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Messaggio Da Fabrizio Marchionne Lun Set 20, 2010 1:09 pm

Con la collaborazione di Fabio Pareto, da cui provengono molte delle idee di seguito esposte, abbiamo riassunto i post dei soci finora trovati sul forum. Questi, oltre ad aggiungere idee e spunti di riflessione al programma, spiegano il perché le green energy devono diventare un settore di punta a cui destinare gli investimenti del governo.

Bisogna cambiare atteggiamento verso questo nobile quanto importante settore, capace di dare nuovi posti di lavoro. Defiscalizzare il settore, incentivare con contributi la ricerca privata free energy, togliere i bavagli restrittivi legislativi verso questo settore.
Il petrolio non deve più essere considerato come un bene prezioso, ma come un'insensato abuso dell'ambiente, tassare questo settore e utilizzare i proventi per incentivare la ricerca energetica è solo il primo e doveroso passo.

Uno sguardo d'insieme.

Perché le green energy?
La produzione di componenti per i suddetti impianti è strettamente legato ad un aumento della produzione industriale, che oltre a dover essere al passo con gli standard internazionali, dovrà aggiornarsi continuamente, assicurando un livello di qualità complessivo sempre maggiore.
La creazione di posti di lavoro associati a questo settore sarà esponenziale e vedremo diminuire sensibilmente il tasso di disoccupazione.
Il relativo risparmio di energia elettrica per l'utente finale comporterà un ritorno economico, quindi un miglioramento dell'economia dei privati e nazionale.
La riduzione di inquinamento renderà ovviamente l'ambiente più vivibile e migliorerà lo status salutare della popolazione e del pianeta.

Geotermia
Ci sono tre tipi di geotermia, una è quella tipo soffioni boraciferi di larderello, dovuta a gas di vapore acqueo od acqua calda del sottosuolo. In questi casi la termicità è diretta e gratuita. Anche se si dovesse scendere un poco nel terreno in quei posti non è un problema trovare alte temperature per l'esercizio termico nelle case, al massimo può servire una comune pompa elettrica per spostare la termicità attraverso tubature fino all'utenza. Laddove non c'è questa fortuna subentra il geotermico del secondo tipo, che consta nell'intercettare una temperatura discreta, ma costante, che puo variare da 10 ai 30 gradi centigradi nel sottosuolo, mediante una pompa idrica che va ad intercettare la discreta fonte termica nel sottosuolo per portarla in superficie, dove andrà a calmierare attraverso un intercooler/scambiatore termico radiante, il circuito gassoso,tipico dei condizionatori d'aria che si sa quando la temperatura dell aria esterna atmosferica si avvicina allo zero non funzionano piu bene per scaldare una casa, poiché funzionano prelevando quel poco di calore atmosferico dall aria esterna,piu è fredda e meno ne ricavano per scaldare la casa. Col sistema geotermico tipo due non solo si risolve il problema termico ma anche quello energetico, poiché captando nel sottosuolo temperature stabili comprese dai 10 gradi in su la pompa di calore del condizionatore ha un rendimento maggiore e minore consumo elettrico.
Il tipo tre consta nel captare bacini idrici, fiumi o ruscelli limitrofi alla casa, o il sistema di accumulo idrotermico solare.
Laddove il terreno non è caldo, intercettano con lo scambiatore di calore, falde d'acqua freatica sotterranea, o bacini idrici esterni od interni, o ruscelli/fiumi. Con il sistema a pompa di calore interscambiano il circuito idraulico della sonda sommersa con il circuiro gassoso per la pompa di calore tipo condizionatori tradizionali, normalmente impossibilitati sotto lo zero atmosferico.
I consumi comunque sono e restano notevolmente inferiori agli altri sistemi tradizionali, gas, elettrico, gasolio, ecc.
Il problema del costo di installazione ovviamente varia e dipende dalle relative situazioni.se una casa è limitrofa ad un bacino, fiume o ruscello chiaramente diminuira notevomente in quanto non sara necessario trivellare 200 od 300 metri di suolo per arrivare al terreno caldo od alla prima falda idrica freatica. L'ideale, in questi casi, sarebbe integrare l'impianto geotermico con quello idrosolare a tubi coassiali per riscaldamento solare dell acqua, con tanto di serbatoio termos a seconda del bisogno, per l'inerzia termica notturna, così da poterlo utilizzare per il circuito a pompa di calore per scaldare la casa.
Ovviamente il tutto deve essere associato alla realizzazione di abitazioni con sistemi di coibentazione adeguati. Bisogna imporre per legge valori di coibentazione più restrittivi anche in funzione del caldo non solo del freddo.
L'Italia è retrograda soprattutto legislativamente in merito, e per quanto riguarda i permessi. da una parte le leggi assurde che impediscono addirittura che un veicolo a motore termico a combustibile inquini meno della soglia minima prevista dalla legge.

Dati sul geotermico possono essere trovati a questo post: Geotermico. Analisi e dati.

Fotovoltaico: autoproduciamo l'energia di cui abbiamo bisogno
Attualmente, il fotovoltaico raggiunge soglie minime d'utilizzo rispetto a ciò che la nostra posizione geografica ci consente di ottenere.
Oltre ad un'ovvia mancanza di impianti, ciò che dovrebbe essere inserito in quelli futuri è la presenza di un accumulatore di energia, che limita ulteriormente gli sprechi (in quanto l'energia accumulata duante la giornata è davvero tanta, soprattutto con i nuovi pannelli in fase di sviluppo, che aumentano le rendite di oltre il 30%). Tali accumulatori, se inseriti nella rete nazionale, con ovvi compensi per i cittadini che offrono il loro appoggio allo stato, consentono di far circolare enormi quantità di energia, rendono ogni città probabilmente autonoma nella richiesta di energia elettrica.
Utilizzare questo tipo di impianti nelle proprie abitazioni deve dunque diventare un'assoluta priorità nel settore.
La realizzazione di energia termica è stata recentemente sconsigliata ed abbandonata, almeno per quanto riguarda le abitazioni, poiché il coso dell'installazione e della manodopera non è ammortizzabile in tempi brevi.
L'utilizzo associato di fotovoltaico e geotermico nelle abitazioni sarà dunque un punto su cui dibattere, ma certamente un punto da approvare nel programma.

Riorganizzare gli impianti di illuminazione strada e l'importanza del LED.
L'illuminazione a led è sicuramente il modo più veloce, conveniente e sicuro per risparmiare. La sinergia di un impianto fotovoltaico e l'utilizzo dei LED, decimerebbe le spese che vengono utilizzate per l'illuminazione pubblica. Attualmente, è evidente come ci sia un eccesso di lampioni nelle strade delle nostre città.
Persino nei video dei computer offre un abbassamento dell'assorbimento energetico notevole.
Però ci sono dei monopoli, brevetti che ne limitano la divulgazione/diffusione imparziale e simultanea.
Provvedere autonomamente ad autorifornirsi di energia tramite il fotovoltaico, non solo riduce gli sprechi (perché continuando ad utilizzare l'attuale tecnologia, si parla di sprechi), ma anche la dipendenza che il paese italiano ha ormai sviluppato nei confronti degli altri paesi, dai quali riceve grandissime quantità di gas ed energia elettrica.

Elettrolisi: questa sconosciuta
Ciò che realmente viene ignorato nelle nuove scoperte ed innovazioni tecnologiche riguardo gli impianti di produzione di energia pulita è l'elettrolisi che comporta la semplice produzione di HHO: ossidrogeno gassoso.
Considerando che è valido per ogni sistema termico (e va solo sbloccata la legge che ne impedisce l'utilizzo su larga scala) l'inquinamento derivante dalle automobili o qualsiasi impianto meccanico si azzererebbe.

Stufe a pellets
Una ditta consigliata da Fabio Pareto, per rendersi conto dei costi e delle agevolazioni. http://www.clam.it/ita/index.php
La tecnologia idrotermica delle stufe a pellets, ovvero il collegamento della stufa a pellets all'impianto idraulico dei termosifoni, permette notevoli risparmi energetici e nessuna modifica importante all'impianto idraulico. Basta l'allaccio con la stufa a pellets del tipo idro, cioè adatta ad essere collegata all'impianto idrotermico dei termosifoni. Il costo è in media attorno alle 5000 euro per 100 mq abitativi tutto compreso.poi dipende dalle marche di stufe ed installatori.

Fabio ci riporta la sua esperienza diretta:
"C'è ovviamente differenza da casa a casa, da situazione a situazione. Difatti un alloggio condominiale con impianto a gas centralizzato costa pochissimo, di più se con riscaldamento autonomo, ma una villa soggetta alle intemperie attorno, senza l'isolamento degli alloggi condominiali e senza il gas di città, che costa molto meno del gpl bombolone autonomo, soprattutto se superore ai 100 mq, costa molto di più, attorno alle 500 euro mese, nel periodo più freddo. Questo quanto ho dovuto pagare personalmente, con impianto a gas gpl, non essendo disponibile quello di città. Col sistema pellets idro, collegato ai termosifoni, scendere a 100 euro al mese è un ottimo risultato... una famiglia che conosco con 200 mq di casa ha risparmiato notevolmente sul gas, grazie a questo sistema."


Ulteriori dati ed analisi su ogni argomento verranno trattati singolarmente.
Fabrizio Marchionne
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