se ne potrebbe anche immaginare un funzionamento a base regionale, purchè i proventi derivati vengano usati sempre per il contenimento e riduzione del debito degli enti locali (in molte regioni è particolarmente grave l'indebitamento nella sanità ad esempio, indebitamento che non permette di attuare nessun piano di sviluppo) ed eventuali rimanenze (che dubito ce ne sarebbero) girate per ridurre quello nazionale.
-crescita economica: se ne sta già parlando nel resto del forum quindi questo discorso lo lascio da parte, ricordarsi che comunque crescita economica vuol dire anche maggiori introiti per lo stato.
-accorpamento ministeri a pochi realmente utili, attualmente vengono creati ministeri per qualsiasi cosa (ci manca solo le varie ed eventuali), per quanto possano rappresentare spese ridotte rappresentano sempre spese, sarebbe una goccia in un deserto quanto risparmiato (a occhio direi qualche centinaio di milioni di euro), ma sarebbe già qualcosa.
-abolizione del 5x1000 (e similari): basta finanziamenti a pioggia, se una persona vuol donare dei soldi ad una associazione lo deve fare in maniera slegata dalle tasse e di propria assoluta volontà (cosa che oggigiorno non avviene sempre tra l'altro)
Se lo stato, per l'adempimento dei suoi compiti, ha bisogno del supporto di qualche ONG questa deve essere finanziata esclusivamente a progetto.
Anche qui forse parliamo di piccole cifre in fin dei conti, ma se a goccia si aggiunge goccia...
Per quel che riguarda Banca d'Italia direi che il discorso, comunque la si pensi, è oramai fuori luogo in quanto essendo l'Italia nell'Euro l'autorità con reale potere in campo monetario è la BCE, oramai la Banca d'Italia (che comunque non è una società per azioni di diritto privato, bensì un istituto di diritto pubblico ed infatti la gestione ha un ruolo pubblicistico, come compiti e poteri ed i proventi generati dalla partecipazione al SBEC finiscono allo stato italiano al 60/80% al pubblico erario, un 20% circa nelle riserve ordinarie e straordinario e al massimo solo 15.600 euro da spartirsi tra i soci azionisti in base alle quote possedute), nella pratica, non è altro che un organo di controllo/sorveglianza/regolazione (compiti comunque da non sottovalutare).
Ospite- Ospite
Re: Come ridurre il debito pubblico?
A tali proposte aggiungerei anche:
-accise sulla benzina: se da un lato proponevo che una certa percentuale (tra il 5 ed il 20%) in maniera stabile fosse indirizzata allo sviluppo e alle ricerche nel campo delle energie rinnovabili, il rimanente potrebbe essere indirizzato completamente e per legge al fondo d'ammortamento per il debito pubblico (attualmente dalle accise lo stato ci guadagna circa 30 miliardia di euro tanto per dare un'idea).
-semplificazione del modello tributario: moduli per pagare le tasse più semplici, imposte uniche che accorpino decine di tasse diverse, abolizione delle doppie imposte (regionali/nazionali ad esempio) sulla stessa materia, riduzione dell'uso dei bolli (sui libri contabili ad esempio come sul passaporto o addirittura sul feretro), abolizione delle tasse assurde (e qui ne trovate accennate quante volete http://www.confesercenti.it/documenti/allegati/2011bestiariofisco.pdf ) o a cui non è corrisposto il servizio per cui sono state create, ecc... questo è un metodo come un altro per disincentivare l'evasione fiscale tramite un fisco ed una imposizione fiscale più 'semplice' e corretto.
-accise sulla benzina: se da un lato proponevo che una certa percentuale (tra il 5 ed il 20%) in maniera stabile fosse indirizzata allo sviluppo e alle ricerche nel campo delle energie rinnovabili, il rimanente potrebbe essere indirizzato completamente e per legge al fondo d'ammortamento per il debito pubblico (attualmente dalle accise lo stato ci guadagna circa 30 miliardia di euro tanto per dare un'idea).
-semplificazione del modello tributario: moduli per pagare le tasse più semplici, imposte uniche che accorpino decine di tasse diverse, abolizione delle doppie imposte (regionali/nazionali ad esempio) sulla stessa materia, riduzione dell'uso dei bolli (sui libri contabili ad esempio come sul passaporto o addirittura sul feretro), abolizione delle tasse assurde (e qui ne trovate accennate quante volete http://www.confesercenti.it/documenti/allegati/2011bestiariofisco.pdf ) o a cui non è corrisposto il servizio per cui sono state create, ecc... questo è un metodo come un altro per disincentivare l'evasione fiscale tramite un fisco ed una imposizione fiscale più 'semplice' e corretto.
Ospite- Ospite
Re: Come ridurre il debito pubblico?
Segnalo inoltre che per ridurre il debito pubblico servirebbero almeno 40/50 miliardi di euro all'anno obbligatoriamente per via del sistema di riduzione del debito che si sta cercando di far passare.
http://www.blitzquotidiano.it/economia/scossa-mannaia-incentivi-governo-bomba-ue-50-miliardi-anno-742372/
http://www.ilgiornale.it/economia/sulle_riforme_europee_anti-_crisi_e_incominciata_bruxelles_ora_verita/europa-unione_europea-patto_stabilit/14-02-2011/articolo-id=505964-page=0-comments=1
http://notizie.virgilio.it/notizie/economia/2011/2_febbraio/14/crisi_eurogruppo_prepara_decisioni_per_risposta_complessiva2,28320641.html
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2011/02/14/visualizza_new.html_1588496928.html
http://www.blitzquotidiano.it/economia/scossa-mannaia-incentivi-governo-bomba-ue-50-miliardi-anno-742372/
http://www.ilgiornale.it/economia/sulle_riforme_europee_anti-_crisi_e_incominciata_bruxelles_ora_verita/europa-unione_europea-patto_stabilit/14-02-2011/articolo-id=505964-page=0-comments=1
http://notizie.virgilio.it/notizie/economia/2011/2_febbraio/14/crisi_eurogruppo_prepara_decisioni_per_risposta_complessiva2,28320641.html
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2011/02/14/visualizza_new.html_1588496928.html
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Re: Come ridurre il debito pubblico?
Io lascerei il 5 per mille e toglierei l'8 per mille.
Ocram- Messaggi : 38
Data d'iscrizione : 26.10.10
Età : 45
Re: Come ridurre il debito pubblico?
Per la serie sprechi del giorno:
http://notizie.tiscali.it/articoli/politica/11/06/14/dl_sviluppo_spiagge_bonus.html
Fondi per le aree sottosviluppate da usare per le assunzioni... evidentemente favorire lo sviluppo di una solida rete economica degna di questo nome non porta abbastanza consensi, meglio usare quei soldi per assumere persone... che poi tra 2/3 anni verranno licenziate perchè di troppo.
http://notizie.tiscali.it/articoli/politica/11/06/14/dl_sviluppo_spiagge_bonus.html
Fondi per le aree sottosviluppate da usare per le assunzioni... evidentemente favorire lo sviluppo di una solida rete economica degna di questo nome non porta abbastanza consensi, meglio usare quei soldi per assumere persone... che poi tra 2/3 anni verranno licenziate perchè di troppo.
Ospite- Ospite
Re: Come ridurre il debito pubblico?
Tutte queste misure sono giustissime (anche se secondo me l'8 x mille si può anche lasciare, piuttosto bisogna controllare chi realmente beneficia sia del 5X mille sia dell'8 xmille, visto che per esempio che tempo fa è venuto fuori che tra le associazioni che beneficiavano del 5 x mille c'era anche la guardia padana ), ma come misure aggiungerei anche regole che evitino come è successo quest'anno nel giro di un mese siamo andati a votare per ben tre volte con una notevole spesa! Io a livello amministrativo abolirei i ballottaggi che non hanno un senso secondo me, inoltre obbligherei che, nel caso ci sia da fare anche un referendum, gli appuntamenti elettorali coincidano il più possibile. (a proposito per quanto riguarda la tassazione delle transazioni finanziarie penso che debba essere una tassa non nazionale ma comunitaria.
Comunque sia i tagli da fare sono tanti, ma penso che bisogna analizzare com'è composto il nostro debito (qui parlo a più ampio respiro coinvolgendo anche altri paesi europei) ed istituire una commissione (probabilmente credo che se ne possa fare anche carico la corte dei conti) preferibilmente a livello comunitario, sennò a livello italiano. Dopodiché decidere quali debiti sia giusto pagare e quai no. Non è giusto per esempio che si debbano pagare debiti che al posto di aver finanziato un reale sviluppo, hanno favorito solo clientelismo, corruzione se non anche sostegno alle organizzazioni mafiose. Ovviamente i fondi per ripianare i debiti è giusto stanziarli, ma dovrebbero essere effettuati solamente quando vi è la certezza che sia giusto pagarli.
Comunque sia i tagli da fare sono tanti, ma penso che bisogna analizzare com'è composto il nostro debito (qui parlo a più ampio respiro coinvolgendo anche altri paesi europei) ed istituire una commissione (probabilmente credo che se ne possa fare anche carico la corte dei conti) preferibilmente a livello comunitario, sennò a livello italiano. Dopodiché decidere quali debiti sia giusto pagare e quai no. Non è giusto per esempio che si debbano pagare debiti che al posto di aver finanziato un reale sviluppo, hanno favorito solo clientelismo, corruzione se non anche sostegno alle organizzazioni mafiose. Ovviamente i fondi per ripianare i debiti è giusto stanziarli, ma dovrebbero essere effettuati solamente quando vi è la certezza che sia giusto pagarli.
Cristoforo Simonetta- Messaggi : 22
Data d'iscrizione : 03.04.11
Località : Firenze
come affrontare la crisi
io avrei in mente una iniezione di credito al consumo,non esiste un sistema previdenziale adatto e tra balzelli ,oneri e strette di cinghie fra un pò ci tocca metterci a gli angoli delle strade a vendere fazzolettini come i vecchi "vu cumprà " di parecchi anni fa. gli AMERICANI sono stupidi ma, su molte cose sono molto più pratici di quanto s' immagini . in italia non esiste un fondo di accumulo privato le banche prelevano fondi da tutti i conto correnti altrui per sputtanarseli in borsa, questo governo ha tentato una cosa del genere facendo migrare i nostri T.f.r all' I.m.p.s. giusto per esorcizzare il pericolo di un suo improvviso fallimento ,reso vano dal innalzamento dell età pensionabile: quindi lo stato ha ancora una volta colpito nel segno prelevando coattamente il sudore dei nostri sacrifici di tutta una vita; cui non avremo il diritto di goderceli a pieno....
SI dovrebbe stipulare un contratto con assicurazioni per un fondo pensione privato a costo zero cui poter attingere dopo una sottoscrizione trentennale con la possibilità di poter toccare il frutto degli interessi anche in mezzo a i trentanni , dando facoltà al singolo di voler incassarne l' intera somma , allo scadere del periodo, rifinanziare il tutto con l attivazione di un altra polizza per altri ventanni o addiritura farne diventare un fondo redditizio a vita con sgravi e incentivi da parte dello stato verso coloro accendono questi contratti investendo dei capitali iniziali superiori a i 10 mila euro, censendoli per evitare espatrio di inutili capitali all' estero ed avere sott occhio comunque anche chi vuole evadere le tasse
SI dovrebbe stipulare un contratto con assicurazioni per un fondo pensione privato a costo zero cui poter attingere dopo una sottoscrizione trentennale con la possibilità di poter toccare il frutto degli interessi anche in mezzo a i trentanni , dando facoltà al singolo di voler incassarne l' intera somma , allo scadere del periodo, rifinanziare il tutto con l attivazione di un altra polizza per altri ventanni o addiritura farne diventare un fondo redditizio a vita con sgravi e incentivi da parte dello stato verso coloro accendono questi contratti investendo dei capitali iniziali superiori a i 10 mila euro, censendoli per evitare espatrio di inutili capitali all' estero ed avere sott occhio comunque anche chi vuole evadere le tasse
Danilo Mazzaglia- Messaggi : 19
Data d'iscrizione : 24.09.11
Ridurre il debito PUBBLICO
Il debito pubblico a mio parere si puo ridurre inanzitutto controllando di piu le attivita commerciali e grossi industriali che annualmente non dichiarano nemmeno il 20% del vero introito annuale e a questi metterei una tassa fissa all'anno in base all'attivita piu quello che dichiara perche esempio un dentista non mi puo dichiarare 10000 euro all'anno quando sappiamo tutti i costi che hanno quando un cittadino va farsi fare dei lavori naturalmente effettuando anche dei controlli a sorpresa sui clienti se viene fatta loro fattura di lavoro eseguito e evitare di continuare a colpire chi ha un reddito fisso annuo.Un'altro sarebbe quello di diminuire la presenza di extracomunitari che arrivano in Italia con un costo non indiferenteal loro arrivo vanno controllati se hanno un lavoro una residenza dove stare e soldi per mantenersi i clandestini che arrivano con atri mezzi rispediti al loro paese di origine con addebito spese al loro paese o accordo con comunita europea per partecipare alle spese di rimpatrio.
il debito pubblico si puo pagare tranquillamente ma nn lo fanno..
adesso vi spiego il tutto..(come per il vecchio regno di persia le spie servono)...
debito pubblico 2.000 miliardi di euro (80% da restituire a bakitalia che PRESTA soldi il 20% da restituire alle nazioni)
casse dello stato = 8.000 miliardi di euro di tasse + 7.000 miliardi di proprietà dello stato (case, edifici, imprese)
ditemi voi se con tali cifre non si potrebbe pagare.. e inutile che fanno manovre del cazzo non serve a nulla e noi abbocchiamo come cretini per la disinformazione che abbiamo..
siamo il paese allo 84esimo posto al mondo di informazione tra il Mali e il Botswana... vi rendete conto???
e poi basta sapere che i barbieri dei polici costano 120.000€ l'anno
il gruppo di ragazze promoter (belle fighe) per la campagna delle pari oppurtunità sono costate= 190.000€
le accise benzina per la cultura?? no no... ma solo per i cul di arcore o meglio HARDcore...
e questo e solo una parte... basta con sta globalizzazione che dobbiamo dare conto alla grande banca europea giapponese e americana a rimettere i conti apposto per stare a loro passo... uscire dalla comunità europea.. e cambiare immediatamente la moneta(rischiando) certo avrà un valore inferiore ma le nostre cose costeranno meno all'estero creando una concorrenza micidiale.. esportare di tutto ma importare il necessario e non prendere le cicorie dalla russia anche se noi se produciamo piu di quelle per il fabbisogno delle gente...gli extracomunitari che servono posso stare qui.. ma gli altri li metti sulle navi e aerei e li mnandi via subito... e cosi anche l'italiano va nei campi a raccogliere patate e angurie.. non bisogna pensare sempre a lavorare in poltrona... abbiamo una grande agricoltura e sfruttiamola noi stessi.. invece no l'italiano deve fare la manicure!!!
debito pubblico 2.000 miliardi di euro (80% da restituire a bakitalia che PRESTA soldi il 20% da restituire alle nazioni)
casse dello stato = 8.000 miliardi di euro di tasse + 7.000 miliardi di proprietà dello stato (case, edifici, imprese)
ditemi voi se con tali cifre non si potrebbe pagare.. e inutile che fanno manovre del cazzo non serve a nulla e noi abbocchiamo come cretini per la disinformazione che abbiamo..
siamo il paese allo 84esimo posto al mondo di informazione tra il Mali e il Botswana... vi rendete conto???
e poi basta sapere che i barbieri dei polici costano 120.000€ l'anno
il gruppo di ragazze promoter (belle fighe) per la campagna delle pari oppurtunità sono costate= 190.000€
le accise benzina per la cultura?? no no... ma solo per i cul di arcore o meglio HARDcore...
e questo e solo una parte... basta con sta globalizzazione che dobbiamo dare conto alla grande banca europea giapponese e americana a rimettere i conti apposto per stare a loro passo... uscire dalla comunità europea.. e cambiare immediatamente la moneta(rischiando) certo avrà un valore inferiore ma le nostre cose costeranno meno all'estero creando una concorrenza micidiale.. esportare di tutto ma importare il necessario e non prendere le cicorie dalla russia anche se noi se produciamo piu di quelle per il fabbisogno delle gente...gli extracomunitari che servono posso stare qui.. ma gli altri li metti sulle navi e aerei e li mnandi via subito... e cosi anche l'italiano va nei campi a raccogliere patate e angurie.. non bisogna pensare sempre a lavorare in poltrona... abbiamo una grande agricoltura e sfruttiamola noi stessi.. invece no l'italiano deve fare la manicure!!!
Tychepoint- Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 15.10.11
Re: Come ridurre il debito pubblico?
Forse non ti sei reso conto neanche di come si chiama questo partito.
Comunque per la cronaca la CE non esiste più, ora c'è la UE.
Poi se permetti è un po' arrogante il tuo intervento (ed i tuoi dati un po' sballati), visto che di cifre e meccanismi se ne era già parlato piuttosto diffusamente nel topic, quindi un po' di rispetto per gli altri soci.
Comunque per la cronaca la CE non esiste più, ora c'è la UE.
Poi se permetti è un po' arrogante il tuo intervento (ed i tuoi dati un po' sballati), visto che di cifre e meccanismi se ne era già parlato piuttosto diffusamente nel topic, quindi un po' di rispetto per gli altri soci.
Ospite- Ospite
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