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Incendi boschivi: lotta e prevenzione

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Messaggio Da Cristoforo Simonetta Gio Set 22, 2011 6:41 pm

Per quanto riguarda gli incendi boschivi io propongo che siano puniti più severamente, chi provoca incendi in cui vanno in fumo una multa salata da pagare (per esempio, ora indico una cifra a caso, 2000 euro ad ettaro bruciato) oltre che l'arresto; se l'incendio provoca la distruzione di migliaia di ettari ( come a volte ahimè succede) l'ergastolo. Sarò pure un integralista, ma a mio modo di vedere chi brucia risorse che potrebbero servire perché (nei casi migliori) è disattento, deve avere una punizione esemplare

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Messaggio Da archimede/fabio pareto Gio Set 22, 2011 8:26 pm

concordo con tè simonetta.inoltre c è da considerare che a causa di una stupida legge riguardo al pagamento del salario agli operatori anti incendio,risulta che i piloti dei canadair elicotteri ecc. sono pagati ad ore di lavoro di pronto intervento anti incendio,quindi se non ci sono incendi non sono pagati.di conseguenza purtroppo è già successo di avere arrestato operatori piromani che davano fuoco ai manti boschivi proprio per guadagnare la paga per vivere.propongo di modificare tale assurda legge in modo che siano pagati mensilmente sempre uguale onde evitare il ripetersi di atti vandalici per guadagnarsi da vivere.ci sono poi i piromani a tempo perso che danno fuoco ai boschi per insano divertimento ,e coloro che gettano i mozziconi di sigarette accesi o dalle auto ai bordi delle strade di montagna zeppi di paglia secca,e/o facendo trecching ....questi sono i nemici più subdoli da combattere su cui bisogna lavorare molto con l informazione pubblica mass mediatica radio televisiva e nel web,oltre a cartelli locali,come si usava una volta.

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Messaggio Da Ospite Gio Set 22, 2011 8:39 pm

Nota tecnica: i piloti di canadair e delle aziende sotto la protezione civile ed in gran parte piloti di elicotteri di aziende private in appalto antincendio lavorano con regolare contratto come ti avevo fatto notare in risposta ad un tuo commento su un articolo che avevo scritto sull'argomento.

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Messaggio Da Ospite Ven Set 23, 2011 11:06 am

Colgo l'occasione per copia-incollare questo articolo che avevo scritto sull'argomento, c'è qualche dato e dettaglio che può tornare utile e può servire da traccia per chi vuole approfondire ulteriormente, ad esempio sono in pochi a conoscere l'esistenza di aree protette comunitarie e del sistema EFFIS

http://www.nuovademocraziaeuropea.it/it/effemeride/patrimonio-boschivo-canadair

Si chiama 'European forest fire information system' o più semplicemente Effis il sistema europeo centralizzato di informazione sugli incendi boschivi, con previsioni di rischio nell'arco di sei giorni in base al meteo.
Sul sito online (http://effis.jrc.ec.europa.eu) e' possibile trovare la mappa (con molte funzionalità e dettagli) degli incendi in Europa, con il Mediterraneo sempre al centro dell'attenzione.

L'Italia in particolare (insieme alla penisola iberica) continua a rappresentare un fronte estremamente 'caldo' con rischi altissimi per il nostro patrimonio boschivo e ambientale

Nell'Unione europea il paese maggiormente colpito l'anno scorso e' stato il Portogallo, che all'inizio di settembre contava l'incredibile cifra di 115.732 ettari di terreno andati in fumo. Sull'area totale, sono bruciati circa 41.417 ettari di siti protetti comunitari della rete Natura 2000 (siti di grande valore in quanto habitat naturale di diverse specie rare o poco diffuse di fauna e flora), cioe' circa il 35,8%.

In questa classifica, l'Italia si aggiudica il secondo posto con 27.463 ettari in fumo fino a settembre. La maggior parte delle aree interessate sono terreni agricoli (42%) e il 22% foreste e altri territori boscati. Di questi, 3.259 ettari appartenevano alla rete dei siti protetti comunitari, circa l'11,9% di tutta l'area bruciata. Al terzo posto si piazza la Spagna, con 12.908 ettari bruciati fino a settembre 2010, un'area inferiore alla media annuale del paese. Tuttavia, circa la meta' degli ettari interessati dalle fiamme sono stati quelli delle aree Natura 2000. Dopo Portogallo e Spagna e' la Francia ad avere la fetta piu' grande di territorio protetto comunitario incendiato, con 3.770 ettari, circa l'83,9% del totale bruciato nel paese, seguita dall'Italia (che però ha avuto nel complesso danni molto più estesi). Complessivamente, fino a settembre 2010 la rete Natura 2000 dell'UE ha perso 56.164 ettari, che equivale al 33,5% di tutto il territorio andato in fiamme.

Una posizione, in particolare quella italiana, di certo di cui non c'è da vantarsi.

Eppure nel contrasto degli incendi boschivi sembra che si voglia far di meno, infatti il 22 settembre sarà il termine ultimo per la presentazione delle offerte per la gara triennale per la gestione dei 19 Bombardier CL-415 antincendio del Dipartimento della Protezione Civile (strano a dirsi, ma macchine dello Stato che potrebbero essere gestite senza problemi per esempio dal corpo Forestale vengono date in gestione a terzi con costi quindi maggiori...).
L’importo a base di gara, IVA esclusa, è di circa 41,6 milioni annui, più 444.068 di prestazioni a rimborso. Le macchine in gestione saranno 19 e la disponibilità operativa quotidiana dovrà essere di 14 durante il periodo di picco, per scendere a 10 e 6 nei periodi di minor intensità, mentre per ciascuna macchina sono previste complessivamente 360 "block hour" (ore di impiego) di attività annua. Essendo la disponibilità di picco prevista dall’attuale contratto annuale con INAER (che dopo il fallimento della SOREM ha preso in gestione le attività) di 15 macchine il nuovo appalto prevede quindi una riduzione complessiva dell’attività.
Gara d'appalto (teoricamente europea) a cui si suppone partecipare una sola cordata di aziende, probabilmente la stessa INAER.

Se a ciò si unisce il fatto che le regioni hanno sempre meno soldi da destinare anche per gli stessi appalti per l'antincendio aereo e ai fondi sempre più limitati a disposizione dei Vigili del Fuoco e Corpo Forestale (che comunque soffre di gravi inefficenze, in particolari in talune regioni a statuto speciale che hanno a disposizione un corpo forestale autonomo) si delinea un quadro di disimpegno su questo fronte, solo mitigato dai provvedimenti legislativi approvati a livello nazionale e regionale dal 2000 in poi per impedire il riuso a fini economici delle aree vittime di incendi se non dopo anni.

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Messaggio Da Ospite Lun Set 26, 2011 9:07 pm

Il problema si può risolvere munire di elicotteri la guardia forestale che sono gia pagati regolarmente con contratto nazionale dallo stato .Eliminare appalti ai privati che pur di volare commissionano incendi a terzi...
E una realta che ho vissuto in prima persona un buon curriculum di un pilota sono le ore di volo e quindi per volare ci devono essere incendi , non so se rendo l'idea!!!!!.

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