Che ne pensate di un'Italia federale?
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Che ne pensate di un'Italia federale?
In questi giorni stavo pensando a una cosa, ma è poi così brutto avere un'Italia federale?
La Repubblica parlamentare attuale aiuta ad avere una certa unità d’Italia, cosa senza ombra di dubbio molto utile visto i diversi attacchi da ogni parte che la nostra Repubblica riceve (lega in primis). Bisogna tenere conto della storia del nostro Paese: l’Italia si è unita solamente nel 1861, anno piuttosto vicino a noi rispetto all’unificazione delle altre nazioni europee (Francia e Inghilterra, per esempio, divennero delle nazioni durante la Guerra dei Cent’anni, combattuta dal 1337 al 1453). C’è inoltre da considerare il fatto che non solo l’unità è arrivata piuttosto tardi, ma anche gli stessi staterelli che componevano l’Italia fino al XIX° hanno subito differenti influssi da diversi stati e culture. In pratica, siamo tutti italiani ma nel contempo siamo tutti diversi, da regione a regione (basti vedere le tradizioni locali diversissime tra loro). E’ per questo motivo che una regione ha delle esigenze opposte a quelle di un’altra e la colpa non si trova di certo in quest’epoca. Quindi a mio modo di vedere, non sarebbe neanche così malvagia l'idea di una nazione federale, anche perchè così si potrebbe annientare tutte le idee perverse di secessione sia al nord che al sud, dato che poi ogni regione si regola a suo modo.
Si potrebbe pensare un'organizzazione simile: ogni Regione disporrà di un mini Parlamento (l'attuale Consiglio regionale in sintesi) composto da tre deputati per Provincia (che non sarà più un ente politico, come appunto NDE ha in mente di fare con le province) eletti dalla popolazione locale a suffragio universale, in modo da garantire l’uguaglianza tra le Province. Il Parlamento Regionale potrà votare le leggi ad hoc fatte da una sorta di Governo regionale (l'attuale Giunta) per la propria regione sia sotto l’aspetto politico, economico e sociale. Si avrà quindi a che fare con un federalismo fiscale, dove i proventi delle tasse (ad eccezione di quelle statali come il Canone Rai, l’Iva e le Accise del carburante) resteranno nella regione stessa. Ovviamente, questo Parlamento Regionale non può prendere decisioni che riguardano le altre Regioni e non può interferire con il Parlamento Federale centrale situato a Roma (l'attuale Parlamento).
Quest’ultimo ha il dovere di verificare se le leggi approvate dai vari Parlamenti Regionali siano idonee alla Costituzione e deve accusare il Parlamento Regionale alla Corte Costituzionale che punirà o meno l’organo politico locale. Questo ente statale si dovrà occupare delle grandi questioni nazionali (come calamità naturali, grandi opere ingegneristiche, problemi comuni alla nazione…), della Difesa della nazione, dei rapporti esteri, della giustizia e deve garantire la libertà e la difesa di ogni singolo cittadino.
In sintesi, si possono ottenere leggi più consone in base alla regione riducendo il personale politico (niente province e meno persone al consiglio) ma avendo più autonomie locali. Inoltre, in questa maniera si mantiene l'unità della nazione valorizzando al contempo le varie tradizioni delle regioni e si da un taglio netto a quei partiti indipendentisti che non fanno altro che aumentare l'astio tra gli italiani.
So che è un intervento che potrebbe generare stupore o anche aspre critiche, però mi pareva doveroso discutere con i vari soci di NDE, magari facendo una discussione sicuramente costruttiva.
La Repubblica parlamentare attuale aiuta ad avere una certa unità d’Italia, cosa senza ombra di dubbio molto utile visto i diversi attacchi da ogni parte che la nostra Repubblica riceve (lega in primis). Bisogna tenere conto della storia del nostro Paese: l’Italia si è unita solamente nel 1861, anno piuttosto vicino a noi rispetto all’unificazione delle altre nazioni europee (Francia e Inghilterra, per esempio, divennero delle nazioni durante la Guerra dei Cent’anni, combattuta dal 1337 al 1453). C’è inoltre da considerare il fatto che non solo l’unità è arrivata piuttosto tardi, ma anche gli stessi staterelli che componevano l’Italia fino al XIX° hanno subito differenti influssi da diversi stati e culture. In pratica, siamo tutti italiani ma nel contempo siamo tutti diversi, da regione a regione (basti vedere le tradizioni locali diversissime tra loro). E’ per questo motivo che una regione ha delle esigenze opposte a quelle di un’altra e la colpa non si trova di certo in quest’epoca. Quindi a mio modo di vedere, non sarebbe neanche così malvagia l'idea di una nazione federale, anche perchè così si potrebbe annientare tutte le idee perverse di secessione sia al nord che al sud, dato che poi ogni regione si regola a suo modo.
Si potrebbe pensare un'organizzazione simile: ogni Regione disporrà di un mini Parlamento (l'attuale Consiglio regionale in sintesi) composto da tre deputati per Provincia (che non sarà più un ente politico, come appunto NDE ha in mente di fare con le province) eletti dalla popolazione locale a suffragio universale, in modo da garantire l’uguaglianza tra le Province. Il Parlamento Regionale potrà votare le leggi ad hoc fatte da una sorta di Governo regionale (l'attuale Giunta) per la propria regione sia sotto l’aspetto politico, economico e sociale. Si avrà quindi a che fare con un federalismo fiscale, dove i proventi delle tasse (ad eccezione di quelle statali come il Canone Rai, l’Iva e le Accise del carburante) resteranno nella regione stessa. Ovviamente, questo Parlamento Regionale non può prendere decisioni che riguardano le altre Regioni e non può interferire con il Parlamento Federale centrale situato a Roma (l'attuale Parlamento).
Quest’ultimo ha il dovere di verificare se le leggi approvate dai vari Parlamenti Regionali siano idonee alla Costituzione e deve accusare il Parlamento Regionale alla Corte Costituzionale che punirà o meno l’organo politico locale. Questo ente statale si dovrà occupare delle grandi questioni nazionali (come calamità naturali, grandi opere ingegneristiche, problemi comuni alla nazione…), della Difesa della nazione, dei rapporti esteri, della giustizia e deve garantire la libertà e la difesa di ogni singolo cittadino.
In sintesi, si possono ottenere leggi più consone in base alla regione riducendo il personale politico (niente province e meno persone al consiglio) ma avendo più autonomie locali. Inoltre, in questa maniera si mantiene l'unità della nazione valorizzando al contempo le varie tradizioni delle regioni e si da un taglio netto a quei partiti indipendentisti che non fanno altro che aumentare l'astio tra gli italiani.
So che è un intervento che potrebbe generare stupore o anche aspre critiche, però mi pareva doveroso discutere con i vari soci di NDE, magari facendo una discussione sicuramente costruttiva.
M.G.- Admin
- Messaggi : 661
Data d'iscrizione : 21.12.10
Re: Che ne pensate di un'Italia federale?
a mio avviso è una proposta che va valutata, ma comunque interessante e valida.
Si potrebbe integrare con la proposta del senato federale.
Si potrebbe integrare con la proposta del senato federale.
Pietro Merello- Messaggi : 59
Data d'iscrizione : 04.08.11
Età : 55
Località : Genova
Re: Che ne pensate di un'Italia federale?
Altre opinioni in merito?
M.G.- Admin
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Data d'iscrizione : 21.12.10
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