Proposte su Lavoro e Impresa
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Marco Lucano
Marcello.DeVita
6 partecipanti
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proposte sul lavoro
Questo post vuole essere un proseguimento al post che ho scritto precedentemente sull'istruzione in quanto quest'ultima e il lavoro devono essere consequenzialmente connesse.
Innanzitutto trovo veramente caotico che per trovare lavoro bisogni mandare C.V. dappertutto e a chiunque sprecando soldi e tempo.
Un Paese civile e all'avanguardia dovrebbe potenziare (come fa la Gran Bretagna) i centri per l'impiego.
Ogni quartiere dovrebbe avere il suo CPI il quale dovrebbe svolgere la funzione di immettere gli utenti nel mondo lavorativo.
-Il centro per l'impiego dovrebbe avere contatti continui con le risorse umane delle aziende del proprio quartiere che devono sempre rivolgersi ad esso per il reclutamento di personale. In questo modo si potrebbe, sempre se possibile, trovare lavoro vicino casa per chi ha necessità (madri, persone con handicap etc.).
-Il centro per l'impiego dovrebbe avere contatti con tutti gli altri CPI delle altre zone per collocare i suoi iscritti nella maniera ottimale.
-Il CPI deve fare orientamento ai giovani nell'ultimo anno delle superiori e dell'Università.
-Il CPI deve organizzare incontri tra le aziende e gli studenti sia di scuola secondaria superiore, sia del livello universitario.
Chiunque ha terminato gli studi o sta cercando lavoro, o vuole cambiare occupazione deve passare per il CPI e sono i funzionare del CPi a doversi occupare della sua collocazione o di eventuali corsi di formazione e di aggiornamento.
Inoltre, si dovrebbero retribuire, tutta quella categoria di persone che svolgono occupazioni come "volontari" per enti o aziende: molta gente in pensione, per esempio, al posto di riposarsi o condurre una vita sobria (ma la sobrietà in questo Paese non sappiamo più cosa sia purtroppo) ha il brutto vizio di mettersi a fare un altro lavoro facendosi pagare poco o per niente.
Faccio un esempio: molti scrivono gratuitamente per i giornali che beneficiano di editoriali gratuiti. Questo non è onesto perché si tolgono posti di lavoro e si arricchisce sempre di più il manager o il proprietario, che fa utile senza ridistribuirlo.
I volontari, anche se in buona fede, creano disordine...se tu sei volontario per un sistema azienda perché non ti fai pagare? Questo è sfruttamento.
Gli stage e i tirocini vanno aboliti completamente. Una azienda deve formare le persone pagandole a stipendio pieno come fanno all'estero. L'azienda ha il dovere di investire e proteggere la sua risorsa.
Le aziende assumono a rotazione e continuamente stagisti e tirocinanti per risparmiare ed è una vergogna.
Il Governo inoltre dovrebbe ridurre del 50% gli stipendi dei parlamentari, eliminando tutti i rimborsi senza senso;
L'Italia ha molte tasse (e le aziende non ne possono più di questa pressione) perché c'è necessità di mantenere la casta oligarchica politica (abbiamo centinaia di politici che vivono sfarzosamente...pensiamo invece al buon Alcide De Gasperi che dormiva in un convento di Suore e aveva solo 2 giacche!). Per chi non l'avesse letto, consiglio vivamente di leggere il libro di Stella "La Casta".
I nostri politici , sono in realtà delle persone spregiudicate, sono mercanti che non hanno interesse per il bene comune. Non sanno cosa sia il bene e cosa sia il male visto che è tutto viene interpretato sotto il filtro del vantaggio privato ed economico. Uno come Berlusconi non sarebbe mai dovuto salire al Governo a causa del grave conflitto di interessi che ha.
Tutti i testi antichi sostengono come l'uomo commerciante non ha attitudine politica. Colui che sa curare il proprio interesse non può disporre anche di doti per curare l'interesse pubblico: o si è tondi o si è quadrati.
Durante la Prima Repubblica, i nostri politici avranno fatto i loro errori, ma erano molto più sobri e austeri e morali...erano politici, non mercanti.
Innanzitutto trovo veramente caotico che per trovare lavoro bisogni mandare C.V. dappertutto e a chiunque sprecando soldi e tempo.
Un Paese civile e all'avanguardia dovrebbe potenziare (come fa la Gran Bretagna) i centri per l'impiego.
Ogni quartiere dovrebbe avere il suo CPI il quale dovrebbe svolgere la funzione di immettere gli utenti nel mondo lavorativo.
-Il centro per l'impiego dovrebbe avere contatti continui con le risorse umane delle aziende del proprio quartiere che devono sempre rivolgersi ad esso per il reclutamento di personale. In questo modo si potrebbe, sempre se possibile, trovare lavoro vicino casa per chi ha necessità (madri, persone con handicap etc.).
-Il centro per l'impiego dovrebbe avere contatti con tutti gli altri CPI delle altre zone per collocare i suoi iscritti nella maniera ottimale.
-Il CPI deve fare orientamento ai giovani nell'ultimo anno delle superiori e dell'Università.
-Il CPI deve organizzare incontri tra le aziende e gli studenti sia di scuola secondaria superiore, sia del livello universitario.
Chiunque ha terminato gli studi o sta cercando lavoro, o vuole cambiare occupazione deve passare per il CPI e sono i funzionare del CPi a doversi occupare della sua collocazione o di eventuali corsi di formazione e di aggiornamento.
Inoltre, si dovrebbero retribuire, tutta quella categoria di persone che svolgono occupazioni come "volontari" per enti o aziende: molta gente in pensione, per esempio, al posto di riposarsi o condurre una vita sobria (ma la sobrietà in questo Paese non sappiamo più cosa sia purtroppo) ha il brutto vizio di mettersi a fare un altro lavoro facendosi pagare poco o per niente.
Faccio un esempio: molti scrivono gratuitamente per i giornali che beneficiano di editoriali gratuiti. Questo non è onesto perché si tolgono posti di lavoro e si arricchisce sempre di più il manager o il proprietario, che fa utile senza ridistribuirlo.
I volontari, anche se in buona fede, creano disordine...se tu sei volontario per un sistema azienda perché non ti fai pagare? Questo è sfruttamento.
Gli stage e i tirocini vanno aboliti completamente. Una azienda deve formare le persone pagandole a stipendio pieno come fanno all'estero. L'azienda ha il dovere di investire e proteggere la sua risorsa.
Le aziende assumono a rotazione e continuamente stagisti e tirocinanti per risparmiare ed è una vergogna.
Il Governo inoltre dovrebbe ridurre del 50% gli stipendi dei parlamentari, eliminando tutti i rimborsi senza senso;
L'Italia ha molte tasse (e le aziende non ne possono più di questa pressione) perché c'è necessità di mantenere la casta oligarchica politica (abbiamo centinaia di politici che vivono sfarzosamente...pensiamo invece al buon Alcide De Gasperi che dormiva in un convento di Suore e aveva solo 2 giacche!). Per chi non l'avesse letto, consiglio vivamente di leggere il libro di Stella "La Casta".
I nostri politici , sono in realtà delle persone spregiudicate, sono mercanti che non hanno interesse per il bene comune. Non sanno cosa sia il bene e cosa sia il male visto che è tutto viene interpretato sotto il filtro del vantaggio privato ed economico. Uno come Berlusconi non sarebbe mai dovuto salire al Governo a causa del grave conflitto di interessi che ha.
Tutti i testi antichi sostengono come l'uomo commerciante non ha attitudine politica. Colui che sa curare il proprio interesse non può disporre anche di doti per curare l'interesse pubblico: o si è tondi o si è quadrati.
Durante la Prima Repubblica, i nostri politici avranno fatto i loro errori, ma erano molto più sobri e austeri e morali...erano politici, non mercanti.
Ospite- Ospite
Re: Proposte su Lavoro e Impresa
In molti punti sono d'accordo in particolare per il CPI ma ti incolla qui un mio post di pochi giorni fa:
Un idea che mi frulla in testa è la creazione di un portale internet con un certo controllo governativo dove le aziende inseriscono le loro proposte di lavoro con la massima chiarezza (tipo di contratto, mensilità, luogo, mansione/i previste ecc.) in modo che il futuro lavoratore abbia sempre un idea chiara e posso far riferimento a tale pubblicazione nel caso non venisse rispettato la proposta pubblicata dall'azienda.
Oggi nella maggior parte dei portali o giornali i lavori offerti sono principalmente rappresentante ( di svariati generi per lo più immobiliare e assicurativo) privo di qualsiasi contratto che lavora a provvigioni misere o proposte in call center..questo è veramente triste.
Ti invito a leggere questa sezione:
http://forum.nuovademocraziaeuropea.it/t142-realizzazione-programma-nde-lavoro-e-imprenditoria
Un idea che mi frulla in testa è la creazione di un portale internet con un certo controllo governativo dove le aziende inseriscono le loro proposte di lavoro con la massima chiarezza (tipo di contratto, mensilità, luogo, mansione/i previste ecc.) in modo che il futuro lavoratore abbia sempre un idea chiara e posso far riferimento a tale pubblicazione nel caso non venisse rispettato la proposta pubblicata dall'azienda.
Oggi nella maggior parte dei portali o giornali i lavori offerti sono principalmente rappresentante ( di svariati generi per lo più immobiliare e assicurativo) privo di qualsiasi contratto che lavora a provvigioni misere o proposte in call center..questo è veramente triste.
Ti invito a leggere questa sezione:
http://forum.nuovademocraziaeuropea.it/t142-realizzazione-programma-nde-lavoro-e-imprenditoria
Re: Proposte su Lavoro e Impresa
Si sono d'accordo, sulla trasparenza. Mettere in rete è un atto proprio di trasparenza. La Corona inglese ha online tutte le assunzioni, entrate ed uscite.
Ospite- Ospite
Re: Proposte su Lavoro e Impresa
Riunione su Skype 16 marzo su argomento Lavoro ed Impresa
Dopo una breve panoramica di quanto fatto fin'ora sul forum si è passato a discutere di vari punti.
Marcello de Vita ha sottolineato come sia importante, per rilanciare l'attività imprenditoriale (e quindi l'occupazione) snellire la burocrazia (provocando anche minor costi per la macchina statale) e ridurre le tasse nel periodo iniziale in cui le imprese, sopratutto se aperte da giovani, vengono aperte per permetterle di entrare nel mercato anche con benefici influssi per quel che riguarda la concorrenza. Altro punto molto importante la riduzione del numero dei contratti di lavoro dalle decine attuali, a 2 sole tipologie: a tempo determinate e tempo indeterminato, con regole e costi ben precisi.
Sottolineata in particolare la necessità di mettere paletti ben chiari per evitare che questo strumento diventi però abusato e usato con scopi lontani da quelli prefissati.
In particolare Gianmarco Atzei ha sottolineato come prima di qualsiasi riduzione della pressione fiscale bisogna ridurre gli sprechi dell'apparato amministrativo ed il debito pubblico, questi argomenti in particolare rientreranno nel più grande abito del programma di 'economia'.
Umberto Banchieri ha indicato in questo campo accennato da Gianmarco come sia importante anche una riforma del sistema pensionistico in senso più liberale, non fissando limiti di età anagrafica o contributivi precisi, ma semplicemente incentivando chi va in pensione più tardi e disincentivando fortemente chi vuole andare in pensione anche solo dopo pochi anni lavorativi.
Marcello ha indicato in particolare come sia necessario che le nuove imprese indicativamente per i primi 3 anni paghino meno tasse.
Kolek Hubina ha indicato in particolare la necessità di riforme sostanziali e dall'immobilismo della classe politica.
Partendo da questo si proposto di inserire chiaramente nel preambolo del programa che al contrario di quanto avviene oggi dove chi viene eletto pensa subito alla prossima campagna elettorale per essere rieletto, in NDE chi verrà eletto non deve pensare a essere rieletto, ma a fare riforme, anche impopolari, ma necessarie per il bene comune.
Dopo una breve panoramica di quanto fatto fin'ora sul forum si è passato a discutere di vari punti.
Marcello de Vita ha sottolineato come sia importante, per rilanciare l'attività imprenditoriale (e quindi l'occupazione) snellire la burocrazia (provocando anche minor costi per la macchina statale) e ridurre le tasse nel periodo iniziale in cui le imprese, sopratutto se aperte da giovani, vengono aperte per permetterle di entrare nel mercato anche con benefici influssi per quel che riguarda la concorrenza. Altro punto molto importante la riduzione del numero dei contratti di lavoro dalle decine attuali, a 2 sole tipologie: a tempo determinate e tempo indeterminato, con regole e costi ben precisi.
Sottolineata in particolare la necessità di mettere paletti ben chiari per evitare che questo strumento diventi però abusato e usato con scopi lontani da quelli prefissati.
In particolare Gianmarco Atzei ha sottolineato come prima di qualsiasi riduzione della pressione fiscale bisogna ridurre gli sprechi dell'apparato amministrativo ed il debito pubblico, questi argomenti in particolare rientreranno nel più grande abito del programma di 'economia'.
Umberto Banchieri ha indicato in questo campo accennato da Gianmarco come sia importante anche una riforma del sistema pensionistico in senso più liberale, non fissando limiti di età anagrafica o contributivi precisi, ma semplicemente incentivando chi va in pensione più tardi e disincentivando fortemente chi vuole andare in pensione anche solo dopo pochi anni lavorativi.
Marcello ha indicato in particolare come sia necessario che le nuove imprese indicativamente per i primi 3 anni paghino meno tasse.
Kolek Hubina ha indicato in particolare la necessità di riforme sostanziali e dall'immobilismo della classe politica.
Partendo da questo si proposto di inserire chiaramente nel preambolo del programa che al contrario di quanto avviene oggi dove chi viene eletto pensa subito alla prossima campagna elettorale per essere rieletto, in NDE chi verrà eletto non deve pensare a essere rieletto, ma a fare riforme, anche impopolari, ma necessarie per il bene comune.
Ospite- Ospite
Re: Proposte su Lavoro e Impresa
Io credo che per aiutare le imprese italiane potremmo ispirarci al sistema svizzero, dove hanno un unico organo che si interfaccia con le imprese, ed è poi quest'organo che si interfaccia con tutti gli altri organi istituzionali. Questo equivale a deburocratizzare il sistema ed aiuterebbe ad incentivare gli investimenti.roberto.cesoni1965 ha scritto:condivido quanto detto sottolineando l'importanza della meritocrazia, ritengo sia fondamentale nel mondo di qualsiasi lavoro lo stimolo a darsi da fare. e' ancora piu' importante creare le condizioni alle imprese italiane,( abbasare i costi di produzione ) in modo che siano piu' competitivi e possano riportare (basterebbe una piccola parte) dell'enorme volume di lavoro che attualmente portano all'estero.
Chiaro che per incentivare nuovi investimenti dall'estero bisogna prima pulire il sistema italiano (basandolo sulla meritocrazia).
In questo momento di crisi, credo che sarebbe utile un abbassamento delle tasse per le imprese che dimostrano di investire, rendendo competitive le nostre aziende, in tal modo si troveranno agevolate nel momento in cui il mercato si riprende, anche perché il tessuto sociale italano è principalmente costituito da piccole e medie imprese, che danno lavoro e che rappresentano il tessuto sociale da preservare per dare delle buone aspettative al futuro dei nostri figli.
Ocram- Messaggi : 38
Data d'iscrizione : 26.10.10
Età : 45
Re: Proposte su Lavoro e Impresa
Ospite ha scritto:Io ritengo che in tema di lavoro, disoccupazione e economia, le norme attualmente nel programma di IDV siano condivisibili, e non siano eccessivamente utopistiche. Le riporto sotto:
* Prevedere il ricorso generalizzato ai contratti di solidarietà
* Raddoppiare la cassa integrazione ordinaria da 52 a 104 settimane
* Disporre ammortizzatori sociali a favore di tutti coloro che ne sono privi a partire dai precari
* Abbattere il costo del lavoro per favorire le assunzioni a tempo indeterminato
* Stabilire un salario minimo d’ingresso per i giovani pari ad almeno 1.000 euro al mese
* Prevedere la copertura dei periodi di assenza per maternità, malattia e infortunio per le partite Iva con un reddito inferiore a 20.000 euro l’anno
* 20% di aliquota minima fiscale su stipendi, pensioni e bassi redditi
* 20% di tassazione sulle rendite finanziarie, immobiliari esclusi i titoli di Stato
* 20% di aumento stipendi e pensioni minime nei prossimi 3 anni
* Detassare la tredicesima mensilità
* Fissare un tetto massimo per le retribuzioni dei manager di banche, di aziende pubbliche e di aziende che ricevono aiuti di Stato
* Ripristinare tutte le norme approvate dal governo Prodi in tema di sicurezza sul lavoro
Aggiungerei due proposte, secondo me vitali, una per il lavoro e una per l'economia:
* Abrogazione della cosiddetta "Legge Biagi"
* (ri)proporre e approvare una tassazione per le banche.
Considerato l'interesse che ogni tipo di banca riceve dallo Stato (nel caso dell'emissione di moneta), e che riceve dai cittadini (attraverso i prestiti), ritengo sia fondamentale tassare quel flusso di denaro. Anche perchè ogni cittadino versa allo Stato delle imposte che vengono, successivamente, girate alla Banca d'Italia (o meglio, Bankitalia, cioè pubblica solo per modo di dire) per coprire l'interesse sulla produzione di moneta. Quindi l'interesse ANCHE sul prestito altro non è che pagare DUE VOLTE la stessa imposta.
Se un flusso di denaro potenzialmente illimitato viene tassato con una percentuale fissa, nelle casse Statali si inserisce un flusso di denaro potenzialmente illimitato. Alleggerendo non poco la pressione fiscale sui cittadini e sugli Enti Locali. E meno pressione fiscale va a influenzare positivamente anche gli stipendi dei lavoratori.
Di raddoppiare la cassa integrazione non se ne parla nella maniera più assoluta, mi trovo daccordo sul detassamento della 13ma mensilità ma ci aggiungerei anche la 14ma perchè no, riguardo alla legge Biaggi, penso che sia una legge che va rivista prendendo gli spunti buoni ed eliminando quelli che hanno creato problemi o che hanno dato risultati che non vanno nella direzione giusta ovvero che vanno solo a favore dei datori di lavoro e di meno a favore dei lavoratori, io sarai anche dell'idea di reintrodurre la così detta scala mobile che secondo me era una cosa positiva.
andreafranchi- Messaggi : 9
Data d'iscrizione : 23.03.11
Età : 56
Re: Proposte su Lavoro e Impresa
RAGAZZI...........ma lo volete capire che bisogna cambiare proprio la classe politica.......questo paese ha bisogno di giovani che guardino all futuro con occhi diversi...di "riforme profonde" che lo allineino alle esigenze del mercato senza buttar via i diritti acquisiti in decenni di lotte sociali e sindacali : DIGNITA',SALUTE,PENSIONI,NON SFRUTTAMENTO......abbassare i costi di produzione non significa farlo a spese dei lavoratori che, tra l'altro, sulle grandi imprese pesano minimamente.Secondo la mia esperienza di ex piccolo imprenditore bisogna ridurre il peso della tassazione troppo alta e una di queste e l'INPS che oggi fa da presta soldi al ministero del economia derubando i lavoratori che arrivati alla pensione domani non hanno piu garantita la pensione per cui oggi pagano contributi....allora perche lo pagano? La sanita, che sempre con i nostri soldi paghiamo una quota dallo stipendio non ci sarrà garantita più......Italia è un paese che si basa 70-80 % su piccole imprese....quindi bisogna ritornare alla qualità dei prodotti italiani e baterci su questo nel contesto economico mondiale,l'eccelenza italiana tanto conosciuta nel mondo e quasi scomparsa,la riccerca dei materiali,la riccerca sulle nuove tecnologie,la qualita del detaglio,inovazione ed invenzione ...etc,etc.....alinearci al mercato vuol dire molte cose non solo abatimento di costi di produzione. Bisogna guardare al futuro con occhi diversi,rivedere le priorita del paese,tornare ad investire nella ricerca,nella scuola,nelle piccole imprese........preservare ed sfruttare la cultura ,il turismo della storia e il turismo in generale.....ci sono paesi che vivono solo di questo.. e vivono bene.Secondo voi quanti paesi posssono dire di avere una storia come l'Italia?.....pocchisime.... questo è il paese di Verdi,di Leonardo,Raffaello, è il paese dei grandi imperatori romani....e allora perche non sfruttare tutto questo e far crescere un segmento economico importante per l'Italia
monique- Messaggi : 10
Data d'iscrizione : 14.08.11
Età : 47
Località : Chieti
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