EMAIL MANDATAMI DAL SIG. PAOLO BARBIERI
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EMAIL MANDATAMI DAL SIG. PAOLO BARBIERI
Vi posto un'email mandatami dal Sig. Paolo Barbieri qui di seguito, con i suoi spunti personali:
Appello della SOCIETA' CIVILE e alle sue ELITE più
RICONOSCIUTE
garantite dalla propria storia personale e professionale,
non da padrini e padroni
PER LA DEMOCRAZIA DIRETTA CON L'USO ESTREMO DELL'ART 71,
CONTRO LA CASTA, PER LE RIFORME
La mediocrità espressa dalla classe politica (casta) alla guida di un paese
tra i primi al mondo, è una cosa prima incredibile, poi offensiva ed
inaccettabile. Di qui il quesito più pressante:
“COME SE NE PUO' USCIRE AL PIU' PRESTO E
BENE?”
Sempre più spesso si trovano sulla stampa di opinione importanti editoriali di
persone importanti, che si rivolgono alla “Società Civile” (S. C.) chiamandola
in causa quale ultima difesa della Costituzione e della qualità della
democrazia nel nostro paese.
E qui la mia meraviglia: questa elite culturale e morale non sa trovare e
offrire alla S. C., che è in trepida e angosciosa attesa di una guida e di una
rotta per poter riemergere da questa pessima situazione complessiva, che da
lustri e decenni la opprime, non sa offrire dicevo, una via efficace,
percorribile e alternativa ai soliti riti elettorali che a questa situazione
passo dopo passo l' hanno portata e che le impediscono, per la legge elettorale
in vigore e la proprietà dei media, di coltivare ragionevoli speranze di
cambiamento e di progresso. S.C. che senza una guida e una rotta nulla può
fare oltre il mugugno, l'aventino elettorale o le MANIFESTAZIONI BELLE, MA POCO
O PUNTO EFFICACI, POCO O PUNTO PORTATRICI DI RISULTATI CONCRETI nonostante gli
ingenti costi organizzativi, finanziari, di monte ore, di traffico ecc..
Personalmente, in assenza d'altri più dotati, ho cercato insistentemente
quella via d'uscita e sarei anche convinto di averla trovata. E dove se non
nella nostra stimata Costituzione? Vedano, i nostri giustamente riveriti Padri
Costituenti, hanno voluto lasciare alla cittadinanza uno strumento di
democrazia diretta attivabile dalla stessa (cittadinanza) qualora i delegati
alla funzione legislativa si fossero rivelati nel tempo inetti, incapaci,
indegni o peggio ancora complici votati lucidamente al sabotaggio della cosa
pubblica e della democrazia. L'hanno fatto con l'art 71 che recita:
“IL POPOLO esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte
di almeno 50mila elettori, di un progetto redatto in articoli.”
E quando attivare quello strumento di democrazia diretta se non ora, adesso e
subito? Quando? Quando se non siamo già in grave ritardo?
Orbene è vero che finora quell'art. è stato male utilizzato dalla cittadinanza
e vilipeso dai parlamenti e per questo io, che lo coltivo e ne scrivo da 3
anni con qualche importante avallo e molte adesioni di semplici cittadini, e
da 15 mesi ne discuto sul forum di LIBERTA' & GIUSTIZIA, associazione il cui
vertice è un ottimo esempio di prestigiosa elite, l'ho chiamato:
“USO ESTREMO DELL'ART.71” con sottotitolo “CONTRO LA CASTA , PER LE
RIFORME”,
così lo
concepisco:
-proponente: non un singolo o un gruppo di cittadini, ma un coordinamento tra
la miriade di associazioni nelle quali è aggregata la S.C.. Ed espressione
della S.C. deve essere e apparire per avere il massimo di adesioni in tutta la
società diffusa. E per questo mi sono rivolto insistentemente a L&G. E per
questo ho lasciato da parte temi prettamente antiberlusconiani e quindi a
rischio di ricompattare le truppe e funambolismi ideologici, impercorribili in
tempi tanto grami;
-non una legge e 50mila o 400mila firme (Grillo), ma un pacco di leggi di
riforma (da 6 a 10) e 10-15 milioni di firme a sostegno per rendere di fatto
l'art. 71 un referendum propositivo-impositivo ineludibile in virtù dei temi di
riforma, nei programmi dei governi e nelle attese della cittadinanza da
decenni, e in virtù dei numeri milionari rafforzati dall'art. 1: “la sovranità
appartiene al popolo”.
Non sono numeri assurdi: i radicali diversi anni fa lanciarono
contemporaneamente una dozzina di referendum con successo, raccogliendo 7/8
milioni di firme con tutti i crismi e i timbri della forma,. Per noi sarebbero
ampiamente sufficienti per 10 proposte di legge, 1 milione di firme con i
crismi della forma (100mila elettori) e gli altri milioni a sostegno del
decalogo come “petizione popolare”, per cui senza l'obbligo dei timbri della
forma, potremmo raccoglierli nei gazebo davanti ai supermercati, scuole,
università, fabbriche, con tutti gli estremi per soddisfare eventuali controlli
a campione. E la platea degli interessati è tanto vasta e il sentimento anti-
casta così intenso e diffuso, da non lasciare dubbi sul raggiungimento dei
10/15milioni: il popolo delle primarie, il popolo viola, il popolo anti casta,
il popolo senza diritto frustrato da vicissitudini giudiziarie infinite e la
Società Civile che ha ancora il minimo vitale di capacità di analisi e sintesi
autonoma, nonostante la strategia di plagio mediatico in corso continuamente da
molto tempo. E alle ultime votazioni regionali, a dire degli esperti,
l'aventino lucido e razionale ha raggiunto il 25/30% dell'elettorato, 13/14
milioni circa.
E quali sono i temi capaci di mobilitare tanti cittadini?
Come ho già detto temi attesi da decenni dalla cittadinanza e da affidare, per
la stesura, ai migliori esperti della S. C., ma in primis temi che si
identifichino chiaramente come anti casta tutta, anti cattiva politica e cioè:
1° riduzione-azzeramento privilegi della casta, da affidare a Stella – Rizzo
massimi esperti in materia
2° monocameralismo secco per ridurre numero parlamentari e spese della
politica, liberando palazzi e uffici e dimezzando servizi; stipendi
parlamentari come parlamento europeo e riordino calendari sedute e ferie ecc.
avviando la prassi per la rettifica costituzionale
3° riforma giustizia da affidare a magistrati giudicanti, con eccellente
storia professionale, che garantisca della loro competenza, moralità,
efficacia, con particolare attenzione a riduzione dei tempi e alla certezza
della giusta pena, magari intelligentemente alternativa.
4° Legge elettorale; personalmente preferisco uninominale di collegio a doppio
turno per mettere in stretto rapporto candidati ed elettori, salvare il
pluralismo e la governabilità e per non tornare al mercato delle preferenze,
con norme che evitino il controllo del voto da parte dei boss
5° riforma fiscale equa progressiva con attenzione alle famiglie e lavoro,
manette agli evasori, tassazione dei patrimoni e delle rendite finanziarie a
livello medio europeo da raggiungere gradualmente nel tempo
6° riforma istruzione scuola università ricerca con fine delle baronie e
attenzione al pubblico
7° legge anti corruzione da 3 lustri all'ordine del giorno e ancora assente e
più che mai necessaria
8° ragionata e razionale abolizione delle provincie e dei microcomuni
9° 10° eventuali
Tutti argomenti all'ordine delle chiacchiere e del teatrino della politica da
lustri, ma mai concretizzati.
Tutti argomenti ai quali è praticamente impossibile opporre una propaganda
contraria che porterebbe grave danno di immagine agli autori presso la
cittadinanza e argomenti che farebbero breccia nell'elettorato dei vari blocchi
politici favorendone la rottura per una logica ricomposizione in una LISTA
RIFORMATRICE NAZIONALE DELLA SOCIETA' CIVILE, naturale evoluzione
dell'iniziativa, da presentare alle elezioni politiche successive. Lista della
quale dovranno necessariamente far parte in qualità di candidati o di garanti,
i nomi migliori della S. C. e del paese, fino ai premi Nobel, garantiti dalla
propria storia, non da padrini, padroni o segretari politici squalificati, e
come tali riconoscibili e riconosciuti, onde proseguire in Parlamento, per il
tempo necessario, l'opera di sostituzione della casta e di ricostruzione
qualitativa generale del Parlamento e del paese.
Mi si oppone che è comunque il parlamento che deve discutere ed approvare le
norme e non lo farà mai a suo danno. Io ribadisco che un parlamento democratico
non può nell'essenza ignorare tanta parte di volontà popolare, che si esprime
in perfetta sintonia con la Costituzione ancora vigente e che va a coprire le
manchevolezze antiche di parlamentari distratti o complici, sempre con le mani
nella marmellata dei loro abusati megastipendi e privilegi, ma che se volesse
perpetrare ancora le prevaricazioni del passato, referendum ignorati, ancora la
storia ci verrebbe in aiuto e come nel medio evo i sudditi papali s'inventarono
il conclave per sollecitare i grandi elettori intenti a gozzovigliare, così la
Società Civile avrà il diritto-dovere di pretendere il rispetto della
costituzione nella sostanza, anche inventandosi il conclave laico con
l'assedio dei palazzi del potere, non violento ma fisicamente ermetico. E
FINALMENTE LA MOBILITAZIONE POPOLARE AVRA' OBBIETTIVI CONCRETI, DEFINITI,
PERSEGUIBILI E OTTENIBILI !
Se i nostri padri hanno saputo fare la Resistenza e liberare il paese pagando
un prezzo altissimo di 80mila morti, a noi tocca almeno questo per non tradire
e vanificare il loro sacrificio e quello di tanti servitori dello stato,
martiri di terrorismo e di mafie, e salvare la nostra dignità oltre che la
democrazia.
OVVIAMENTE NON VOGLIO DETTARE NULLA, VOGLIO SOLO INDICARE UNA VIA D'USCITA
COSTITUZIONALE, ALTA, EFFICACE, a quelli che volendo e potendo dovranno farne
uno strumento perfetto. Indicare forse l'unica via, ISPIEGABILMENTE TRASCURATA,
per uscire in tempi non biblici da una situazione pessima e bloccata o in
progressivo deterioramento, visto che nessuna proposta originale ed
efficacemente percorribile trova luce nella dialettica politica. E anche nel
forum di L&G chi cerca, non condividendola, di demolirla, non ha comunque nulla
di originale efficacemente percorribile in tempi brevi da proporre. E ripeto:
la via elettorale, la nostra storia lo insegna, provoca cambiamenti piccoli
nelle percentuali dei blocchi e minimi nella qualità degli eletti. E nella
situazione attuale vanno costantemente verso il peggio, con le liste bloccate.
Per ottenere un positivo sussulto democratico, è' necessario spostare lo
scontro tra blocchi politici-partitici, praticamente inutile per il
miglioramento qualitativo, nello scontro tra la Società Civile, guidata dalle
sue migliori elites, e la “casta” causa e artefice di tanta rabbia e
delusione.
Paolo Barbieri via brigola 3/a 19136 la spezia 0187980368 3284866424
paolobrigola@libero.it
E che sia letta, condivisa e rilanciata! E auguri per un paese
migliore!
La Spezia 16 01 11
Aggiungo oggi a questa ormai antica, le rilevazioni del “Rapporto sugli
Italiani e lo Stato 2010” di Ilvo Diamanti: la fiducia nei partiti e scesa
al
7,7%, quella nel parlamento al 13,4% (la cattiva politica), quella nel
Presidente della Repubblica al 80,9% (la buona politica). Se coagulasse
un'entità terza rispetto alla casta e avvicinabile alla buona politica,
avrebbe
dietro un intero popolo, non soltanto un 2/3% di ogni nuovo partitino
obbligatoriamente preda di uno dei blocchi.
Saluti e auguri Paolo Barbieri
Appello della SOCIETA' CIVILE e alle sue ELITE più
RICONOSCIUTE
garantite dalla propria storia personale e professionale,
non da padrini e padroni
PER LA DEMOCRAZIA DIRETTA CON L'USO ESTREMO DELL'ART 71,
CONTRO LA CASTA, PER LE RIFORME
La mediocrità espressa dalla classe politica (casta) alla guida di un paese
tra i primi al mondo, è una cosa prima incredibile, poi offensiva ed
inaccettabile. Di qui il quesito più pressante:
“COME SE NE PUO' USCIRE AL PIU' PRESTO E
BENE?”
Sempre più spesso si trovano sulla stampa di opinione importanti editoriali di
persone importanti, che si rivolgono alla “Società Civile” (S. C.) chiamandola
in causa quale ultima difesa della Costituzione e della qualità della
democrazia nel nostro paese.
E qui la mia meraviglia: questa elite culturale e morale non sa trovare e
offrire alla S. C., che è in trepida e angosciosa attesa di una guida e di una
rotta per poter riemergere da questa pessima situazione complessiva, che da
lustri e decenni la opprime, non sa offrire dicevo, una via efficace,
percorribile e alternativa ai soliti riti elettorali che a questa situazione
passo dopo passo l' hanno portata e che le impediscono, per la legge elettorale
in vigore e la proprietà dei media, di coltivare ragionevoli speranze di
cambiamento e di progresso. S.C. che senza una guida e una rotta nulla può
fare oltre il mugugno, l'aventino elettorale o le MANIFESTAZIONI BELLE, MA POCO
O PUNTO EFFICACI, POCO O PUNTO PORTATRICI DI RISULTATI CONCRETI nonostante gli
ingenti costi organizzativi, finanziari, di monte ore, di traffico ecc..
Personalmente, in assenza d'altri più dotati, ho cercato insistentemente
quella via d'uscita e sarei anche convinto di averla trovata. E dove se non
nella nostra stimata Costituzione? Vedano, i nostri giustamente riveriti Padri
Costituenti, hanno voluto lasciare alla cittadinanza uno strumento di
democrazia diretta attivabile dalla stessa (cittadinanza) qualora i delegati
alla funzione legislativa si fossero rivelati nel tempo inetti, incapaci,
indegni o peggio ancora complici votati lucidamente al sabotaggio della cosa
pubblica e della democrazia. L'hanno fatto con l'art 71 che recita:
“IL POPOLO esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte
di almeno 50mila elettori, di un progetto redatto in articoli.”
E quando attivare quello strumento di democrazia diretta se non ora, adesso e
subito? Quando? Quando se non siamo già in grave ritardo?
Orbene è vero che finora quell'art. è stato male utilizzato dalla cittadinanza
e vilipeso dai parlamenti e per questo io, che lo coltivo e ne scrivo da 3
anni con qualche importante avallo e molte adesioni di semplici cittadini, e
da 15 mesi ne discuto sul forum di LIBERTA' & GIUSTIZIA, associazione il cui
vertice è un ottimo esempio di prestigiosa elite, l'ho chiamato:
“USO ESTREMO DELL'ART.71” con sottotitolo “CONTRO LA CASTA , PER LE
RIFORME”,
così lo
concepisco:
-proponente: non un singolo o un gruppo di cittadini, ma un coordinamento tra
la miriade di associazioni nelle quali è aggregata la S.C.. Ed espressione
della S.C. deve essere e apparire per avere il massimo di adesioni in tutta la
società diffusa. E per questo mi sono rivolto insistentemente a L&G. E per
questo ho lasciato da parte temi prettamente antiberlusconiani e quindi a
rischio di ricompattare le truppe e funambolismi ideologici, impercorribili in
tempi tanto grami;
-non una legge e 50mila o 400mila firme (Grillo), ma un pacco di leggi di
riforma (da 6 a 10) e 10-15 milioni di firme a sostegno per rendere di fatto
l'art. 71 un referendum propositivo-impositivo ineludibile in virtù dei temi di
riforma, nei programmi dei governi e nelle attese della cittadinanza da
decenni, e in virtù dei numeri milionari rafforzati dall'art. 1: “la sovranità
appartiene al popolo”.
Non sono numeri assurdi: i radicali diversi anni fa lanciarono
contemporaneamente una dozzina di referendum con successo, raccogliendo 7/8
milioni di firme con tutti i crismi e i timbri della forma,. Per noi sarebbero
ampiamente sufficienti per 10 proposte di legge, 1 milione di firme con i
crismi della forma (100mila elettori) e gli altri milioni a sostegno del
decalogo come “petizione popolare”, per cui senza l'obbligo dei timbri della
forma, potremmo raccoglierli nei gazebo davanti ai supermercati, scuole,
università, fabbriche, con tutti gli estremi per soddisfare eventuali controlli
a campione. E la platea degli interessati è tanto vasta e il sentimento anti-
casta così intenso e diffuso, da non lasciare dubbi sul raggiungimento dei
10/15milioni: il popolo delle primarie, il popolo viola, il popolo anti casta,
il popolo senza diritto frustrato da vicissitudini giudiziarie infinite e la
Società Civile che ha ancora il minimo vitale di capacità di analisi e sintesi
autonoma, nonostante la strategia di plagio mediatico in corso continuamente da
molto tempo. E alle ultime votazioni regionali, a dire degli esperti,
l'aventino lucido e razionale ha raggiunto il 25/30% dell'elettorato, 13/14
milioni circa.
E quali sono i temi capaci di mobilitare tanti cittadini?
Come ho già detto temi attesi da decenni dalla cittadinanza e da affidare, per
la stesura, ai migliori esperti della S. C., ma in primis temi che si
identifichino chiaramente come anti casta tutta, anti cattiva politica e cioè:
1° riduzione-azzeramento privilegi della casta, da affidare a Stella – Rizzo
massimi esperti in materia
2° monocameralismo secco per ridurre numero parlamentari e spese della
politica, liberando palazzi e uffici e dimezzando servizi; stipendi
parlamentari come parlamento europeo e riordino calendari sedute e ferie ecc.
avviando la prassi per la rettifica costituzionale
3° riforma giustizia da affidare a magistrati giudicanti, con eccellente
storia professionale, che garantisca della loro competenza, moralità,
efficacia, con particolare attenzione a riduzione dei tempi e alla certezza
della giusta pena, magari intelligentemente alternativa.
4° Legge elettorale; personalmente preferisco uninominale di collegio a doppio
turno per mettere in stretto rapporto candidati ed elettori, salvare il
pluralismo e la governabilità e per non tornare al mercato delle preferenze,
con norme che evitino il controllo del voto da parte dei boss
5° riforma fiscale equa progressiva con attenzione alle famiglie e lavoro,
manette agli evasori, tassazione dei patrimoni e delle rendite finanziarie a
livello medio europeo da raggiungere gradualmente nel tempo
6° riforma istruzione scuola università ricerca con fine delle baronie e
attenzione al pubblico
7° legge anti corruzione da 3 lustri all'ordine del giorno e ancora assente e
più che mai necessaria
8° ragionata e razionale abolizione delle provincie e dei microcomuni
9° 10° eventuali
Tutti argomenti all'ordine delle chiacchiere e del teatrino della politica da
lustri, ma mai concretizzati.
Tutti argomenti ai quali è praticamente impossibile opporre una propaganda
contraria che porterebbe grave danno di immagine agli autori presso la
cittadinanza e argomenti che farebbero breccia nell'elettorato dei vari blocchi
politici favorendone la rottura per una logica ricomposizione in una LISTA
RIFORMATRICE NAZIONALE DELLA SOCIETA' CIVILE, naturale evoluzione
dell'iniziativa, da presentare alle elezioni politiche successive. Lista della
quale dovranno necessariamente far parte in qualità di candidati o di garanti,
i nomi migliori della S. C. e del paese, fino ai premi Nobel, garantiti dalla
propria storia, non da padrini, padroni o segretari politici squalificati, e
come tali riconoscibili e riconosciuti, onde proseguire in Parlamento, per il
tempo necessario, l'opera di sostituzione della casta e di ricostruzione
qualitativa generale del Parlamento e del paese.
Mi si oppone che è comunque il parlamento che deve discutere ed approvare le
norme e non lo farà mai a suo danno. Io ribadisco che un parlamento democratico
non può nell'essenza ignorare tanta parte di volontà popolare, che si esprime
in perfetta sintonia con la Costituzione ancora vigente e che va a coprire le
manchevolezze antiche di parlamentari distratti o complici, sempre con le mani
nella marmellata dei loro abusati megastipendi e privilegi, ma che se volesse
perpetrare ancora le prevaricazioni del passato, referendum ignorati, ancora la
storia ci verrebbe in aiuto e come nel medio evo i sudditi papali s'inventarono
il conclave per sollecitare i grandi elettori intenti a gozzovigliare, così la
Società Civile avrà il diritto-dovere di pretendere il rispetto della
costituzione nella sostanza, anche inventandosi il conclave laico con
l'assedio dei palazzi del potere, non violento ma fisicamente ermetico. E
FINALMENTE LA MOBILITAZIONE POPOLARE AVRA' OBBIETTIVI CONCRETI, DEFINITI,
PERSEGUIBILI E OTTENIBILI !
Se i nostri padri hanno saputo fare la Resistenza e liberare il paese pagando
un prezzo altissimo di 80mila morti, a noi tocca almeno questo per non tradire
e vanificare il loro sacrificio e quello di tanti servitori dello stato,
martiri di terrorismo e di mafie, e salvare la nostra dignità oltre che la
democrazia.
OVVIAMENTE NON VOGLIO DETTARE NULLA, VOGLIO SOLO INDICARE UNA VIA D'USCITA
COSTITUZIONALE, ALTA, EFFICACE, a quelli che volendo e potendo dovranno farne
uno strumento perfetto. Indicare forse l'unica via, ISPIEGABILMENTE TRASCURATA,
per uscire in tempi non biblici da una situazione pessima e bloccata o in
progressivo deterioramento, visto che nessuna proposta originale ed
efficacemente percorribile trova luce nella dialettica politica. E anche nel
forum di L&G chi cerca, non condividendola, di demolirla, non ha comunque nulla
di originale efficacemente percorribile in tempi brevi da proporre. E ripeto:
la via elettorale, la nostra storia lo insegna, provoca cambiamenti piccoli
nelle percentuali dei blocchi e minimi nella qualità degli eletti. E nella
situazione attuale vanno costantemente verso il peggio, con le liste bloccate.
Per ottenere un positivo sussulto democratico, è' necessario spostare lo
scontro tra blocchi politici-partitici, praticamente inutile per il
miglioramento qualitativo, nello scontro tra la Società Civile, guidata dalle
sue migliori elites, e la “casta” causa e artefice di tanta rabbia e
delusione.
Paolo Barbieri via brigola 3/a 19136 la spezia 0187980368 3284866424
paolobrigola@libero.it
E che sia letta, condivisa e rilanciata! E auguri per un paese
migliore!
La Spezia 16 01 11
Aggiungo oggi a questa ormai antica, le rilevazioni del “Rapporto sugli
Italiani e lo Stato 2010” di Ilvo Diamanti: la fiducia nei partiti e scesa
al
7,7%, quella nel parlamento al 13,4% (la cattiva politica), quella nel
Presidente della Repubblica al 80,9% (la buona politica). Se coagulasse
un'entità terza rispetto alla casta e avvicinabile alla buona politica,
avrebbe
dietro un intero popolo, non soltanto un 2/3% di ogni nuovo partitino
obbligatoriamente preda di uno dei blocchi.
Saluti e auguri Paolo Barbieri
lorenzo-d- Messaggi : 168
Data d'iscrizione : 20.03.11
Età : 35
Località : Livorno
Re: EMAIL MANDATAMI DAL SIG. PAOLO BARBIERI
Va bè e lui di concreto che può fare e che ha fatto per realizzare ciò?
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