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Dubbi e certezze

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Messaggio Da Ospite Gio Giu 10, 2010 9:37 am

Accolgo volentieri la richiesta di tetravus di aprire un nuovo topic per esprimere i miei dubbi, ma anche per confermare i punti di vista espressi da altri.
I miei dubbi riguardano il fatto sia indiscutibile che nel fare un programma sia ovvio accontentare qualcuno per scontentare qualcun'altro, nn è possibile materialmente tutto fili liscio senza qualcuno si lamenti. Sono in accordo col fatto di abolire alcuni enti locali, mentre altri andrebbero rivisti, vedi province, perchè a mio avviso, vista la mia conoscenza personale di alcune di esse, la differenza la fa chi ci lavora. Alcuni dipartimenti funzionano meglio di altri, chissà perchè, ma è un dato di fatto. Nn credo andrebbero tolte di sana pianta per vari motivi; primo perchè le regioni da tempo hanno demandato molti compiti alle province stesse, e pertanto se nel caso venissero abolite si creerebbe un boomerang sulle regioni; secondo, andrebbero rivisti più che altro enti ormai obsoleti, che hanno fatto il loro tempo e che ora sinceramente nn servono più a nulla, vedi vari consorzi come quelli di bonifica; a mio avviso andrebbe magari rivisto l'organigramma sia di province che regioni, anche se è in pratica impossibile, le regioni ormai fanno storia a se e in pratica sono intoccabili. Sono in linea con la riduzione dei privilegi a parlamentari etc, è in effetti scandaloso il solo pensiero che abbiano rimborsi mensili per le scemenze più assurde, come esempio i 1000 € per il rimborso taxi!!!! Il discorso lavoro è un tasto secondo me molto doloroso e delicato, qui davvero si rischia di cadere ogni secondo. Il problema è che un argomento vastissimo, se uno toglie da una parte gioisce qualcuno, ma nello stesso tempo qualcun'altro viene toccato e recrimina. I contratti di lavoro collettivi vanno rivisti, bisogna mettere un freno ai sindacati perchè molto volte sono loro che per far avere privilegi ai loro delegati combinano pandemoni assurdi, e anche questo lo so per certo, con questo nn voglio dire che nn servano, ma vanno frenati nei comportamenti, molte volte dettati più da posizioni politiche che nn da veri interessi nel lavoratori. Altri punti che mi trovano in accordo sono rivedere il fisco, la giustizia e poco ma sicuro l'istruzione, totalmente abbandonata insieme alla ricerca. Punti che meritano a mio avviso un occhio di riguardo sono il rilancio del made in italy, snobbato da molti e copiato da molti altri a discapito della nostra qualità, che fino a prova contraria è sempre di altissimo livello, ma anche qui andrebbero rivisti altri accordi europei o mondiali entrando in un circolo vizioso. Problemi nn minori riguardano l'energia e qui il discorso è complicato dal fatto i gestori fanno cartello e sono in pratica invulnerabili e sordi alle richieste, o più semplicemente foraggiano chi occupa poltrone e questi nn fanno nulla. Le energie alternative sono in effetti alternative, ma nn sono sempre attuabili e applicabili sul nostro territorio, a rigurado di questo ricordo gli scempi dell'eolico in sud italia o il fotovoltaico che avrà il problema dello smaltimento dei pannelli a termine carriera (20/25 anni sono garantiti per una corretta efficenza poi perdono recetibbilità e diventano veri e propri rifiuti pericolosi, in poche parole classificati come l'amianto, anche se nn cancerogeni), mentre andrebbero abolite alcune accise sui carburanti perchè ormai ridicole (vedi il ripristino del lungomare di tripoli o del terremoto dell'irpinia), ma anche qui sono armi a doppio taglio perchè se abolite andrebbero trovati altri finanziamenti per pareggiare questi. Il tema immigrazione ormai è scappato di mano a tutti e credo sia di una difficoltà assurda riportarlo su binari consoni ad un paese normale. Senza nulla togliere ai lavoratori onesti, ce ne sono molti altri che fanno ciò che vogliono perchè sanno benissimo di essere inattaccabili dalle leggi italiane, e qui si innesca un altro meccanismo sulle carceri italiane davvero inguardabili. Altro???? ne avrei da scrivere un romanzo, ma meglio mi fermi al momento.
Spero di aver reso un po' la idea, ora a voi la parola[b]

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Messaggio Da lorenzoferrua Dom Giu 27, 2010 9:28 am

Credo che uno dei primi obbiettivi da porsi nel programma, sia quello di rendere il sistema giudiziario italiano in grado di dare pene CERTE e VELOCI.
Come possiamo affrontare temi come l'immigrazione quando molte interviste a clandestini ci confermano che l'italia è una delle mete preferite proprio perchè il sistema giudiziario è impossibilitato nel condannare per certi reati o le pene sono veramente ridicole.
Oppure ogni giorno possiamo scoprire sprechi di denaro pubblico (opere incompiute o realizzate male). Ma chi paga per questo, chi viene condannato? e anche in questo caso per le poche condanne le pene applicate sono un inezia rispetto al danno recato alla collettività.
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