Riflessioni su NDE
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Riflessioni su NDE
Buongiorno a tutti.
Nelle ultime settimane nonostante l'impegno pressante degli esami all'università mi è capitato spesso di riflettere su NDE, perchè lo ammetto, mi sono venuti parecchi dubbi.
Ho pensato finalmente di scrivere quello che penso, perchè non ha senso tenere le cose dentro, sarebbe prendere in giro me e voi.
Mi sono avvicinato ad NDE con un po' di incertezza perchè come molti giovani italiani non ho nessuna fiducia nei partiti politici, leggendo lo statuto ed alcune discussioni mi era sembrato di aver visto qualcosa di nuovo e di diverso, un gruppo di persone che volevano un cambiamento reale rispetto al modo di fare politica attuale.
Questo è testimoniato anche dal fatto che pur non esistendo una rete locale in Veneto ho cominciato a fare del volantinaggio all'università facendomi inviare per posta dei volantini, a cui ho contribuito per le spese di spedizione.
Quello che mi ha colpito negativamente è stata la reazione al resoconto della nostra prima riunione local in Veneto, riunione organizzata con sacrificio (io personalmente ho dovuto strutturare il lavoro in maniera differente per esserci, e gli altri hanno comunque fatto molti km per presenziare) ma che ci ha dato delle soddisfazioni. Di fronte alle riflessioni, proposte e decisioni prese in quella sede (decisioni come dissi a più riprese, totalmente personali e non vincolanti per gli altri) siamo stati bersagliati da una serie di critiche serrate, sul fatto che non avevamo tenuto in considerazione le direttive dei local, per il fatto di non aver organizzato dei gazebi nel breve periodo (lasciando pur aperta la possibilità di farne in futuro) e per il fatto di aver pensato ad altre modalità di comunicazione al di fuori dei volantinaggi. Inoltre il CD nelle persone di Marcello, Dario e Umberto sembrava piuttosto contrariato che noi non ritenessimo fattibile candidarci nelle nostre zone.
Se ci fate caso, e spero lo farete, non sto scrivendo con l'intento di riaprire un conflitto bensì cerco di fare una descrizione pacata per arrivare all'esposizione del mio pensiero. Può essere che non siate d'accordo, ma è opinione personale, perciò cercate di rispettarla.
Questo episodio di critica serrata sul forum, con toni a volte anche aspri, mi ha fatto pensare, e mi ha aperto gli occhi su alcune cose che prima non vedevo, forse perchè quando vuoi che una cosa vada bene e ci credi tendi a tralasciare i dettagli, e dire "ma sì, li sistemeremo". Ora invece credo sia giunto, per me stesso, il tempo di mettere i puntini sulle i.
E' tempo, credo, per NDE di fare dell'autocritica, di individuare le mancanze o le storture e di correggerle, se possibile. Altrimenti, lasciando passare, temo che col tempo NDE diventerà come qualsiasi altro partito. Inutile infatti criticare il movimento 5 stelle, se non siamo capaci di criticare il nostro.
Per esperienza, ho fatto parte tra il 2006 e il 2011 di un gruppo molto numeroso che organizzava attività, regolarmente registrato come associazioni etc. Ho visto come, negli anni, a causa dei problemi tra organizzatori, nascosti e minimizzati invece che affrontati e discussi, l'associazione è andata in declino, perdendo per strada molte persone che la seguivano e partecipavano alle attività..
Primo punto. La diversità è una ricchezza. Se si vuole veramente creare Democrazia, è necessaria sapersi porre in maniera aperta e disposta al dialogo. Essere convinti delle proprie posizioni non significa per forza dover attaccare quelle altrui, soprattutto se si conoscono poco. Chi si conosce bene da una vita può anche scambiare qualche insulto scherzosamente, e questo non lederà il legame. Tra persone che non si conoscono, e con cui si cerca di instaurare un rapporto di collaborazione, fiducia e rispetto, è intollerabile dare in escandescenze, usare un linguaggio forte e non rispettoso. Se un socio cerca di portare delle proposte nuove non bisogna troncargli le gambe, si dovrebbero ascoltare e discuterne assieme, nel maggior numero di soci possibile, con calma magari, e cercare di vedere se sono condivise o meno. A maggioranza, è semplice.. Se poi non vengono accettate va bene così.
Due persone su quattro del costituendo Local Veneto-Friuli hanno deciso di lasciare NDE per questo primo punto.
Secondo punto. Per cambiare veramente il modo di fare politica bisogna cominciare dalle relazioni interne a noi. Se si cerca la candidatura a ogni costo, se si cerca l'apparenza più che il contenuto, non si va da nessuna parte. Ci vuole trasparenza. Spesso si parla di migliaia di soci, quando in realtà di attivi non ne esistono molti. Si dice spesso "ma anche negli altri partiti i soci attivi sono pochi". Ma sbaglio o noi vogliamo essere diversi? Mi chiedo: ha senso in un progetto come NDE considerare la differenza tra soci attivi e non attivi? Tutti i soci dovrebbero essere attivi, no? Per essere attivi non significa che si debba fare un gazebo per forza o un volantinaggio, può essere attivo anche un pensionato portando il suo contributo di esperienza.
Terzo punto. I soldi. NDE non riceve finanziamenti pubblici. Verissimo. Ma questo non significa che bisogna tartassare le persone per ottenere donazioni. Già il fatto che ogni "carica" come 150 o Direttivo comporti una donazione mensile mi sembra sciocco. Credo che uno dei 150 o del Direttivo debba "per convinzione e pensiero" portare delle donazioni, non certo perchè è stabilito da una regola. Io sono per la volontarietà. Chi fa volontariamente e gratuitamente fa di più e meglio. Questo porterebbe un miglioramento consistente delle relazioni e del clima interno a mio parere.
Quarto punto. Il modo di operare. Credo che il metodo seguito attualmente da NDE non sia proficuo, e vi spiego il perchè. Si sta cercando di fare troppe cose, ma le risorse sono poche. Ci si vuole Candidare, si vuole sviluppare un Programma, si vogliono creare i Local, si vuole fare un Giornale, si vuole seguire un Blog, si vogliono fare gazebi e volantinaggi. Ma gira che ti rigira si è sempre gli stessi. Inviterei il CD a pensare in un'ottica di pianificazione. Prima metterei giù il Programma in ogni sua tematica, in linea generale. Il discorso "NDE non ha un'idea su questo argomento" non può funzionare a lungo. Perchè se così stanno le cose, come si può pretendere di essere votati? Poi mi concentrerei sul supporto ai Local. Supporto, perchè di per sé i Local sono sinonimo di attività sul territorio, che sono necessariamente diverse dal livello Nazionale. Sul territorio il local potrà fare il gazebo, il volantinaggio, la conferenza, la festa della partecipazione, lo spritz culturale. Infine quando le cose girano appieno si può pensare a fare un Giornale, e a Candidarsi. Secondo me è così, per gradi, che si costruisce legittimazione e consenso.
Termino col dire che chi imputa queste mie opinioni a pigrizia o indolenza non mi conosce affatto. Ho partecipato attivamente a molte attività, di protesta, di utilità sociale, e faccio parte di varie associazioni. Per gli amici e per i valori in cui credo posso spendere molto del mio tempo, della mia energia, del mio denaro. Ho fatto molti sacrifici e gesti anche importanti per essere coerente con me stesso e con le mie idee.
Per un progetto che ha molte divergenze con quanto credo funzionale e utile, non sono disposto a fare altrettanto. Spero che le mie riflessioni possano essere fonte di miglioramento per NDE, anche se so che il cambiamento avviene sempre lentamento (ma avviene).
Nelle ultime settimane nonostante l'impegno pressante degli esami all'università mi è capitato spesso di riflettere su NDE, perchè lo ammetto, mi sono venuti parecchi dubbi.
Ho pensato finalmente di scrivere quello che penso, perchè non ha senso tenere le cose dentro, sarebbe prendere in giro me e voi.
Mi sono avvicinato ad NDE con un po' di incertezza perchè come molti giovani italiani non ho nessuna fiducia nei partiti politici, leggendo lo statuto ed alcune discussioni mi era sembrato di aver visto qualcosa di nuovo e di diverso, un gruppo di persone che volevano un cambiamento reale rispetto al modo di fare politica attuale.
Questo è testimoniato anche dal fatto che pur non esistendo una rete locale in Veneto ho cominciato a fare del volantinaggio all'università facendomi inviare per posta dei volantini, a cui ho contribuito per le spese di spedizione.
Quello che mi ha colpito negativamente è stata la reazione al resoconto della nostra prima riunione local in Veneto, riunione organizzata con sacrificio (io personalmente ho dovuto strutturare il lavoro in maniera differente per esserci, e gli altri hanno comunque fatto molti km per presenziare) ma che ci ha dato delle soddisfazioni. Di fronte alle riflessioni, proposte e decisioni prese in quella sede (decisioni come dissi a più riprese, totalmente personali e non vincolanti per gli altri) siamo stati bersagliati da una serie di critiche serrate, sul fatto che non avevamo tenuto in considerazione le direttive dei local, per il fatto di non aver organizzato dei gazebi nel breve periodo (lasciando pur aperta la possibilità di farne in futuro) e per il fatto di aver pensato ad altre modalità di comunicazione al di fuori dei volantinaggi. Inoltre il CD nelle persone di Marcello, Dario e Umberto sembrava piuttosto contrariato che noi non ritenessimo fattibile candidarci nelle nostre zone.
Se ci fate caso, e spero lo farete, non sto scrivendo con l'intento di riaprire un conflitto bensì cerco di fare una descrizione pacata per arrivare all'esposizione del mio pensiero. Può essere che non siate d'accordo, ma è opinione personale, perciò cercate di rispettarla.
Questo episodio di critica serrata sul forum, con toni a volte anche aspri, mi ha fatto pensare, e mi ha aperto gli occhi su alcune cose che prima non vedevo, forse perchè quando vuoi che una cosa vada bene e ci credi tendi a tralasciare i dettagli, e dire "ma sì, li sistemeremo". Ora invece credo sia giunto, per me stesso, il tempo di mettere i puntini sulle i.
E' tempo, credo, per NDE di fare dell'autocritica, di individuare le mancanze o le storture e di correggerle, se possibile. Altrimenti, lasciando passare, temo che col tempo NDE diventerà come qualsiasi altro partito. Inutile infatti criticare il movimento 5 stelle, se non siamo capaci di criticare il nostro.
Per esperienza, ho fatto parte tra il 2006 e il 2011 di un gruppo molto numeroso che organizzava attività, regolarmente registrato come associazioni etc. Ho visto come, negli anni, a causa dei problemi tra organizzatori, nascosti e minimizzati invece che affrontati e discussi, l'associazione è andata in declino, perdendo per strada molte persone che la seguivano e partecipavano alle attività..
Primo punto. La diversità è una ricchezza. Se si vuole veramente creare Democrazia, è necessaria sapersi porre in maniera aperta e disposta al dialogo. Essere convinti delle proprie posizioni non significa per forza dover attaccare quelle altrui, soprattutto se si conoscono poco. Chi si conosce bene da una vita può anche scambiare qualche insulto scherzosamente, e questo non lederà il legame. Tra persone che non si conoscono, e con cui si cerca di instaurare un rapporto di collaborazione, fiducia e rispetto, è intollerabile dare in escandescenze, usare un linguaggio forte e non rispettoso. Se un socio cerca di portare delle proposte nuove non bisogna troncargli le gambe, si dovrebbero ascoltare e discuterne assieme, nel maggior numero di soci possibile, con calma magari, e cercare di vedere se sono condivise o meno. A maggioranza, è semplice.. Se poi non vengono accettate va bene così.
Due persone su quattro del costituendo Local Veneto-Friuli hanno deciso di lasciare NDE per questo primo punto.
Secondo punto. Per cambiare veramente il modo di fare politica bisogna cominciare dalle relazioni interne a noi. Se si cerca la candidatura a ogni costo, se si cerca l'apparenza più che il contenuto, non si va da nessuna parte. Ci vuole trasparenza. Spesso si parla di migliaia di soci, quando in realtà di attivi non ne esistono molti. Si dice spesso "ma anche negli altri partiti i soci attivi sono pochi". Ma sbaglio o noi vogliamo essere diversi? Mi chiedo: ha senso in un progetto come NDE considerare la differenza tra soci attivi e non attivi? Tutti i soci dovrebbero essere attivi, no? Per essere attivi non significa che si debba fare un gazebo per forza o un volantinaggio, può essere attivo anche un pensionato portando il suo contributo di esperienza.
Terzo punto. I soldi. NDE non riceve finanziamenti pubblici. Verissimo. Ma questo non significa che bisogna tartassare le persone per ottenere donazioni. Già il fatto che ogni "carica" come 150 o Direttivo comporti una donazione mensile mi sembra sciocco. Credo che uno dei 150 o del Direttivo debba "per convinzione e pensiero" portare delle donazioni, non certo perchè è stabilito da una regola. Io sono per la volontarietà. Chi fa volontariamente e gratuitamente fa di più e meglio. Questo porterebbe un miglioramento consistente delle relazioni e del clima interno a mio parere.
Quarto punto. Il modo di operare. Credo che il metodo seguito attualmente da NDE non sia proficuo, e vi spiego il perchè. Si sta cercando di fare troppe cose, ma le risorse sono poche. Ci si vuole Candidare, si vuole sviluppare un Programma, si vogliono creare i Local, si vuole fare un Giornale, si vuole seguire un Blog, si vogliono fare gazebi e volantinaggi. Ma gira che ti rigira si è sempre gli stessi. Inviterei il CD a pensare in un'ottica di pianificazione. Prima metterei giù il Programma in ogni sua tematica, in linea generale. Il discorso "NDE non ha un'idea su questo argomento" non può funzionare a lungo. Perchè se così stanno le cose, come si può pretendere di essere votati? Poi mi concentrerei sul supporto ai Local. Supporto, perchè di per sé i Local sono sinonimo di attività sul territorio, che sono necessariamente diverse dal livello Nazionale. Sul territorio il local potrà fare il gazebo, il volantinaggio, la conferenza, la festa della partecipazione, lo spritz culturale. Infine quando le cose girano appieno si può pensare a fare un Giornale, e a Candidarsi. Secondo me è così, per gradi, che si costruisce legittimazione e consenso.
Termino col dire che chi imputa queste mie opinioni a pigrizia o indolenza non mi conosce affatto. Ho partecipato attivamente a molte attività, di protesta, di utilità sociale, e faccio parte di varie associazioni. Per gli amici e per i valori in cui credo posso spendere molto del mio tempo, della mia energia, del mio denaro. Ho fatto molti sacrifici e gesti anche importanti per essere coerente con me stesso e con le mie idee.
Per un progetto che ha molte divergenze con quanto credo funzionale e utile, non sono disposto a fare altrettanto. Spero che le mie riflessioni possano essere fonte di miglioramento per NDE, anche se so che il cambiamento avviene sempre lentamento (ma avviene).
Ospite- Ospite
Re: Riflessioni su NDE
Non per fare comunella ma condivido i pensieri di Angelo.
Ho seguito totalmente anche se in disparte la discussione iniziata da luca e paolo e che ha visto coinvolto anche umberto. ho cercato volontariamente di starne fuori in quanto trovavo giusto che loro si potessero esprimere/sfogare liberamente in quanto non volevo ne pacificare e nè mediare in quel caso.
Io avevo già chiarito anche se in parte col CD in una riunione skype anche se devo dire la verità sono nati parecchi dubbi e personalmente valuterò il funzionamento della macchina NDE con le scelte che quest'ultima porterà avanti.
Ad oggi sono ancora convinto in quello che faccio in NDE. magari avrò dei riscontri positivi magari no e per questo scelgo di andare avanti anche se a passi molto più corti e ben calcolati.
Come dice Angelo ci stiamo avvicinando ai classici partiti dell'attuale politica. Ha ragione stiamo correndo troppo e stiamo ragionando troppo come partito e sostanzialmente non abbiamo nulla di nuovo da offrire.
A mio avviso sarebbe utile di fare a brevissimo una assemblea nazionale e decidere quale linea d'indirizzo adottare. La trovo la soluzione più giusta per discuterne tutti assieme.
Voi che ne pensate?
Ho seguito totalmente anche se in disparte la discussione iniziata da luca e paolo e che ha visto coinvolto anche umberto. ho cercato volontariamente di starne fuori in quanto trovavo giusto che loro si potessero esprimere/sfogare liberamente in quanto non volevo ne pacificare e nè mediare in quel caso.
Io avevo già chiarito anche se in parte col CD in una riunione skype anche se devo dire la verità sono nati parecchi dubbi e personalmente valuterò il funzionamento della macchina NDE con le scelte che quest'ultima porterà avanti.
Ad oggi sono ancora convinto in quello che faccio in NDE. magari avrò dei riscontri positivi magari no e per questo scelgo di andare avanti anche se a passi molto più corti e ben calcolati.
Come dice Angelo ci stiamo avvicinando ai classici partiti dell'attuale politica. Ha ragione stiamo correndo troppo e stiamo ragionando troppo come partito e sostanzialmente non abbiamo nulla di nuovo da offrire.
A mio avviso sarebbe utile di fare a brevissimo una assemblea nazionale e decidere quale linea d'indirizzo adottare. La trovo la soluzione più giusta per discuterne tutti assieme.
Voi che ne pensate?
Ospite- Ospite
Re: Riflessioni su NDE
Cercherò di rispondere per punti e con chiarezza in quanto sollevi dei quesiti interessanti e non mi va di generare confusione.
Forse non ci siamo ben spiegati e me ne scuso, ma questi sono i problemi per cui noi del CD ci siamo per così dire 'inalberati':
A) Da come scrivevate sembrava che non voleste fare nessuna attività di tipo volantinaggio o similari, neanche in futuro e questo ci ha lasciato di stucco. Insomma: sembrava che le avreste escluse a priori.
B) Il fatto di non volersi candidare non può essere usato di per sè come una critica, ma per come l'avevate posta voi sul forum non si era capito nè il perchè nè il per il come. Cosa che può voler dire: non abbiamo voglia di fare quello che un movimento politico come si deve deve fare. Poi con Nicola questo punto si era chiarito, però ricordo che NDE è un partito (e sta scritto bello grosso) e se si decide di non provare neanche a candidarsi bisogna almeno spiegare il perchè ed il per come se no la cosa puzza e neanche piace molto a chi deve leggere (come il sottoscritto, che pure all'inizio se ne è ben veduto dall'intervenire nella discussione, se non quando tirato dentro, ci tengo a sottolinearlo).
E fin qui... il punto, e anticipo subito un punto, è questo: non potete aspettare che siamo sempre noi del CD a dover fare autocritica (e voi non immaginate neanche quanta ne facciamo), esporre problemi o quant'altro.
Ora che tu ti lanci ed esponi le tue critiche mi fa felicissimo, però aggiungo anche una cosa: era anche ora che qualcuno lo facesse.
Non crediate che noi del CD stiamo a girarci i pollici... facciamo tanto, anzi troppo, e non possiamo di certo stare dietro a tutte le magagne, tanto più se non le vediamo o per noi non sono tali.
Appunto, a maggior ragione quel che avevate esposto sul forum dalla prima riunione ci aveva lasciato di stucco.
Forse non hai letto bene, ma Paolo credeva addirittura di non essere socio: non è che se ne è andato, non è mai stato dentro.. o meglio, c'era dentro, ma solo per noi del CD che abbiamo in mano l'elenco dei soci. Ma se lui per primo non credeva di esserci dentro...
E ritornando al punto di prima: le decisioni (statuto, regolamento e prassi docet), in particolare quando riguardano attività e modus operandi, si prendono in sede di assemblea, ovvero o sul forum o durante le riunioni generali su Skype.
Poi il local ha una sua autonomia, ma voi siete andati oltre prospettando attività e altro che non collidevano e anzi andavano anche contro... ma insomma... devo proprio ripetermi?
Forse non è chiara una cosa: NDE è nata per candidarsi (e sta scritto bello grosso)
Non si cambia la politica, l'Italia e tutto il resto standosene comodamente seduti o distribuendo qualche volantino cercando di convincere chi passa che Berlusconi e Bersani sono incapaci.
Bisogna agire.
E agire realmente.
E la differenza tra soci attivi e non attivi sta tutto in una differenza: uno si attiva (nei modi che vuole: anche scrivere sul forum) e l'altro no. Ma è una differenza informale, in quanto non comporta differenze dal lato del potere di voto o altre cose così.
Chiunque può essere attivo, ma di certo non con il pensiero.
Quello non lo consideriamo attivo.
Non di meno è comunque un socio.
Farà solo numero? Amen, ma magari dopo due mesi si attiva (e guarda a caso è successo più e più volte). Inoltre non ho capito cosa proporresti per questo problema.
Tartassare? Scusa??? Hai detto tartassare?
E pensare che quello che ha il nonno nato a Genova sono io....
Se per questo la regola della donazione mensile (che in realtà è molto informale, in realtà è più che altro una 'pressante' richesta di donazione con una cadenza che almeno non sia di anno in anno o di 6 mesi in 6 mesi) è stata messa proprio per un motivo: sai quale? Perchè nessuno donava.
E guarda a caso le donazioni (poche, ma qualcosa) sono cominciate ad arrivare proprio quando abbiamo cominciato a dire: donate donate donate che ci stiamo incaxxando.
E non che prima non lo dicessimo, ma dire: per favore, abbiamo dei costi, non avreste 5 euro gentilmente da donare? Non serviva a nulla.
Clima interno? Se basta chiedere pochi spiccioli per rovinare il clima interno (? tutto sto rovinare non lo vedo tra l'altro) allora significa che di cambiare qualcosa e di portare avanti un progetto a cui si è aderito non importa un fico secco.
Ma por...... miseriaccia! Leggiti le FAQ! Il programma non lo costruisco io, non lo costruisce Marcello, nè Dario nè chichessia, lo costruiscono tutti insieme.
E tra parentesi di mio posso dire di aver creato e sottoposto a NDE due programmi praticamente dal nulla (esteri e sicurezza in fase di completamento) partendo da quel pochissimo che c'era sul forum o di cui si era discusso durante delle riunioni su Skype, una faticaccia immane tra l'altro, che non mi si chieda di ripetere.
Ah! E dimenticavo anche il programma di Torino, su cui in realtà più che altro è stata una attività di brain storming che per fortuna non ho condotto da solo, ma fisicamente anche quello l'ho compilato io.
Vuoi che una tematica sia approfondita? Fai le tue proposte, entra nel dettaglio, esprimi il tuo pensiero e se lo faranno anche altri soci (magari trainati da te) il programma completo verrà fuori.
E l'idea 'NDE non ha un'idea su questo argomento, ecc..' non solo è corretta, ma è razionale e logica.
Lo sai cosa è venuto a chiedermi una persona (un mio amico ovviamente, da cui anche la risposta molto cattiva e fatta in simpatia) una volta? Che cavolo di idea aveva NDE sul problema della posizione dei cassonetti della mia città. Sai cosa li ho risposto? "Secondo te NDE ha una idea su quel che ha indosso la tua ragazza? Perchè io ce ne ho una, ma non credo ti interessi, e tutto sommato non interessa neanche me, puoi immaginare NDE...".
Ovviamente il tono era scherzoso da un lato e dall'altro, ma non di meno l'esempio è esplicativo.
Non si può avere una idea su tutto, ne è necessario.
Se ti chiedono che politica l'Italia deve avere verso il Tagikistan a te interessa? Credo che al 99,99% della popolazione italiana non interessi (ne sappia dove sia), non di meno arriverà sempre qualcuno a chiedertelo.
Sul fare troppe cose sono d'accordo, peccato che sono cose che vanno fatte, magari se ne possono cancellare una o due (e di quelle che mi citi infatti una o due non se ne parla più da un pezzo), però le altre rimangono da fare.
Però candidarsi... candidarsi non è l'ultima delle attività, è la prima.
Siamo un partito, ed un partito che non si candida non è un partito, ma un circolo culturale fine a se stesso.
Poi ci si candida dove ci si sono le condizioni di candidarsi, dove non ci sono le condizioni ovviamente non ci si candida, ma questo è un altro discorso.
x rispondere a Nicola
L'assemblea nazionale (ma ricordate che quelle su Skype non hanno meno valore, le decisioni e le linee di indirizzo lì prese valgono tanto quanto quelle di una riunione nazionale) come già detto si terrà a settembre o ottobre a Roma.
Angelo Faresin ha scritto:Buongiorno a tutti.
Quello che mi ha colpito negativamente è stata la reazione al resoconto della nostra prima riunione local in Veneto, riunione organizzata con sacrificio (io personalmente ho dovuto strutturare il lavoro in maniera differente per esserci, e gli altri hanno comunque fatto molti km per presenziare) ma che ci ha dato delle soddisfazioni. Di fronte alle riflessioni, proposte e decisioni prese in quella sede (decisioni come dissi a più riprese, totalmente personali e non vincolanti per gli altri) siamo stati bersagliati da una serie di critiche serrate, sul fatto che non avevamo tenuto in considerazione le direttive dei local, per il fatto di non aver organizzato dei gazebi nel breve periodo (lasciando pur aperta la possibilità di farne in futuro) e per il fatto di aver pensato ad altre modalità di comunicazione al di fuori dei volantinaggi. Inoltre il CD nelle persone di Marcello, Dario e Umberto sembrava piuttosto contrariato che noi non ritenessimo fattibile candidarci nelle nostre zone.
Forse non ci siamo ben spiegati e me ne scuso, ma questi sono i problemi per cui noi del CD ci siamo per così dire 'inalberati':
A) Da come scrivevate sembrava che non voleste fare nessuna attività di tipo volantinaggio o similari, neanche in futuro e questo ci ha lasciato di stucco. Insomma: sembrava che le avreste escluse a priori.
B) Il fatto di non volersi candidare non può essere usato di per sè come una critica, ma per come l'avevate posta voi sul forum non si era capito nè il perchè nè il per il come. Cosa che può voler dire: non abbiamo voglia di fare quello che un movimento politico come si deve deve fare. Poi con Nicola questo punto si era chiarito, però ricordo che NDE è un partito (e sta scritto bello grosso) e se si decide di non provare neanche a candidarsi bisogna almeno spiegare il perchè ed il per come se no la cosa puzza e neanche piace molto a chi deve leggere (come il sottoscritto, che pure all'inizio se ne è ben veduto dall'intervenire nella discussione, se non quando tirato dentro, ci tengo a sottolinearlo).
E' tempo, credo, per NDE di fare dell'autocritica, di individuare le mancanze o le storture e di correggerle, se possibile. Altrimenti, lasciando passare, temo che col tempo NDE diventerà come qualsiasi altro partito. Inutile infatti criticare il movimento 5 stelle, se non siamo capaci di criticare il nostro.
E fin qui... il punto, e anticipo subito un punto, è questo: non potete aspettare che siamo sempre noi del CD a dover fare autocritica (e voi non immaginate neanche quanta ne facciamo), esporre problemi o quant'altro.
Ora che tu ti lanci ed esponi le tue critiche mi fa felicissimo, però aggiungo anche una cosa: era anche ora che qualcuno lo facesse.
Non crediate che noi del CD stiamo a girarci i pollici... facciamo tanto, anzi troppo, e non possiamo di certo stare dietro a tutte le magagne, tanto più se non le vediamo o per noi non sono tali.
Primo punto. La diversità è una ricchezza. Se si vuole veramente creare Democrazia, è necessaria sapersi porre in maniera aperta e disposta al dialogo. Essere convinti delle proprie posizioni non significa per forza dover attaccare quelle altrui, soprattutto se si conoscono poco. Chi si conosce bene da una vita può anche scambiare qualche insulto scherzosamente, e questo non lederà il legame. Tra persone che non si conoscono, e con cui si cerca di instaurare un rapporto di collaborazione, fiducia e rispetto, è intollerabile dare in escandescenze, usare un linguaggio forte e non rispettoso. Se un socio cerca di portare delle proposte nuove non bisogna troncargli le gambe, si dovrebbero ascoltare e discuterne assieme, nel maggior numero di soci possibile, con calma magari, e cercare di vedere se sono condivise o meno. A maggioranza, è semplice.. Se poi non vengono accettate va bene così.
Appunto, a maggior ragione quel che avevate esposto sul forum dalla prima riunione ci aveva lasciato di stucco.
Due persone su quattro del costituendo Local Veneto-Friuli hanno deciso di lasciare NDE per questo primo punto.
Forse non hai letto bene, ma Paolo credeva addirittura di non essere socio: non è che se ne è andato, non è mai stato dentro.. o meglio, c'era dentro, ma solo per noi del CD che abbiamo in mano l'elenco dei soci. Ma se lui per primo non credeva di esserci dentro...
E ritornando al punto di prima: le decisioni (statuto, regolamento e prassi docet), in particolare quando riguardano attività e modus operandi, si prendono in sede di assemblea, ovvero o sul forum o durante le riunioni generali su Skype.
Poi il local ha una sua autonomia, ma voi siete andati oltre prospettando attività e altro che non collidevano e anzi andavano anche contro... ma insomma... devo proprio ripetermi?
Secondo punto. Per cambiare veramente il modo di fare politica bisogna cominciare dalle relazioni interne a noi. Se si cerca la candidatura a ogni costo, se si cerca l'apparenza più che il contenuto, non si va da nessuna parte. Ci vuole trasparenza. Spesso si parla di migliaia di soci, quando in realtà di attivi non ne esistono molti. Si dice spesso "ma anche negli altri partiti i soci attivi sono pochi". Ma sbaglio o noi vogliamo essere diversi? Mi chiedo: ha senso in un progetto come NDE considerare la differenza tra soci attivi e non attivi? Tutti i soci dovrebbero essere attivi, no? Per essere attivi non significa che si debba fare un gazebo per forza o un volantinaggio, può essere attivo anche un pensionato portando il suo contributo di esperienza.
Forse non è chiara una cosa: NDE è nata per candidarsi (e sta scritto bello grosso)
Non si cambia la politica, l'Italia e tutto il resto standosene comodamente seduti o distribuendo qualche volantino cercando di convincere chi passa che Berlusconi e Bersani sono incapaci.
Bisogna agire.
E agire realmente.
E la differenza tra soci attivi e non attivi sta tutto in una differenza: uno si attiva (nei modi che vuole: anche scrivere sul forum) e l'altro no. Ma è una differenza informale, in quanto non comporta differenze dal lato del potere di voto o altre cose così.
Chiunque può essere attivo, ma di certo non con il pensiero.
Quello non lo consideriamo attivo.
Non di meno è comunque un socio.
Farà solo numero? Amen, ma magari dopo due mesi si attiva (e guarda a caso è successo più e più volte). Inoltre non ho capito cosa proporresti per questo problema.
Terzo punto. I soldi. NDE non riceve finanziamenti pubblici. Verissimo. Ma questo non significa che bisogna tartassare le persone per ottenere donazioni. Già il fatto che ogni "carica" come 150 o Direttivo comporti una donazione mensile mi sembra sciocco. Credo che uno dei 150 o del Direttivo debba "per convinzione e pensiero" portare delle donazioni, non certo perchè è stabilito da una regola. Io sono per la volontarietà. Chi fa volontariamente e gratuitamente fa di più e meglio. Questo porterebbe un miglioramento consistente delle relazioni e del clima interno a mio parere.
Tartassare? Scusa??? Hai detto tartassare?
E pensare che quello che ha il nonno nato a Genova sono io....
Se per questo la regola della donazione mensile (che in realtà è molto informale, in realtà è più che altro una 'pressante' richesta di donazione con una cadenza che almeno non sia di anno in anno o di 6 mesi in 6 mesi) è stata messa proprio per un motivo: sai quale? Perchè nessuno donava.
E guarda a caso le donazioni (poche, ma qualcosa) sono cominciate ad arrivare proprio quando abbiamo cominciato a dire: donate donate donate che ci stiamo incaxxando.
E non che prima non lo dicessimo, ma dire: per favore, abbiamo dei costi, non avreste 5 euro gentilmente da donare? Non serviva a nulla.
Clima interno? Se basta chiedere pochi spiccioli per rovinare il clima interno (? tutto sto rovinare non lo vedo tra l'altro) allora significa che di cambiare qualcosa e di portare avanti un progetto a cui si è aderito non importa un fico secco.
Quarto punto. Il modo di operare. Credo che il metodo seguito attualmente da NDE non sia proficuo, e vi spiego il perchè. Si sta cercando di fare troppe cose, ma le risorse sono poche. Ci si vuole Candidare, si vuole sviluppare un Programma, si vogliono creare i Local, si vuole fare un Giornale, si vuole seguire un Blog, si vogliono fare gazebi e volantinaggi. Ma gira che ti rigira si è sempre gli stessi. Inviterei il CD a pensare in un'ottica di pianificazione. Prima metterei giù il Programma in ogni sua tematica, in linea generale. Il discorso "NDE non ha un'idea su questo argomento" non può funzionare a lungo. Perchè se così stanno le cose, come si può pretendere di essere votati? Poi mi concentrerei sul supporto ai Local. Supporto, perchè di per sé i Local sono sinonimo di attività sul territorio, che sono necessariamente diverse dal livello Nazionale. Sul territorio il local potrà fare il gazebo, il volantinaggio, la conferenza, la festa della partecipazione, lo spritz culturale. Infine quando le cose girano appieno si può pensare a fare un Giornale, e a Candidarsi. Secondo me è così, per gradi, che si costruisce legittimazione e consenso.
Ma por...... miseriaccia! Leggiti le FAQ! Il programma non lo costruisco io, non lo costruisce Marcello, nè Dario nè chichessia, lo costruiscono tutti insieme.
E tra parentesi di mio posso dire di aver creato e sottoposto a NDE due programmi praticamente dal nulla (esteri e sicurezza in fase di completamento) partendo da quel pochissimo che c'era sul forum o di cui si era discusso durante delle riunioni su Skype, una faticaccia immane tra l'altro, che non mi si chieda di ripetere.
Ah! E dimenticavo anche il programma di Torino, su cui in realtà più che altro è stata una attività di brain storming che per fortuna non ho condotto da solo, ma fisicamente anche quello l'ho compilato io.
Vuoi che una tematica sia approfondita? Fai le tue proposte, entra nel dettaglio, esprimi il tuo pensiero e se lo faranno anche altri soci (magari trainati da te) il programma completo verrà fuori.
E l'idea 'NDE non ha un'idea su questo argomento, ecc..' non solo è corretta, ma è razionale e logica.
Lo sai cosa è venuto a chiedermi una persona (un mio amico ovviamente, da cui anche la risposta molto cattiva e fatta in simpatia) una volta? Che cavolo di idea aveva NDE sul problema della posizione dei cassonetti della mia città. Sai cosa li ho risposto? "Secondo te NDE ha una idea su quel che ha indosso la tua ragazza? Perchè io ce ne ho una, ma non credo ti interessi, e tutto sommato non interessa neanche me, puoi immaginare NDE...".
Ovviamente il tono era scherzoso da un lato e dall'altro, ma non di meno l'esempio è esplicativo.
Non si può avere una idea su tutto, ne è necessario.
Se ti chiedono che politica l'Italia deve avere verso il Tagikistan a te interessa? Credo che al 99,99% della popolazione italiana non interessi (ne sappia dove sia), non di meno arriverà sempre qualcuno a chiedertelo.
Sul fare troppe cose sono d'accordo, peccato che sono cose che vanno fatte, magari se ne possono cancellare una o due (e di quelle che mi citi infatti una o due non se ne parla più da un pezzo), però le altre rimangono da fare.
Però candidarsi... candidarsi non è l'ultima delle attività, è la prima.
Siamo un partito, ed un partito che non si candida non è un partito, ma un circolo culturale fine a se stesso.
Poi ci si candida dove ci si sono le condizioni di candidarsi, dove non ci sono le condizioni ovviamente non ci si candida, ma questo è un altro discorso.
x rispondere a Nicola
L'assemblea nazionale (ma ricordate che quelle su Skype non hanno meno valore, le decisioni e le linee di indirizzo lì prese valgono tanto quanto quelle di una riunione nazionale) come già detto si terrà a settembre o ottobre a Roma.
Ospite- Ospite
Re: Riflessioni su NDE
Anche a seguito del secondo incontro dei soci attivi nde in Veneto (Nicola Splendore ed io) ho avuto modo di chiarire alcune posizioni personali che necessitavano di essere esplicate. Di seguito riporto il mio pensiero riguardo a come cambiare la politica e quindi anche a cosa dovrebbe fare NDE.
Se si vuole cambiare la politica c'è bisogno di cambiare dal basso, dalla base.
Questo per me significa che le istanze popolari devono arrivare fino ai vertici della politica.
Per cambiare la politica va cambiata l'idea stessa di politica e dei suoi standard che ognuno di noi ha interiorizzato a causa della cattiva politica. In quanto all'oggetto, si deve parlare anzitutto di Problemi reali del Paese, in quanto al mezzo, bisogna cambiare il Modello "televisivo" e "di facciata" promosso dai media e dai politici di professione, che hanno contaminato con il loro cattivo esempio quella che si potrebbe altrimenti definire una "nobile missione", ovvero farsi carico della responsabilità di gestire la cosa comune per il bene di tutti.
Ma come si cambiano questi modelli sbagliati, così fortemente ancorati al nostro (di italiani e di occidentali) modo di pensare?
Per farlo si devono organizzare dibattiti, momenti di incontro, di dialogo, di approfondimento. Per cambiare la politica vanno cambiate le aspettative e le idee della base, in senso migliorativo, e per farlo dobbiamo usare la Cultura. Bisogna accrescere la cultura politica e la conoscenza degli ambiti e dei problemi con cui la politica ha a che fare. (Difficile pensare a una nuova mentalità se si utilizzano metodi già in uso da anni. Difficile gestire l'economia, ad esempio, se non si conoscono le sue regole.)
Questo presuppone un lavoro lungo e ingrato, che parte dal basso, appunto dalle persone.
Se ci si vuole candidare ora come partito, e questo è uno dei punti fermi di NDE, non si potrà fornire una vera alternativa, perchè non c'è la cultura politica, non c'è la preparazione, non ci sono i metodi diversi. Ci si limiterà a cambiare l'immagine, il simbolo, gli slogan, ma purtroppo si rimarrà ancorati al vecchio.
C'è bisogno di una fase di promozione culturale, e di confronto sociale, per costruire una Unità di Intenti all'interno della Popolazione.
A quel punto la Base, il Popolo, si esprimerà in Meglio, creando un partito meritevole, capace di cambiare veramente le cose. Quel partito, perchè no, potrebbe essere NDE.
A quanto leggo dallo Statuto, NDE è sia associazione, che movimento, che partito.
Approfondirò l'analisi nello spazio dedicato al nuovo statuto, ma ci tengo a precisare che se così stanno le cose, allora NDE da Statuto individua più funzioni:
- promozione culturale (associazione)
- confronto, dialogo con la società (associazione/movimento)
- costruzione di un programma (partito)
- candidatura (partito)
e ovviamente la promozione di NDE stessa, in parallelo a queste funzioni.
Da quel che ho potuto vedere in questi mesi a me sembra che NDE si concentri molto sulla promozione di se stessa (NDE), e sulla funzione di partito, ma non ho visto molto a livello di promozione culturale e dialogo con la società.
Io personalmente, sono interessato più alla funzione culturale e di dialogo con la società, piuttosto che all'aspetto partitico.
Sto cercando ancora di capire se questo può essere coerente all'interno di NDE, e se c'è qualcuno disposto a fare anche queste funzioni, o se invece si punta al momento su altro. Perchè può essere una scelta legittima, di puntare su altro: il CD ha tutto il diritto di privilegiare altri aspetti.
Ma in tal caso, mi sa che le nostre strade si divideranno, e cercherò altri luoghi per sviluppare le mie priorità.
Se si vuole cambiare la politica c'è bisogno di cambiare dal basso, dalla base.
Questo per me significa che le istanze popolari devono arrivare fino ai vertici della politica.
Per cambiare la politica va cambiata l'idea stessa di politica e dei suoi standard che ognuno di noi ha interiorizzato a causa della cattiva politica. In quanto all'oggetto, si deve parlare anzitutto di Problemi reali del Paese, in quanto al mezzo, bisogna cambiare il Modello "televisivo" e "di facciata" promosso dai media e dai politici di professione, che hanno contaminato con il loro cattivo esempio quella che si potrebbe altrimenti definire una "nobile missione", ovvero farsi carico della responsabilità di gestire la cosa comune per il bene di tutti.
Ma come si cambiano questi modelli sbagliati, così fortemente ancorati al nostro (di italiani e di occidentali) modo di pensare?
Per farlo si devono organizzare dibattiti, momenti di incontro, di dialogo, di approfondimento. Per cambiare la politica vanno cambiate le aspettative e le idee della base, in senso migliorativo, e per farlo dobbiamo usare la Cultura. Bisogna accrescere la cultura politica e la conoscenza degli ambiti e dei problemi con cui la politica ha a che fare. (Difficile pensare a una nuova mentalità se si utilizzano metodi già in uso da anni. Difficile gestire l'economia, ad esempio, se non si conoscono le sue regole.)
Questo presuppone un lavoro lungo e ingrato, che parte dal basso, appunto dalle persone.
Se ci si vuole candidare ora come partito, e questo è uno dei punti fermi di NDE, non si potrà fornire una vera alternativa, perchè non c'è la cultura politica, non c'è la preparazione, non ci sono i metodi diversi. Ci si limiterà a cambiare l'immagine, il simbolo, gli slogan, ma purtroppo si rimarrà ancorati al vecchio.
C'è bisogno di una fase di promozione culturale, e di confronto sociale, per costruire una Unità di Intenti all'interno della Popolazione.
A quel punto la Base, il Popolo, si esprimerà in Meglio, creando un partito meritevole, capace di cambiare veramente le cose. Quel partito, perchè no, potrebbe essere NDE.
A quanto leggo dallo Statuto, NDE è sia associazione, che movimento, che partito.
Approfondirò l'analisi nello spazio dedicato al nuovo statuto, ma ci tengo a precisare che se così stanno le cose, allora NDE da Statuto individua più funzioni:
- promozione culturale (associazione)
- confronto, dialogo con la società (associazione/movimento)
- costruzione di un programma (partito)
- candidatura (partito)
e ovviamente la promozione di NDE stessa, in parallelo a queste funzioni.
Da quel che ho potuto vedere in questi mesi a me sembra che NDE si concentri molto sulla promozione di se stessa (NDE), e sulla funzione di partito, ma non ho visto molto a livello di promozione culturale e dialogo con la società.
Io personalmente, sono interessato più alla funzione culturale e di dialogo con la società, piuttosto che all'aspetto partitico.
Sto cercando ancora di capire se questo può essere coerente all'interno di NDE, e se c'è qualcuno disposto a fare anche queste funzioni, o se invece si punta al momento su altro. Perchè può essere una scelta legittima, di puntare su altro: il CD ha tutto il diritto di privilegiare altri aspetti.
Ma in tal caso, mi sa che le nostre strade si divideranno, e cercherò altri luoghi per sviluppare le mie priorità.
Ospite- Ospite
Re: Riflessioni su NDE
Il punto è 1 e solamente 1.
Una attività non vuol dire cancellare l'altra.
Tralasciando il fatto che la distinzione tra associazione/movimento o partito è puramente cosmetica (ovvero di nomi) la promozione culturale e tutto il resto non può che essere funzionale all'attività principe di un partito (come enunciato anche dall'art 49 della costituzione): quindi costruire un programma e condurre attività politica elettorale.
Si vuol fare promozione culturale? Bene.
Ma la promozione culturale deve essere in funzione di una crescita di NDE e delle attività politiche di NDE.
Non il contrario ovviamente.
Questo vuol anche dire che se non ci sono le risorse per fare promozione culturale, non la si fà.
Effettivamente non sò quanti di voi abbiano realmente una idea chiara di cosa vuol dire fare promozione culturale: organizzare incontri è una cosa tutt'altro che facile.
Ne ho avuto la dimostrazione proprio ieri in quanto Andrea Tiberti, come presidente della Società di Mutuo Soccorso del suo paese aveva organizzato una mostra, previo dibattito, tra tutte le SOMS della provincia di Alessandria.
Ebbene a parte la mostra che gli ha richiesto fatiche non indifferenti l'incontro, pure pubblicizzato, pure legato ad una mostra e che pure è andato molto bene alla fin dei conti non ha visto che la partecipazione di una trentina di persone, di cui il 90% erano presidenti di altre SOMS (e le SOMS rappresentate erano 62, quindi vuol dire che molti interessati pure per un motivo o per l'altro non sono venuti). Incontro che comunque anche solo prepararlo ha richiesto tempo in quanto gli è costato ricerche storiche, contattare i due relatori e via dicendo.
Volete fare promozione culturale? Fatela, nessuno ve lo vieta: anzi! Però deve essere:
A) funzionale all'attività politica di NDE in quanto la promozione culturale fine a se stessa lascia il tempo che trova in quanto se rimane fine a se stessa tale rimarrà e non smuoverà una sola coscienza o persona: vi ascolterà chi vuole ascoltarvi, chi non vuole ascoltarvi non vi ascolterà.
B) Non deve drenare risorse che potrebbero essere spese in maniera più efficace: se l'utilità margine di un incontro è inferiore a quello di un buon volantinaggio si opta per il volantinaggio.
Non di meno visto che parliamo di promozione culturale personalmente ho l'intenzione di organizzare della 'promozione culturale' su temi centrali di NDE in futuro, ma non di meno tale promozione comunque sarà legata alle attività e obiettivi di NDE. Perchè, e te lo dico chiaramente, se speri di fare promozione culturale alla nazione attraverso NDE (che comunque non è un oggetto che si sfrutta e poi si butta nel cestino quando non piace più, questo sia chiaro... ricordo che in documento che spiega ai soci come funziona a NDE c'è la famosa citazione di Kennedy 'non pensare a quel che lo stato può fare per te, ma quello che tu puoi fare per lo stato', togli stato e metti NDE e otterrai qual'è la filosofia di NDE) allora caschi male: in quanto non ne abbiamo le risorse (e non ce le hanno neanche il M5S o FLI tanto per essere chiari e tutto sommato neanche il PD ed il PDL in quanto poi bene o male finiscono per rivolgersi sempre e solamente alle loro fette di elettorato), se non in chiave funzionale per l'appunto.
Per ora noi ci limitiamo ad attirare chi sta cercando qualcosa come NDE, e sono in tanti, per questo è importante farci conoscere. Una volta che avremo costruito una base solida e avremo risorse se non in abbondanza almeno quelle necessarie si potrà pensare di fare promozione culturale fine a se stessa senza ricadute dirette, ma per ora proprio no.
e ribadendo quanto scritto sopra:
Questa frase è intrinsecamente triste ed egoista, spero che tu te ne accorga.
Una attività non vuol dire cancellare l'altra.
Tralasciando il fatto che la distinzione tra associazione/movimento o partito è puramente cosmetica (ovvero di nomi) la promozione culturale e tutto il resto non può che essere funzionale all'attività principe di un partito (come enunciato anche dall'art 49 della costituzione): quindi costruire un programma e condurre attività politica elettorale.
Si vuol fare promozione culturale? Bene.
Ma la promozione culturale deve essere in funzione di una crescita di NDE e delle attività politiche di NDE.
Non il contrario ovviamente.
Questo vuol anche dire che se non ci sono le risorse per fare promozione culturale, non la si fà.
Effettivamente non sò quanti di voi abbiano realmente una idea chiara di cosa vuol dire fare promozione culturale: organizzare incontri è una cosa tutt'altro che facile.
Ne ho avuto la dimostrazione proprio ieri in quanto Andrea Tiberti, come presidente della Società di Mutuo Soccorso del suo paese aveva organizzato una mostra, previo dibattito, tra tutte le SOMS della provincia di Alessandria.
Ebbene a parte la mostra che gli ha richiesto fatiche non indifferenti l'incontro, pure pubblicizzato, pure legato ad una mostra e che pure è andato molto bene alla fin dei conti non ha visto che la partecipazione di una trentina di persone, di cui il 90% erano presidenti di altre SOMS (e le SOMS rappresentate erano 62, quindi vuol dire che molti interessati pure per un motivo o per l'altro non sono venuti). Incontro che comunque anche solo prepararlo ha richiesto tempo in quanto gli è costato ricerche storiche, contattare i due relatori e via dicendo.
Volete fare promozione culturale? Fatela, nessuno ve lo vieta: anzi! Però deve essere:
A) funzionale all'attività politica di NDE in quanto la promozione culturale fine a se stessa lascia il tempo che trova in quanto se rimane fine a se stessa tale rimarrà e non smuoverà una sola coscienza o persona: vi ascolterà chi vuole ascoltarvi, chi non vuole ascoltarvi non vi ascolterà.
B) Non deve drenare risorse che potrebbero essere spese in maniera più efficace: se l'utilità margine di un incontro è inferiore a quello di un buon volantinaggio si opta per il volantinaggio.
Non di meno visto che parliamo di promozione culturale personalmente ho l'intenzione di organizzare della 'promozione culturale' su temi centrali di NDE in futuro, ma non di meno tale promozione comunque sarà legata alle attività e obiettivi di NDE. Perchè, e te lo dico chiaramente, se speri di fare promozione culturale alla nazione attraverso NDE (che comunque non è un oggetto che si sfrutta e poi si butta nel cestino quando non piace più, questo sia chiaro... ricordo che in documento che spiega ai soci come funziona a NDE c'è la famosa citazione di Kennedy 'non pensare a quel che lo stato può fare per te, ma quello che tu puoi fare per lo stato', togli stato e metti NDE e otterrai qual'è la filosofia di NDE) allora caschi male: in quanto non ne abbiamo le risorse (e non ce le hanno neanche il M5S o FLI tanto per essere chiari e tutto sommato neanche il PD ed il PDL in quanto poi bene o male finiscono per rivolgersi sempre e solamente alle loro fette di elettorato), se non in chiave funzionale per l'appunto.
Per ora noi ci limitiamo ad attirare chi sta cercando qualcosa come NDE, e sono in tanti, per questo è importante farci conoscere. Una volta che avremo costruito una base solida e avremo risorse se non in abbondanza almeno quelle necessarie si potrà pensare di fare promozione culturale fine a se stessa senza ricadute dirette, ma per ora proprio no.
e ribadendo quanto scritto sopra:
Ma in tal caso, mi sa che le nostre strade si divideranno, e cercherò altri luoghi per sviluppare le mie priorità.
Questa frase è intrinsecamente triste ed egoista, spero che tu te ne accorga.
Ospite- Ospite
Re: Riflessioni su NDE
Se provi a rileggere il mio intervento appare nitido come dall'inizio alla fine ci sia un ragionamento sull'innovazione della politica, non certo sui miei fini personali o su chissà cosa. E quando parlo di promozione culturale e di dialogo non parlo evidentemente di fare incontri su Picasso o su Pascoli, bensì di parlare di istruzione, immigrazione, lavoro, europa.. ovvero di come la gente vuole affrontare i problemi, e sono le tematiche che andrebbero sviluppate anche nel programma.
La differenza tra associazione, movimento e partito è tutt'altro che cosmetica te l'assicuro. Hanno ruoli organizzazione e vincoli differenti.
E' triste invece come tu cerchi di attaccare la mia argomentazione, come se volessi usare NDE per altri scopi diversi da quelli iniziali. Al contrario io ho portato la mia idea di come cambiare veramente la politica, e ho chiesto se poteva essere coerente con quella di NDE.
La differenza tra associazione, movimento e partito è tutt'altro che cosmetica te l'assicuro. Hanno ruoli organizzazione e vincoli differenti.
E' triste invece come tu cerchi di attaccare la mia argomentazione, come se volessi usare NDE per altri scopi diversi da quelli iniziali. Al contrario io ho portato la mia idea di come cambiare veramente la politica, e ho chiesto se poteva essere coerente con quella di NDE.
Ospite- Ospite
Re: Riflessioni su NDE
Cosa a cui credo di aver risposto, a maggior ragione non commento ulteriormente.
Ospite- Ospite
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