Tasse e evasione fiscale.

Non ho capito il senso dell'intervento, mi vuoi dire che l'argomento non è degno di approfondimento perchè ci sarebbe un passaggio matematico sbagliato? In questo caso ti pregherei di leggerti con maggiore attenzione il mio intervento perchè devi avere completamente travisato quanto da mescritto.

Infatti, ripeto che i 520 miliardi sono solo le tasse non pagate (tra 120 e 200 miliardi) le corruzioni in contante ed il nero per la parte di provenienza diversa dalla corruzione. Se poi vogliamo aggiungerci le tangenti dichiarate al fisco perchè date sotto forma di consulenze od altro o false fatturazioni andremmo anche oltre, ed entreremmo anche in altri capitolo in maniera estemporanea.

Comunque se ci sono da recuperare invece di 520 miliardi anche solo 100 miliardi l'anno resta comunque una somma significativa e renderebbe giustizia del percorso che hanno ideato per svendere i beni dello stato e per tartassare i più deboli.

Poi ti preciso che 10.000 euro non sono il volume d'affari medio procapite non dichiarato al fisco ma che 10.000 euro rappresentano la quota media pro capite delle somme non incassate dallo stato che ammonterebbero a 520 miliardi di euro per l'anno 2010. Per cui essendo i 520 miliardi le tasse non corrisposte allo stato ne deriva che l'importo nascosto allo stato è molto maggiore e cioè 520 miliardi/0,30 se consideriamo il 30% media dell'IRPEF evasa (che mi sembra vari più o meno dal 22% al 41% a seconda dello scaglione di reddito cui va applicata).

Per quanto riguarda il calcolo provo a dettagliarlo con le precisazioni che ho dovuto rifare: se 10.000 euro rappresentano il 33 % dell'irpef che non pago sulla somma non dichiarata ne verrebbe che la somma non dichiarata sarebbe 10.000/0,33= 30.303.

Corruzione e evasione sono comparabili perchè la corruzione avviene in contanti senza che chi la riceve ci paghi sopra le tasse, indipendentemente dal fatto se l'icasso costituisca o meno un illecito penalmente rilevante. Hai sentito della valigetta con 200.000 euro all'enav? ne parlavano in questi giorni in TV. Io credo che per ogni valigetta scoperta ce ne siano almeno altre 1000 mai venute alla luce.

Poi ci sono anche le corruzioni sotto forma di consulenze bluff, ma quelle forse si dovrebbero chiamare tangenti.

In qualunque modo le vuoi mettere rimane, sempre a mio avviso, che il fatto principale sarebbe prevenire che buona parte di questi 520 miliardi non vengano più sottratti alle casse dello stato. Ma se anche solo si recuperassero 100 miliardi invece dei 500, ciò renderebbe marginale ed inconsistente tutte queste finte che stanno facendo su pensioni etc ma solo per giunstificare perchè svenderanno alla "cricca" i beni pubblici. Sempre a mio modesto avviso. su questo sono tutti concordi, in italia ed in europa perchè proteggono soprattutto gli interessi,a volte poco chiari, finanziari di pochi.

Ma come dicevo se vi è un interesse di NDE di aprire questo fronte posterò io e chi altri vorrà ricercarli i dati a te utili te li troveremo. Per quanto mi risulta già confermati con tabelle nelle varie trasmissioni televisive di approfondimento (quelle che in pochi seguono cercando di capire la notizia vere tra le diffuse insulsaggini di certi politici) e con interventi di illustri professori o economisti.

Ciao a tutti mi chiamo Michele Cuccagna e mi sono da poco iscritto,

come qualcuno di voi ha detto, giustamente, combattere l'evasione fiscale significa cercare di cambiare quella che in italia ormai è una cultura radicata. Ovvero partire dal consumatore finale cercando e stimolando quest'ultimo a richiedere sempre la fattura o più semplicemente lo scontrino fiscale, passando per un codice tributario che dia più poteri a strumenti come studi di settore(aggiornati e più realistici) e pene più severe per chi viene sorpreso evadere. Chiaro che un cambiamento radicale del sistema richieda anni e un programma che attraverso incentivi, come ad esempio la possibilità di scaricare dalle tasse quasi tutte le spese e non solo quelle sanitarie e poche altre (come avviene anche in america), ponga le basi per un cambiamento strutturale di un sistema che oggi vede tassi di evasione allarmanti. Inoltre attraverso il maggiore introito derivante da tali entrate si potrebbe pensare di ridurre alcune aliquote e soprattutto ne troverebbero un grosso vantaggio tutti i cittadini vista la possibilità di scaricare tutte le spese dalle tasse.

Ciao

Dott. Michele Cuccagna

Non credo che il tuo sistema funzioni. Io ho fatto un conto sulle spese sanitarie. Pagare di più 30 subito per poter pagare 10 in meno tra un anno..........

ma tieni conto che questo tipo di evasione legata alla piccola operazione incide al max per un 10% dell'evasione totale, che è quella addebitata ai grandi. nell'ultima trasmissione televisiva vista, forse con la caduta di berlusconi l'informazione è migliorata un pochino e vengono chiamate persone che incominciano a far capire le cose come stanno, qualche economista o tributarista di fama avrebbe asserito che il 50% della evasione è legata alle grande imprese che, sotto tale aspetto, sarebbero in pratica incontrollabili (non ho capito il meccanismo ma sicuramente nelle maglie della legge devono aver lasciato questa possibilità esclusiva per le sole grandi imprese).

La mia proposta sarebbe un sistema di tassazione minima delle operazioni in contante con raccolta centralizzata che automaticamente segnali quando un singolo contribuente abbia movimentato nel corso di un anno oltre 6000 euro in contanti. La parte eccedente tali 6000 euro, o altra cifra più o meno simile forse anche 10.000 euro ma non di più, deve essere inclusa nella dichiarazione dei redditi come se fosse un reddito aggiuntivo a cui applicare l'aliquota irpef corrispondente. Il controllo automatizzato delle Agenzie delle Entrate sulle singole dichiarazioni dei contribuenti provvederà a che nessuno sfugga. Naturalmente i controlli dovranno obbligatoriamente partire dalle movimentazioni più grosse per scendere poi a quelle più piccole. Questo è solo un accenno per dare l'idea. Almeno su tutte quelle valigette dsa 200.000 euro mai scoperte, nel momento in cui i soldi vengono versati in banca o usati per acquisti in contante...alla fine dovranno pagarci l'irpef del 43%. E dopo l'IRPEF partiranno le indagini della Guardia di Finanza per vedere se la provenienza è lecita o meno.