Diritti Civili
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Diritti Civili
Salve, sono Niccolò, ho 24 anni e anche io sono deluso dal cattivo andazzo che ha preso la politica in questi ultimi tempi.
Ho letto un pò del programma, ma manca una sezione del programma dedicata all'argomento "DIRITTI CIVILI" che in una società come la nostra, moderna e per fortuna aperta, non devono mancare.
Parlo ad esempio delle unioni tra persone dello stesso sesso oppure di convivenza civile tra due individui, sia omo che eterosessuali.
Iniziative che tendano a riportare l'individuo al centro dell'attenzione e non contro l'individuo, il diritto a scegliersi le cure che ritiene più giuste, secondo la sua coscienza, insomma, un ritorno alla determinazione dell'uomo, un ritorno dell'illuminismo, nel vero senso della parola,
Ho letto un pò del programma, ma manca una sezione del programma dedicata all'argomento "DIRITTI CIVILI" che in una società come la nostra, moderna e per fortuna aperta, non devono mancare.
Parlo ad esempio delle unioni tra persone dello stesso sesso oppure di convivenza civile tra due individui, sia omo che eterosessuali.
Iniziative che tendano a riportare l'individuo al centro dell'attenzione e non contro l'individuo, il diritto a scegliersi le cure che ritiene più giuste, secondo la sua coscienza, insomma, un ritorno alla determinazione dell'uomo, un ritorno dell'illuminismo, nel vero senso della parola,
niccolo_masiani- Messaggi : 1
Data d'iscrizione : 17.05.11
Re: Diritti Civili
Bene, hai provveduto tu ad aprire questo argomento. Come scritto nelle FAQ di NDE non ci sono risposte pre cotte, ma le si costruisce insieme. Quindi sbilanciatevi e dite la vostra!
Ospite- Ospite
Re: Diritti Civili
Visto che nessuno si sbilancia comincio a dire la mia su questo scottante argomento.
Premesso che reputo che lo Stato debba avere una sfera di intrusione quanto più possibile limitata nella sfera privata, ritengo altresì che lo Stato, oltre al fondamentale e primario compito di protezione per cui nasce, deve far sì che ogni singola persona sia messa nella condizione di raggiungere i propri obiettivi e a raggiungere la felicità (sembrerà strano associare questo termine con quello di Stato o Politica, ma c'è gente molto illustre del calibro di John Stuart Mill che lo fece) purchè i suoi intenti non danneggino quelli delle altre persone, questo si ripercuote anche sul mio pensiero in tale tema, in particolare su sotto temi specifici.
Per esempio se parliamo di fine vita sono d'accordo a far sì che ognuno possa scegliere liberamente se morire o meno in caso di malattie terminali (per esempio interrompendo l'alimentazione), ma purchè lo Stato non intervenga attivamente.
Quindi va bene il testamento biologico, ma limitatamente all'interruzione di eventuali terapie, non ad un ruolo attivo dello Stato cha va dai casi limite di suicidio 'attivo' (quindi nessun veleno o comunque alcun aiuto attivo a 'velocizzare' la morte) al più banale coprire le spese di assistenza terminali per coloro che decidessero di intraprendere tale strada. Lo Stato deve lavarsene in questo caso le mani a mio dire, in quanto il compito primario è proteggere i suoi cittadini (o futuri tali), ma altresì non deve intervenire in tale tema (che comunque proprio per la questione della protezione non può che essere limitato che ad alcuni casi eccezzionali: se uno vuole gettarsi giù da un ponte perchè ha perso il posto del lavoro ovviamente il ruolo dello Stato non può che essere quello di impedirglielo).
Questo tipo di ragionamento ovviamente mi rende favorevole ai matrimoni civili tra esseri umani dello stesso sesso, ma proprio per la questione che l'intrusione dello Stato deve essere minima nella vita civile l'estendersi dei diritti e doveri non può che limitarsi al vincolo alto del matrimonio, estendere vincoli di carattere giuridico (diritti e doveri) anche al tema della convivenza invece lo trovo fuori luogo in quanto vuol una intrusione indebita dello stato nella vita dei cittadini, oltre al fatto che molto più terra terra sarebbe una duplicazione (senza doveri nella maggior parte dei casi) del matrimonio civile.
Non di meno sono questioni dove l'etica personale entrà prepotentemente in gioco, tant'è che addirittura non reputo questi come argomenti sui quali in realtà i partiti possano realmente portare avanti una linea in maniera sostanziale in quanto ogni persona ancora di più su questo argomenti può avere pensieri e idee totalmente differenti, partendo magari anche dagli stessi valori comuni e di base.
Premesso che reputo che lo Stato debba avere una sfera di intrusione quanto più possibile limitata nella sfera privata, ritengo altresì che lo Stato, oltre al fondamentale e primario compito di protezione per cui nasce, deve far sì che ogni singola persona sia messa nella condizione di raggiungere i propri obiettivi e a raggiungere la felicità (sembrerà strano associare questo termine con quello di Stato o Politica, ma c'è gente molto illustre del calibro di John Stuart Mill che lo fece) purchè i suoi intenti non danneggino quelli delle altre persone, questo si ripercuote anche sul mio pensiero in tale tema, in particolare su sotto temi specifici.
Per esempio se parliamo di fine vita sono d'accordo a far sì che ognuno possa scegliere liberamente se morire o meno in caso di malattie terminali (per esempio interrompendo l'alimentazione), ma purchè lo Stato non intervenga attivamente.
Quindi va bene il testamento biologico, ma limitatamente all'interruzione di eventuali terapie, non ad un ruolo attivo dello Stato cha va dai casi limite di suicidio 'attivo' (quindi nessun veleno o comunque alcun aiuto attivo a 'velocizzare' la morte) al più banale coprire le spese di assistenza terminali per coloro che decidessero di intraprendere tale strada. Lo Stato deve lavarsene in questo caso le mani a mio dire, in quanto il compito primario è proteggere i suoi cittadini (o futuri tali), ma altresì non deve intervenire in tale tema (che comunque proprio per la questione della protezione non può che essere limitato che ad alcuni casi eccezzionali: se uno vuole gettarsi giù da un ponte perchè ha perso il posto del lavoro ovviamente il ruolo dello Stato non può che essere quello di impedirglielo).
Questo tipo di ragionamento ovviamente mi rende favorevole ai matrimoni civili tra esseri umani dello stesso sesso, ma proprio per la questione che l'intrusione dello Stato deve essere minima nella vita civile l'estendersi dei diritti e doveri non può che limitarsi al vincolo alto del matrimonio, estendere vincoli di carattere giuridico (diritti e doveri) anche al tema della convivenza invece lo trovo fuori luogo in quanto vuol una intrusione indebita dello stato nella vita dei cittadini, oltre al fatto che molto più terra terra sarebbe una duplicazione (senza doveri nella maggior parte dei casi) del matrimonio civile.
Non di meno sono questioni dove l'etica personale entrà prepotentemente in gioco, tant'è che addirittura non reputo questi come argomenti sui quali in realtà i partiti possano realmente portare avanti una linea in maniera sostanziale in quanto ogni persona ancora di più su questo argomenti può avere pensieri e idee totalmente differenti, partendo magari anche dagli stessi valori comuni e di base.
Ospite- Ospite
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