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Vai con le bombe...

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Messaggio Da Ospite Sab Apr 30, 2011 9:02 am

http://leffemeride.blogspot.com/2011/04/vai-con-le-bombe.html

Vai con le bombe...
di Nicola Splendore

Per una volta tanto mi sento di esprimere “pieno accordo” con dichiarazioni del Carroccio.

Il Senatur infatti dopo aver udito l’idea del Premier di scaricare “tritolo” sulla Libia, oramai ridotta ad amica rinnegata nell’angolino, ha deciso di chiamare il Colle e in un qualche modo di sfogarsi con il Sior Presidente della Repubblica.

Da quanto emerge dalle maggiori agenzie di stampa infatti dopo il vertice (a mio avviso “farsa o patacca”) la Giovine Italia si impegnerebbe ad effettuare un azione militare offensiva in suolo Nord-Africano con l’utilizzo di 12 velivoli dei quali 8 armati per i bombardamenti. Probabilmente non c’erano più soldi per armare gli ultimi 4, giustappunto qualche gallone di benzina e poi via. Magari si poteva mandare qualche auto blu a bombardare tanto di quelle ne abbiamo le “tasche” piene.

Comunque, ritornando alle considerazioni sulle uscite del carroccio il Senatur contesta il Premier di non collegialità in quanto la decisione di inviare velivoli armati non era stata nemmeno presa in considerazione o per lo meno votata nel consiglio dei Ministri.

Ecco quindi che anche Maroni attuale ministro degli Interni appoggia giustamente il Senatur e difendendo a spada tratta la linea della Lega.

Si prospetta dunque un’altra crisi di Governo???

Questo non so dirvelo ma non è il fine del mio articolo.

Il Presidente Napolitano dal canto suo difende la posizione assunta dall’Italia dichiarando che il “Raid è il normale sviluppo dell’impegno Italiano in Libia”.

Forse anche Napolitano vista la sua età vuole riscattarsi dalla penosa campagna libica italiana tra il 1911 e il 1912 con un avveniristico attacco “ tecno-intelligente” al risparmio.

Ma la Lega non ci sta e viste le numerose mozioni mosse in parlamento spera in un dibattito alle Aule.
In un paese democratico infatti spetterebbe alle aule decidere su questi temi così scottanti e non al Consiglio dei Ministri in quanto si tratta di aderire ad una campagna mossa dall’ONU e che ha valenza non strategica ma di aiuto nella stabilità di una determinata area.

Solo che in questo paese democratico anche il Presidente della Repubblica non “ripudia la Guerra come strumento di offesa”.

Allora io mi chiedo: a che cosa serve la Costituzione se anche il suo massimo Tutore e Garante la usa come carta Igienica???

ARTICOLO 11 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA SEZIONE PRINCIPI FONDAMENTALI

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Analizzandolo a vista d’occhio si direbbe che i nostri governanti stanno sbagliando qual cosina.

In primis l’articolo fa parte dei principi fondamentali, ovvero, sono i pilastri sui quali la nostra democrazia si dovrebbe erigere.

Noi come Stato dovremmo ripudiare la guerra sia essa preventiva che “pacifica” come dicono i moderni, tanto meno dovremmo nella fattispecie utilizzarla per risolvere le controversie internazionali, invece se qualcuno oltr’Alpe ce lo chiede prontamente ci caliamo le braghe.

Penso che ancora una volta l’Italia uscirà sconfitta al di là degli esiti di questa campagna e che 100 anni di storia passata dalla precedente guerra libica non hanno insegnato niente a chi ci governa.

L’azione militare se non di difesa giustificata da un attacco illegittimo è il chiaro segno di una politica fallimentare fatta solo di interessi verso l’Oro Nero e quant’altro.

Mi scuso se porto sempre un mio pensiero personale ma mi sento di esprimere indignazione verso le nostre figure Istituzionali e in Primis il Capo dello Stato che doveva essere Garante del rispetto della Costituzione e altresì all’Onu in quanto ha voluto scavalcare quelli che sono i nostri principi di stato Democratico.

Come avrete ben capito il pieno accordo al Carroccio era ironico ma apprezzo la loro voglia di collegialità.

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