Giovani in Parlamento Si o No?
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Gennaro.Costantino
archimede/fabio pareto
n.napoli
Marcello.DeVita
8 partecipanti
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re
probabilmente cercano di farlo passare per fare entrare il "TROTA" come senatur o come onorevole...
Ospite- Ospite
e se i giovani??
Visto il dilagarsi di condizioni giovanili sempre più esasperanti causa di bullismo, alcool droga e cattivi comportamenti che a mio avviso influiscono si sulla società ma sono malessere nascosto di un problema bensì più grande ovvero la mancanza di un IO del giovane che non riesce a riconoscersi pienamente nella sua figura e quindi in tutti i suoi aspetti ma ha sempre bisogno di legarsi inscindibilmente agli altri anche nelle minime cose.
Da qui l'attaccamento al gruppo che spesse volte diviene il branco quasi a delinearne la totale assenza di ragione e prevalenza dell'istinto animale.
ecco in questo senso volendo noi far si che i giovani possano candidarsi al parlamento e al senato in tempi molto più anticipati rispetto ai precedenti io mi chiedo se non serva un passo precedente a questo.
Favorevole al cento per cento su questa proposta, personalmente credo che ci sia anche il bisogno di creare una coscienza anticipatoria rispetto ad un ruolo nella società anche politica e mi chiedevo se non fosse il caso di diminuire anche l'età per la capacità di agire a 16 anni che a mio avviso porterebbe i giovani ad avere un ruolo più determinante nella loro crescita, consentendo anche loro quella libertà che cercano ma che essa stessa dipenderà dal loro modo di muoversi tra la giungla del mondo.
Li renderà "spero" più consapevoli delle loro azioni e pertanto agiranno di conseguenza nella conoscenza di ciò che gli spetta al verificarsi di determinate condizioni, inoltre da un punto di vista penale non si sentiranno più autorizzati ad essere intoccabili vista la loro età ma subiranno veramente su di loro le conseguenze dell’errore commesso.
Se è vero che i tempi cambiano ciò non significa che il rispetto della persona debba venire meno e purtroppo è quello che spesso e volentieri si tende a vedere nei nostri giovanissimi
Con questa diminuzione dell’età inoltre daremmo la possibilità alla stragrande maggioranza dei giovani che rispetta le regole di sentirsi più forti nel loro essere e di costruirsi un futuro con ideali più sani.
Il furbo non è chi millanta le persone ma furbo è colui che le rispetta e che ha capito come funziona.
Sono stufo di sentire che diventare grandi significa adeguarsi a ciò che dicono gli altri.
un saluto a tutti
Nicola Splendore
Da qui l'attaccamento al gruppo che spesse volte diviene il branco quasi a delinearne la totale assenza di ragione e prevalenza dell'istinto animale.
ecco in questo senso volendo noi far si che i giovani possano candidarsi al parlamento e al senato in tempi molto più anticipati rispetto ai precedenti io mi chiedo se non serva un passo precedente a questo.
Favorevole al cento per cento su questa proposta, personalmente credo che ci sia anche il bisogno di creare una coscienza anticipatoria rispetto ad un ruolo nella società anche politica e mi chiedevo se non fosse il caso di diminuire anche l'età per la capacità di agire a 16 anni che a mio avviso porterebbe i giovani ad avere un ruolo più determinante nella loro crescita, consentendo anche loro quella libertà che cercano ma che essa stessa dipenderà dal loro modo di muoversi tra la giungla del mondo.
Li renderà "spero" più consapevoli delle loro azioni e pertanto agiranno di conseguenza nella conoscenza di ciò che gli spetta al verificarsi di determinate condizioni, inoltre da un punto di vista penale non si sentiranno più autorizzati ad essere intoccabili vista la loro età ma subiranno veramente su di loro le conseguenze dell’errore commesso.
Se è vero che i tempi cambiano ciò non significa che il rispetto della persona debba venire meno e purtroppo è quello che spesso e volentieri si tende a vedere nei nostri giovanissimi
Con questa diminuzione dell’età inoltre daremmo la possibilità alla stragrande maggioranza dei giovani che rispetta le regole di sentirsi più forti nel loro essere e di costruirsi un futuro con ideali più sani.
Il furbo non è chi millanta le persone ma furbo è colui che le rispetta e che ha capito come funziona.
Sono stufo di sentire che diventare grandi significa adeguarsi a ciò che dicono gli altri.
un saluto a tutti
Nicola Splendore
Ospite- Ospite
giovani in parlamento si o no ?
soloooo giovani in politica basta cn questi vecchiiiiii senza offesaaaaaaaa largo ai giovaniiiiiiiii !!!!!! LEGGENDo qua e la nella discussione ho pensato una cosa...ma far entrare un ragazzo di 18 anni in senato o in parlamento nn sara troppo ? cioe nn vorrei che poi ci ritrovassimo cn 4 scalmanati pazzi senza offesa...cioe sappiamo cm sn i giovani d'oggi poi nn so ma cmq so che ci sn molti giovani pieni di idee buona volonta e amore x il paese quindi forse sarebbe meglio creare devi veri e propri partiti giovanili gruppi associazioni poltiche ed avanzare piano piano per poi entrare in parlamento o cose del genere sn sicuro che un paritito fatto da giovani puo avere molto successo
antonetto- Messaggi : 3
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Re: Giovani in Parlamento Si o No?
Questo articolo farà riflettere molto:
http://it.notizie.yahoo.com/19/20110408/tpl-comuni-anci-sindaco-piu-giovane-ital-1204c2b.html
"Il record per l'eta' spetta a Nicola Chionetti, sindaco di Dogliani, un piccolo Comune piemontese di quasi 5mila abitanti, che con i suoi 24 anni e' il piu' giovane sindaco d'Italia. Questo e' quanto emerge dal Rapporto 'I giovani amministratori italiani' realizzato da Cittalia Fondazione Anci Ricerche e presentato nell'ambito della III^ Assemblea nazionale Anci Giovane in corso oggi e domani a Taormina. Tra gli amministratori nati nel 1990 si contano nel complesso 162 consiglieri, 8 assessori (si trovano nei Comuni del Nord con meno di 2mila abitanti) e un vice sindaco eletto nel Comune di Roccafranca (BS). Tra gli 8 assessori giovanissimi (7 uomini e 1 donna), rileva il Rapporto, c'e' un unico rappresentante meridionale eletto in un Comune calabrese in provincia di Cosenza."
Da questo rapporto emergono due fattori importanti 1) la quasi assenza di giovani anche nelle amministrazioni più piccole e secondo la totale infondatezza della paura che se venisse permesso ai giovani under 25 di candidarsi al Parlamento non diventerebbe certo un Parlamento di 18enni ma stimolerebbe solamente una maggiore partecipazione giovanile nella politica. nel sociale e nei problemi dello Stato italiano.
http://it.notizie.yahoo.com/19/20110408/tpl-comuni-anci-sindaco-piu-giovane-ital-1204c2b.html
"Il record per l'eta' spetta a Nicola Chionetti, sindaco di Dogliani, un piccolo Comune piemontese di quasi 5mila abitanti, che con i suoi 24 anni e' il piu' giovane sindaco d'Italia. Questo e' quanto emerge dal Rapporto 'I giovani amministratori italiani' realizzato da Cittalia Fondazione Anci Ricerche e presentato nell'ambito della III^ Assemblea nazionale Anci Giovane in corso oggi e domani a Taormina. Tra gli amministratori nati nel 1990 si contano nel complesso 162 consiglieri, 8 assessori (si trovano nei Comuni del Nord con meno di 2mila abitanti) e un vice sindaco eletto nel Comune di Roccafranca (BS). Tra gli 8 assessori giovanissimi (7 uomini e 1 donna), rileva il Rapporto, c'e' un unico rappresentante meridionale eletto in un Comune calabrese in provincia di Cosenza."
Da questo rapporto emergono due fattori importanti 1) la quasi assenza di giovani anche nelle amministrazioni più piccole e secondo la totale infondatezza della paura che se venisse permesso ai giovani under 25 di candidarsi al Parlamento non diventerebbe certo un Parlamento di 18enni ma stimolerebbe solamente una maggiore partecipazione giovanile nella politica. nel sociale e nei problemi dello Stato italiano.
Re: Giovani in Parlamento Si o No?
24 anni! Per la media italiana è un record! Tutti i miei complimenti!
Comunque notare come i giovani riescano ad entrare solo nei piccoli comuni dove magari ci sono anche proprio problemi di numeri o l'attivismo del singolo viene preso molto in considerazione e non subentrano segreterie di partito o altro... insomma quei pochi riescono a farsi strada più grazie a condizioni ambientali che per il loro valore (che sicuramente hanno).
Comunque notare come i giovani riescano ad entrare solo nei piccoli comuni dove magari ci sono anche proprio problemi di numeri o l'attivismo del singolo viene preso molto in considerazione e non subentrano segreterie di partito o altro... insomma quei pochi riescono a farsi strada più grazie a condizioni ambientali che per il loro valore (che sicuramente hanno).
Ospite- Ospite
Re: Giovani in Parlamento Si o No?
la proposta di legge è stata approvata dal consiglio dei ministri.
Il Consiglio dei Ministri dello scorso 13 aprile ha approvato una proposta dei ministri Giorgia Meloni e Roberto Calderoli, rispettivamente alle Politiche Giovanili e alle Riforme, che prevede l'abbassamento dell'età, per potersi candidare e farsi eleggere a deputato alla Camera e a senatore al Senato della Repubblica. La proposta prevede l'eleggibilità a deputato a 18 anni e a senatore a 25 anni, di fatto determinando la coincidenza tra elettorato attivo e quello passivo. Fino ad oggi, infatti, è possibile votare per la Camera dei Deputati al raggiungimento del 18esimo anno di età, ma si può essere eletti deputati a 25 anni di età. Per il Senato, invece, si può votare solo al raggiungimento dei 25 anni, ma essere eletti solo a 40 anni. La ratio della norma proposta è duplice: allinearsi alle norme europee, che prevedono in quasi tutti gli stati l'elettorato passivo a 18 anni, con la sola eccezione della Francia, che consente la candidatura a deputato solo ai 23 anni di età; abbassare l'età dell'elettorato passivo, per cercare di mandare un segnale di inclusione della politica e delle istituzioni verso i giovani. Certo, non sarà di certo questa norma a determinare lo svecchiamento delle istituzioni. Prendiamolo semmai come un segnale di apertura verso i più giovani.
fonte: www.studiocataldi.it
Il Consiglio dei Ministri dello scorso 13 aprile ha approvato una proposta dei ministri Giorgia Meloni e Roberto Calderoli, rispettivamente alle Politiche Giovanili e alle Riforme, che prevede l'abbassamento dell'età, per potersi candidare e farsi eleggere a deputato alla Camera e a senatore al Senato della Repubblica. La proposta prevede l'eleggibilità a deputato a 18 anni e a senatore a 25 anni, di fatto determinando la coincidenza tra elettorato attivo e quello passivo. Fino ad oggi, infatti, è possibile votare per la Camera dei Deputati al raggiungimento del 18esimo anno di età, ma si può essere eletti deputati a 25 anni di età. Per il Senato, invece, si può votare solo al raggiungimento dei 25 anni, ma essere eletti solo a 40 anni. La ratio della norma proposta è duplice: allinearsi alle norme europee, che prevedono in quasi tutti gli stati l'elettorato passivo a 18 anni, con la sola eccezione della Francia, che consente la candidatura a deputato solo ai 23 anni di età; abbassare l'età dell'elettorato passivo, per cercare di mandare un segnale di inclusione della politica e delle istituzioni verso i giovani. Certo, non sarà di certo questa norma a determinare lo svecchiamento delle istituzioni. Prendiamolo semmai come un segnale di apertura verso i più giovani.
fonte: www.studiocataldi.it
Ospite- Ospite
Re: Giovani in Parlamento Si o No?
Se venisse confermato il DDL al passaggio parlamentare (ed essendo una modifica costituzionale sarà ben dura, più che altro temo verrà inserito in un pacchetto più ampio di modifiche, senza contare comunque le logiche di coalizione) non potrei che dire che per una volta questa maggioranza ne ha azzeccata una e felicitarmi di questa scelta.
Sono un po' pessimista invero, ma è da un po' troppo che sento di parlare di questa cosa e risultati ancora non se ne sono visti.
Sono un po' pessimista invero, ma è da un po' troppo che sento di parlare di questa cosa e risultati ancora non se ne sono visti.
Ospite- Ospite
Re: Giovani in Parlamento Si o No?
Non credete che 18 anni per accedere al Parlamento siano troppo pochi? E' vero che ognuno di noi matura una propria opinione in maniera diversa rispetto a qualsiasi altro individuo, ma pensate che un 18enne possa essere veramente in grado di prendere decisioni di grande rilievo a tale età?
Io stesso noto una grandissima differenza tra quello che sono adesso e quello che ero a 18 anni. La questione da tenere in considerazione è l'esperienza; più facciamo esperienze, più maturiamo, più siamo in grado di prendere con cognizione di causa decisioni importanti.
Detto questo, mia modesta opinione, penso che l'età giusta sia 25 anni per entrambe le camere.
Io stesso noto una grandissima differenza tra quello che sono adesso e quello che ero a 18 anni. La questione da tenere in considerazione è l'esperienza; più facciamo esperienze, più maturiamo, più siamo in grado di prendere con cognizione di causa decisioni importanti.
Detto questo, mia modesta opinione, penso che l'età giusta sia 25 anni per entrambe le camere.
lorenzo-d- Messaggi : 168
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Re: Giovani in Parlamento Si o No?
La mia risposta è sì.
Se a 18 anni si ha il diritto di voto (elettorato attivo), allora si deve anche avere la possibilità di far parte dell'elettorato passivo come avviene infatti esattamente in praticamente tutti gli altri paesi al mondo per la camera bassa e solo con alcune eccezzioni alla camera alta.
Se non è maturi abbastanza per poter farsi eleggere allora non si è maturi neanche per votare qualcuno che deve essere eletto e viceversa.
Se in Italia è stato deciso che a 18 anni si è maggiorenni e pienamente maturi e si hanno tutti i doveri che può avere un 40enni (dai 18 anni in sù non c'è attenuante che tenga mi pare in tribunale ad esempio) allora è giusto che si abbiano gli stessi diritti., in questo caso se a 18 anni si può votare per la Camera allora è giusto che si possa anche essere eletti per tale istituto, se a 25 si vota per il senato idem (cosa che comunque cambierei, in quanto di fatto istituzionalmente in senato si ha una elezione su base regionale, quindi in realtà non vedo la diversità di età che valore pratico dovrebbe avere, certamente non si può definire un senato federale in quanto non ci sono rappresentanti eletti dalle entità amministrative di livello inferiore, però comunque essendo l'elezione su base regionale si ha già un senato nel quale almeno sulla carta i rappresentanti eletti dovrebbero rappresentare gli interessi locali almeno in parte, quindi a maggior ragione faccio fatica a concepire il motivo per il quale una parte della popolazione maggiorenne dovrebbe essere tagliata via dall'elezione dei suoi rappresentanti).
Se seguiamo il discorso esperienze allora dovrebbero poter essere eletti solo chi ha più di 60/70 anni.
Che poi non dimentichiamoci: sono gli elettori che devono decidere chi votare o meno, ora si potrà discuisire o meno sulla legge elettorale attuale (Che sicuramente è penosa e non facilita questo passaggio), però rimane il fatto che se secondo l'elettorale sono stati messi in lista degli incapaci (che abbiano 18 come 60 anni) basta non votare quella lista.
Se a 18 anni si ha il diritto di voto (elettorato attivo), allora si deve anche avere la possibilità di far parte dell'elettorato passivo come avviene infatti esattamente in praticamente tutti gli altri paesi al mondo per la camera bassa e solo con alcune eccezzioni alla camera alta.
Se non è maturi abbastanza per poter farsi eleggere allora non si è maturi neanche per votare qualcuno che deve essere eletto e viceversa.
Se in Italia è stato deciso che a 18 anni si è maggiorenni e pienamente maturi e si hanno tutti i doveri che può avere un 40enni (dai 18 anni in sù non c'è attenuante che tenga mi pare in tribunale ad esempio) allora è giusto che si abbiano gli stessi diritti., in questo caso se a 18 anni si può votare per la Camera allora è giusto che si possa anche essere eletti per tale istituto, se a 25 si vota per il senato idem (cosa che comunque cambierei, in quanto di fatto istituzionalmente in senato si ha una elezione su base regionale, quindi in realtà non vedo la diversità di età che valore pratico dovrebbe avere, certamente non si può definire un senato federale in quanto non ci sono rappresentanti eletti dalle entità amministrative di livello inferiore, però comunque essendo l'elezione su base regionale si ha già un senato nel quale almeno sulla carta i rappresentanti eletti dovrebbero rappresentare gli interessi locali almeno in parte, quindi a maggior ragione faccio fatica a concepire il motivo per il quale una parte della popolazione maggiorenne dovrebbe essere tagliata via dall'elezione dei suoi rappresentanti).
Se seguiamo il discorso esperienze allora dovrebbero poter essere eletti solo chi ha più di 60/70 anni.
Che poi non dimentichiamoci: sono gli elettori che devono decidere chi votare o meno, ora si potrà discuisire o meno sulla legge elettorale attuale (Che sicuramente è penosa e non facilita questo passaggio), però rimane il fatto che se secondo l'elettorale sono stati messi in lista degli incapaci (che abbiano 18 come 60 anni) basta non votare quella lista.
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Re: Giovani in Parlamento Si o No?
Umberto Banchieri ha scritto:
Se non è maturi abbastanza per poter farsi eleggere allora non si è maturi neanche per votare qualcuno che deve essere eletto e viceversa.
Non è proprio così.. Votare per eleggere qualcuno significa scegliere colui che ti rappresenta di più e che secondo te è capace di prendere delle decisioni importanti (legge elettorale attuale a parte). Non è detto che chi vota sappia prendere decisioni importanti, infatti col voto designa uno a compiere questo compito.
Sta qui la differenza tra voto attivo e voto passivo. Dubito che un 18enne possa avere grandi competenze a riguardo (anche se qualcuno potrebbe avanzare l'osservazione che il livello di competenza dei parlamentari di oggi è veramente basso, e quindi un diciottenne potrebbe fare anche meglio..).
lorenzo-d- Messaggi : 168
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Re: Giovani in Parlamento Si o No?
lorenzo-duranti ha scritto:Umberto Banchieri ha scritto:
Se non è maturi abbastanza per poter farsi eleggere allora non si è maturi neanche per votare qualcuno che deve essere eletto e viceversa.
Non è proprio così.. Votare per eleggere qualcuno significa scegliere colui che ti rappresenta di più e che secondo te è capace di prendere delle decisioni importanti (legge elettorale attuale a parte). Non è detto che chi vota sappia prendere decisioni importanti, infatti col voto designa uno a compiere questo compito.
Appunto, ma per designare uno non bisogna avere la maturità (almeno in linea teorica) necessaria che si dovrebbe avere per farsi eleggere? Se no c'è una mancanza di maturità anche nella scelta, e allora verrebbero elette persone a caso solo perchè la sparano grossa e via dicendo (cosa che in effetti è avvenuta in Italia, ma di questo dobbiamo ringraziare l'elettorato medio di riferimento di alcuni partiti, che non sono di certo i giovani sotto i 25 che rappresentano tra l'altro una fetta sempre più minoritaria dell'elettorato tra l'altro visto l'alzarsi dell'età media degli italiani, però vorrei mantenere il discorso sul piano teorico in quanto qui si sta parlando in fondo di diritti e doveri).
Se non fosse così allora, la getto lì come provocazione, perchè non far votare anche i bambini di 5 o 6 anni?
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Re: Giovani in Parlamento Si o No?
Umberto Banchieri ha scritto:lorenzo-duranti ha scritto:Umberto Banchieri ha scritto:
Se non è maturi abbastanza per poter farsi eleggere allora non si è maturi neanche per votare qualcuno che deve essere eletto e viceversa.
Non è proprio così.. Votare per eleggere qualcuno significa scegliere colui che ti rappresenta di più e che secondo te è capace di prendere delle decisioni importanti (legge elettorale attuale a parte). Non è detto che chi vota sappia prendere decisioni importanti, infatti col voto designa uno a compiere questo compito.
Appunto, ma per designare uno non bisogna avere la maturità (almeno in linea teorica) necessaria che si dovrebbe avere per farsi eleggere? Se no c'è una mancanza di maturità anche nella scelta, e allora verrebbero elette persone a caso solo perchè la sparano grossa e via dicendo (cosa che in effetti è avvenuta in Italia, ma di questo dobbiamo ringraziare l'elettorato medio di riferimento di alcuni partiti, che non sono di certo i giovani sotto i 25 che rappresentano tra l'altro una fetta sempre più minoritaria dell'elettorato tra l'altro visto l'alzarsi dell'età media degli italiani, però vorrei mantenere il discorso sul piano teorico in quanto qui si sta parlando in fondo di diritti e doveri).
Se non fosse così allora, la getto lì come provocazione, perchè non far votare anche i bambini di 5 o 6 anni?
Le competenze dell'elettorato passivo discernono da quelle dell'elettorato attivo. Un individuo può avere abbastanza competenza per esprimere una preferenza su un rappresentante, ma non averne per lavorare in parlamento. E' ovvio che se prendessimo in considerazione la tua provocazione, sarebbe palese agli occhi di tutti che un bambino di 5-6 anni non ha sufficienti competenze e conoscenze per votare un rappresentante; il paragone non regge.
In ogni caso rimane una mia opinione personale.
lorenzo-d- Messaggi : 168
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Re: Giovani in Parlamento Si o No?
Beh, appunto per quello ci sono le elezioni per decidere i propri rappresentanti: proprio per decidere chi è qualificato o meno o governare.
Ma essere qualificati o meno è diverso da l'essere maturi abbastanza o meno per governare e obiettivamente faccio fatica a capire dove starebbe l'abbissale differenza tra l'avere 18 anni e averne 25 di anni... a questo punto se si vuol spingere in fondo il discorso in quel senso (esperienza) bisognerebbe proporre che solo chi ha più davvero di 50/60 anni possa essere eletto... mi sembra una cosa francamente stupida però.
Sono gli elettori che devono decidere chi è più o meno qualificato a governare (inteso in senso ampio), per quello la distinzione di età tra elettorato passivo e attivo non ha senso: sarà una platea che democraticamente valuterà se un 20 o un 80 enne avrà le carte regole.
Come si suol dire: niente tasse senza rappresentanza, in questo caso possiamo declinarlo ai doveri, niente doveri senza rappresentanza.
Allora piuttosto se si vuol alzare/mantenere il limite per diventare elettorato passivo allora si alzi piuttosto l'età per diventare maggiorenni e per poter votare.
Ma essere qualificati o meno è diverso da l'essere maturi abbastanza o meno per governare e obiettivamente faccio fatica a capire dove starebbe l'abbissale differenza tra l'avere 18 anni e averne 25 di anni... a questo punto se si vuol spingere in fondo il discorso in quel senso (esperienza) bisognerebbe proporre che solo chi ha più davvero di 50/60 anni possa essere eletto... mi sembra una cosa francamente stupida però.
Sono gli elettori che devono decidere chi è più o meno qualificato a governare (inteso in senso ampio), per quello la distinzione di età tra elettorato passivo e attivo non ha senso: sarà una platea che democraticamente valuterà se un 20 o un 80 enne avrà le carte regole.
Come si suol dire: niente tasse senza rappresentanza, in questo caso possiamo declinarlo ai doveri, niente doveri senza rappresentanza.
Allora piuttosto se si vuol alzare/mantenere il limite per diventare elettorato passivo allora si alzi piuttosto l'età per diventare maggiorenni e per poter votare.
Ospite- Ospite
Re: Giovani in Parlamento Si o No?
"L'Italia non è un paese per giovani"
Articolo di RaiNews24:
L'italia "non e' un paese per giovani". E' questo il risultato di un'indagine condotta da studenti.it che in occasione della festa della repubblica del 2 giugno ha chiesto ai
suoi utenti "come valutano il paese in cui vivono e se ritengono che questo riservi loro delle opportunità oppure no".
Alla domanda "l'Italia è un paese per giovani?" Solo il 2% ha risposto di sì, sostenendo che si vive bene e che ci sono opportunità. Il 26 per cento invece, "pur riconoscendo che in Italia si vive bene, dichiara che questo non offra opportunità ai giovani mentre per il 28% la situazione è negativa da entrambi i punti di vista, ovvero sia per la qualità della vita sia per le opportunità".
Drastico il restante 42 per cento dei partecipanti al sondaggio che "si definisce 'deluso' e dichiara di voler andare all'estero". All'indagine hanno partecipato in 880.
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=153372
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